137170 - Monumento ai Caduti e alla Libertà della Sicilia – Palermo

Il maestoso monumento sito in Piazza Vittorio Veneto, nome preso dalla cittadina vicino la quale ebbe luogo l’ultima, violentissima, battaglia dell’esercito italiano (circa 100.000 morti), della prima grande guerra mondiale (detta anche la terza del Piave). Alla fine di questa battaglia gli austro-ungarici, pur con un esercito superiore in tutto, sia nel numero degli uomini sia nell’armamento, si arresero e la guerra ebbe fine.
Il monumento nato, in origine, per ricordare l’Unità d’Italia la cui realizzazione era stata approvata dal Consiglio comunale di Palermo nel 1909.
Una maestosa piazza di forma circolare con un diametro di circa 100 metri fu commissionato all’eccellente architetto palermitano Ernesto Basile che in pieno Liberty, siamo nel 1910, era all’apice del suo successo. L’Obelisco posato sopra un basamento arricchito con le statue di un altro artista Palermitano, Antonio Ugo. Queste due statue, sono una donna ed una giovincella. La donna rappresenta l’Italia, mentre la giovane la Sicilia. E la Statua venne chiamata “ricongiungimento della Sicilia alla Madre Patria”. Il monumento fu costruito su in meno di tre mesi ed ebbe un costo complessivo di 228 mila lire, corrispondenti ad oggi a circa un milione di euro.
Nella lapide di sinistra, situata nella parte posteriore, veniva trascritto il bollettino di guerra della grande vittoria italiana ai danni dell’esercito austro-ungarico. E infine, per non lasciare tracce, sul pilastro di destra la data del 1910 fu sostituita da quella del 1918!! Essere precisi la Vittoria alata venne posta il 4 novembre del 1930, in occasione di un solenne giuramento di fedeltà dei giovani palermitani al fascismo.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Quartiere San Lorenzo Colli
Indirizzo:
Piazza Vittorio Veneto
CAP:
90144
Latitudine:
38.14561459781464
Longitudine:
13.342052560188222

Informazioni

Luogo di collocazione:
Piazza centro città
Data di collocazione:
1910
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Costruzione in pietra ricoperta di marmo, bronzo e ottone
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune
Notizie e contestualizzazione storica:
L’obelisco posato sopra un'enorme piazza circolare a colonne composto da un primo basamento formato da 3 gradini, su cui si appoggia un ulteriore basamento composta da 7 gradini su cui si ergono due statue in bronzo che rappresentano, la più grande l'Italia, la più piccola la Sicilia. Dietro le spalle delle due statue un enorme obelisco a forma di parallelepipedo regge un'ulteriore statua in bronzo, la Vittoria Alata del Rutelli.

Contenuti

Iscrizioni:
- Lapide in bronzo con elementi in rilievo -
"Ai caduti di Sicilia per la Patria" MCMXV - MCMXVIII - 4 nov. 1930

Prima lastra commemorativa -
Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della 12°, della 8°, della 10° armata e delle divisioni di di cavalleria ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente nella pianura S,A,R. il duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta 3° armata anelante di ritornar sulle posizioni da essa già gloriosamente conquistate che mai aveva perduto l'esercito austro-ungarico e annientato esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni di lotta e nell'inseguimento ha perduto quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressochè per intero i suoi magazzini e depositi, ha lasciato finora nelle nostre mani circa 300.000 prigionieri con interi stati maggiori e non meno di 5.000 cannoni i resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza. Generale Diaz -

Seconda lastra commemorativa
Bollettino di guerra n° 1268 4 nov. 1918 ore 12.
La guerra Austro-ungarica che sotto l'alta guida di Em. il re - duce supremo dell'esercito italiano inferiore per numero e per mezzi iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incontrollabile e tenace valore condusse ininterrotta e asprissima per 41 mesi e vinta la gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso ottobre alla quale prendevano parte 51 divisioni italiane, 3 britanniche, 2 francesi 1 czecoslovacca ed 1 reggimento americano contro le 63 divisioni austro-ungariche e finita la fulminea arditissima avanzata del XXIX corpo d'armata su Trento sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del trentino travolte ad occidente dalle truppe della 7° armata e ad oriente da quelle della 1°, 6° e 4° ha terminato ieri lo sfacelo totale del fronte avversario.

(sul corpo centrale)
Splenda nella memoria dei secoli l’epopea del 27 maggio 1860, preparata da cuori siciliani, scritta col migliore sangue d’Italia, dalla spada prodigiosa di Garibaldi – Riecheggi nella coscienza dei popoli, il tuo ruggito, o Palermo, sfida magnanima alle perfide signorie, auspicio di liberazione a tutti gli oppressi del mondo
Simboli:
Vittoria Alata, fregi floreali

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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