160749 - Lastra all’editore Angelo Fortunato Formiggini – Modena

Lastra in marmo posizionata, in ricordo di Angelo Fortunato Formiggini (1878-1938), nel luogo in cui si suicidò per denunciare le leggi razziali emanate dal regime fascista.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza della Torre, 3
CAP:
41121
Latitudine:
44.6461885
Longitudine:
10.9260676

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sulla parete del palazzo prospiciente la Ghirlandina
Data di collocazione:
29 novembre 1988
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
La lastra è in marmo con l'iscrizione incisa e verniciata. L'iscrizione è circondata sui quattro lati da un'incisione rettangolare, dello stesso colore.

Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Modena
Notizie e contestualizzazione storica:
Angelo Fortunato Formiggini nacque il 21 giugno 1878 a Collegara, frazione di Modena, da una famiglia ebraica originaria di Formigine. Si laureò con lode in Giurisprudenza nel 1901. Nel 1902 si trasferì a Roma. Nel 1907 conseguì la sua seconda laurea in Filosofia.

Il 31 maggio 1908 fondò l'omonima casa editrice che pubblicò negli anni moltissime collane di filosofia, pedagogia, letteratura. Inoltre editò la “Rivista di Filosofia”, organo ufficiale della Società Filosofica Italiana del 1909 al 1918.

Nel 1938 il regime fascista diede inizio alla propaganda antisemita in vista delle leggi razziali e anche Formiggini ne subì le conseguenze sebbene fosse sempre stato distante dal sionismo e dagli ambienti religiosi. Per evitare l'espropriazione cambiò anche la proprietà e il nome della sua Casa editrice.

Fu tutto inutile. Quindi, per protesta contro le leggi razziali, si suicidò con un gesto eclatante per denunciare al mondo l’infamia di quei provvedimenti. Tornò a Modena e la mattina del 29 novembre 1938 si gettò dalla Ghirlandina. Nella sua ultima lettera aveva chiesto di chiamare in suo ricordo il pezzo di marciapiede dove cadde “al tvajol ed Furmajin” (il tovagliolo del Formaggino, in dialetto modenese). Il regime fascista, per evitare il clamore che il suo gesto poteva sollevare, impose sia il silenzio stampa sul suicidio sia che i funerali fossero svolti in forma strettamente privata.

Contenuti

Iscrizioni:
AL TVAJOL ED FURMAJIN
COSI’ CHIESE AI MODENESI CHE VENISSE CHIAMATO
IL PICCOLO SPAZIO CHE C’E’ TRA LA GHIRLANDINA
E IL MONUMENTO AL TASSONI
ANGELO FORTUNATO FORMIGGINI
ACCINGENDOSI A TESTIMONIARE CON IL SUICIDIO
L’ASSURDITA’ DELLE LEGGI RAZZIALI.
NEL CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO DI QUEL TRAGICO EVENTO
I MODENESI, ESAUDENDO IL DESIDERIO
DEL GENIALE EDITORE CONCITTADINO,
NE ACCOLGONO IL MESSAGGIO ANTIRAZZISTA
E RICORDANO ALLA COSCIENZA CIVILE DEGLI ITALIANI
L’INFAMIA DEL REGIME CHE PROMULGO’ LE LEGGI RAZZIALI.
MODENA 29 NOVEMBRE 1938
MODENA 29 NOVEMBRE 1988
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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