113152 - Monumento al Moro

Su un cippo in pietra, vicino al Ponte Gombaro, uno dei ponti che permettono di attraversare il Fiume Mallero a Sondrio, è stato collocato un bassorilievo in bronzo.
Esso rappresenta i volti di due uomini in stile astratto, uno dei quali tiene in mano un fucile.
Un’iscrizione, che incornicia i volti, ricorda il partigiano Andrea Graziadelli, detto il“Moro, e i suoi compagni.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Gombaro
CAP:
23100
Latitudine:
46.175235
Longitudine:
9.868286

Informazioni

Luogo di collocazione:
Di fianco al Ponte Gombaro
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Il cippo è in pietra e il bassorilievo in bronzo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Siamo ormai all’epilogo della Resistenza in Valtellina. Molti fascisti si rendono conto della fine. Cercano di porsi in salvo. Forse per questo decidono di parlare con i partigiani. Andrea Graziadelli decide, col consenso di un gruppo di fascisti, di recarsi presso il Castel Masegra, sede del Distretto militare, per prelevare armi e munizioni, secondo quanto assicurato dai seguaci di Mussolini intenzionati, a quanto pare, di lasciarli fare. Così una sera, Andrea Graziadelli, davanti ad un piccolo gruppo di partigiani, sta attraversando il ponte del Gombaro convinto di essere accolto per l’impresa concordata, ma quella maledetta sera, qualcosa non funziona. Graziadelli sta per oltrepassare il ponte, quando viene accolto da una fitta sparatoria da parte di fascisti in agguato dall’altra parte, e cioè sul Lungo Mallero Diaz. Purtroppo viene ferito gravemente ma risponde agli spari, consentendo il tal modo ai compagni di dileguarsi e di salvarsi. Graziadelli invece, catturato, viene condotto alle carceri dove subisce un duro interrogatorio inteso a fargli dichiarare i nomi dei compagni partigiani. Nonostante sia torturato a lungo, resiste fino a quando la morte, a causa delle gravi ferite riportate e delle sevizie subite, lo porta via per sempre. In suo onore una Brigata garibaldina prenderà il nome di Brigata “Moro”, suo nome di battaglia. Sondrio verrà liberata dalle formazioni garibaldine, tra le quali la‘’ Brigata Moro’’.

Contenuti

Iscrizioni:
sul cippo:
AL MORO E AI PARTIGIANI CADUTI PER LA LIBERTA’


Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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