152678 - Cippo a Luigi Salvini – Corinaldo (AN)

Cippo con terminazione stondata dedicata al sacrificio del giovanissimo sottotenente dei bersaglieri Luigi Salvini, Medaglia d’Argento al Valor Militare, trucidato dai nazisti durante il passaggio del Fronte in località Castelleone di Suasa.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Sant'Isidoro
Indirizzo:
Via Sant'Isidoro
CAP:
60013
Latitudine:
43.6409375
Longitudine:
12.9946875

Informazioni

Luogo di collocazione:
Aperta campagna
Data di collocazione:
25/06/1955; restaurato nel 2013
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Gradino e basso basamento in pietra; lastra orizzontale in marmo a copertura del basamento (come costituisse un altarino); parte principale in marmo; circolo di pietre diseguali a delimitare e proteggere il basamento.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Corinaldo
Notizie e contestualizzazione storica:
Luigi Salvini (Borgo San Donnino, Fidenza, 5 giugno 1921 – Castelleone di Suasa, 14 agosto 1944), studente universitario di ingegneria, allo scoppio della seconda guerra mondiale venne arruolato nel 12° Reggimento Bersaglieri di stanza a Reggio Emilia e poi fu mandato in Croazia.
Ritornato in Italia con il grado di sergente verso la fine del 1941, frequentò l’Accademia militare di Modena e alla fine del 1942 diventò ufficiale effettivo nel 5° Bersaglieri. Dopo tre mesi di scuola di applicazione a Parma, fu trasferito nel 4° Bersaglieri e venne mandato nel 1942 in Dalmazia, a Sebenico e a Spalato.
In seguito all'armistizio dell'8 settembre 1943, l’esercito italiano si trovò tra il fuoco tedesco e i partigiani slavi. Salvini e il suo reggimento consegnarono le armi ai partigiani, ricevendo in cambio l'aiuto per rientrare in Italia su motopescherecci; il 23 settembre Salvini sbarcò a Bari.
Arruolatosi volontario nel Corpo Italiano di Liberazione Nazionale, venne coinvolto in numerose missioni e infine inviato sul fronte Adriatico, dove il giovane morì eroicamente in combattimento sul fiume Cesano, presso Castelleone di Suasa, e venne sepolto nel cimitero di Jesi. La motivazione al conferimento postumo della Medaglia d'Argento al Valor Militare recita: "Comandante di una pattuglia di esplorazione, dopo avere assolto con successo l’importante compito affidatogli, di iniziativa e con alto senso di solidarietà, interveniva su di un altro obiettivo, ivi richiamato dal fuoco di una pattuglia laterale. Nel nobile intento di appoggiare l’azione dei camerati, con sprezzo del pericolo si lanciava su di una postazione tedesca. A pochi metri da una mitragliatrice cadeva colpito da una raffica mortale, riconfermando, col supremo sacrificio, il già provato valore, le virtù di abnegazione e di altruismo".
A Luigi Salvini è intitolata la sezione dei bersaglieri di Fidenza, presso la quale sono conservati la sua divisa, completa dalla fascia da Ufficiale, e i suoi quindici manoscritti riportanti appunti delle materie di studio del corso da Allievo Ufficiale.

Contenuti

Iscrizioni:
S. TEN. SPE. BERS. LUIGI SALVINI
M. A. V. M.
CADUTO IL 14 8 1944
I REDUCI DEL 4 RGT°. BERSAGLIERI
A RICORDO DEI MIGLIORI
CHE ALLA PATRIA GLORIOSAMENTE
DONARONO LA GIOVINEZZA

FIDENZA CROCE DEL TERMINE
5 6 1921 14 8 1944

JESI
25 6 1995
Simboli:
Sopra l'iscrizione, nel mezzo, all'interno di un tondo a fondo scuro inciso nel marmo, si staglia il profilo dettagliato di un bersagliere dai lineamenti contratti e labbra schiuse, intento ad uno slancio o al combattimento, in testa il cappello piumato; seguendo la verticale, sotto la più recente data topica e cronica, foto a colori del commemorato a mezzobusto entro una cornice rettangolare; ai lati della foto, il marmo è stato inciso a forma circolare e all'interno dei due circoli è stata ricavata una stella a cinque bracci, che pare a rilievo. Le due stelle risultano disposte in maniera simmetrica a destra e a sinistra della foto, ma sono molto differenti tra loro e quella di sinistra ha perduto il fondo scuro.

Altro

Osservazioni personali:
Pur restaurato nel 2013, le condizioni del cippo risentono dell'esposizione costante alle intemperie.

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