6771 - Lastra del Bollettino della Vittoria all’Ex Caserma Villarey – Ancona (AN)

Lastra riportante il Bollettino della Vittoria del Gen. Diaz, situata nell’ex Caserma Villarey di Ancona.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Martelli 8
CAP:
60121
Latitudine:
43.6199401
Longitudine:
13.517229499999985

Informazioni

Luogo di collocazione:
Ingresso dell’ex-Caserma Villarey, oggi sede della Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo
Materiali (Dettaglio):
Lastra in bronzo ottenuto dalla fusione delle artiglierie del nemico. Bollettini simili sono esposti in tutte le caserme d’Italia.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Università Politecnica delle Marche
Notizie e contestualizzazione storica:
Il 3 novembre 1918 l’Italia firmò l'Armistizio di Villa Giusti, in seguito al quale le truppe austriache cessarono ogni combattimento. Il Bollettino della Vittoria è il documento ufficiale con cui il generale Diaz, comandante supremo dell'Esercito Italiano, annunciò la vittoria dell'Italia nella prima guerra mondiale. La lastra è in bronzo, ottenuto dalla fusione delle artiglierie del nemico. Bollettini simili sono esposti in tutte le caserme d’Italia.

Contenuti

Iscrizioni:
Comando Supremo, 4 novembre 1918, ore 12. La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta. La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuno divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una czeco slovacca ed un reggimento americano, contro settantatré divisioni austroungariche, è finita. La fulminea e arditissima avanzata del XXIX Corpo d'Armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, della VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente. Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute. L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perduto quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecentomila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni. I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza. Il capo di stato maggiore dell'esercito. Armando Diaz »
Simboli:
Corona regia, alloro, quercia

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Informazione non reperita

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