5057 - Lastre e lapidi ai Caduti di Gerfalco nella Grande Guerra

Una serie di lapidi e lastre marmoree ricordato i Caduti di Gerfalco nella Grande Guerra. Presentano simboli e anche con foto. Sono custodite nelle pareti interne del porticato della chiesa di S. Biagio nella parte più alta dell’abitato.

Visualizza la mappa

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Gerfalco
Indirizzo:
Vicolo del Torrione
CAP:
58026
Latitudine:
43.14631411343028
Longitudine:
10.978229504299179

Informazioni

Luogo di collocazione:
Portico della Chiesa di S. Biagio
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Marmo bianco per la lapide pubblica, grigio per le lastre individuali di Ferri e Salusti
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Montieri, Comunità di Gerfalco
Notizie e contestualizzazione storica:
Sulle due lapidi individuali intitolate a Ferri e Salusti si riferisce della morte avvenuta per assalto alla baionetta nella battaglia di Plava.
Plava è un villaggio del medio Isonzo e stazione ferroviaria della linea Gorizia-Santa Lucia di Tolmino. Durante la guerra mondiale, l'esercito italiano, all'inizio delle sue operazioni, vi costituì una testa di ponte sulla sinistra dell'Isonzo, allo scopo di minacciare da nord le difese del campo trincerato di Gorizia.
Primi a passare sull'altra sponda del fiume, nella notte del 9 giugno 1915, furono duecento fucilieri della brigata Ravenna, cui seguirono, la notte successiva, due battaglioni, vivamente contrastati dagli Austriaci. Nelle prime quattro battaglie dell'Isonzo le truppe italiane tentarono ripetutamente di dare maggior respiro all'occupazione, ma agli Austriaci, favoriti dalle posizioni dominanti e dal loro forte schieramento di artiglieria, perfettamente al coperto della dorsale Kuk-Vodice-Monte Santo, riuscì agevole impedire sensibili progressi italiani, sicché quell'angusto settore divenne uno dei più sanguinosi di tutto il teatro di operazioni. Nella 1ª battaglia dell'Isonzo, tuttavia, la testa di ponte fu alquanto estesa, sia a destra verso Paljevo, sia a sinistra verso Globna, e nell'offensiva autunnale del 1915 le truppe italiane guadagnarono nuovo terreno verso Globna e Zagora conquistando, in gran parte, l'altura di quota 383, principale caposaldo difensivo dell'avversario. Nella 10ª battaglia dell'Isonzo (maggio 1917) infine, le truppe del II corpo d'armata poterono impadronirsi della dorsale Kuk-Vodice, rendendo così possibile la conquista dell'altipiano della Bansizza, compiutasi con la battaglia dell'agosto 1917.

Contenuti

Iscrizioni:
I COMBATTENTI PER MEMORIA
DEI CADUTI IN GUERRA DAL 1915 AL 1918

FERRI ARCHIMEDE CRUDETTI RODOLFO NERI GEMISTO ETRUSCO
AZZINI CELSO CARNESECCHI ANGELO PARADISI EMILIO
ALBERTI DEMETRIO GRASSI MICHELE PARADISI GIOVANNI
ALBERTI PIETRO GRASSI ZEFFERO PIERINI FERNANDO
ANGELINI CORRADO LORENZI ABRAMO PUCCI EMILIO
BARTALINI VITALIANO LORENZI LUIGI PUCCI MODESTO
BIANCHI MARIANO LORENZI SILVIO SALUSTI AURELIO
BIANCHI TERSILIO LUCHERINI AMEDONIO SALUSTI SALLUSTIO
BALDINI TELEMACO MENARINI LEONE SALUSTI GIOVAN BATTISTA
BROGI GIUSEPPE MERCANTELLI SERAFINO TOZZINI EMILIO
BRUNI EMILIO MOSCHINI PIETRO VITINI ATTILIO
BRUNI ITALO VERNIANI PIETRO
Simboli:
Elmetto, bandiera, foglie di quercia

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

Gallery