Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- via roma,11
- CAP:
- 23030
- Latitudine:
- 46.223494
- Longitudine:
- 10.203514
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- sulla facciata del municipio
- Data di collocazione:
- 2 luglio 1946
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- La lastra è interamente in marmo
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Siamo nel periodo della conclusione della seconda guerra mondiale, portatrice di morte e distruzione. La Valtellina e la Valchiavenna stanno per essere liberate.
È il 24 aprile 1945; poche ore prima dell’incendio, cinque fascisti della 3ª Legione confinaria della GNR (presidio di Mazzo) sono diretti per Tirano. Durante il viaggio, però, passano erroneamente sotto il Ponte di Sernio e vengono mitragliati dai cosiddetti “Gufi”. Questi ultimi erano una Brigata autonoma formata da partigiani. I fascisti, per vendicarsi dell’accaduto, appiccano l’incendio sull’abitato di Sernio tra le dieci e le undici della mattina del 24 aprile 1945. Più di ottanta famiglie innocenti devono abbandonare le abitazioni avvolte dalle fiamme, rischiando la vita e perdendo tutti i loro averi. Purtroppo due persone rimangono morte, schiacciate dai tetti cadenti; sono Garbellini Caterina e Panizza Giuseppe. Quest’ultimo perde la vita nel tentativo di salvare la signora Garbellini.
Questa è la dinamica corretta dei fatti, menzionata da William Marconi. Anni dopo, però, Pisanò scrive un libro con dati diversi cercando di rivoltare la storia. Infatti egli sostiene che l’incendio ha avuto luogo nel pomeriggio, e che i cinque fascisti di Mazzo sono stati ritrovati in una cantina di Sernio, torturati e massacrati. Questa visione dell’accaduto è errata in quanto la strage è avvenuta di mattina e ci sono dei testimoni che affermano che sui corpi dei cinque fucilati non vi era alcuna traccia di torture o maltrattamenti.
Contenuti
- Iscrizioni:
- sulla prima lastra:
Il 24 aprile 1945
su Sernio incolpevole
si abbatte la furia dei nazifascisti
sernio risorgente dalle sue rovine
per concorde fatica di popolo
nell'alba della republica
ricorda
che per gli individui che per le nazioni
è suprema difesa
la libertà gelosamente custodita
il 2 luglio 1946 trigesimo della repubblica
il municipio qui pose.
sulla seconda lastra:
il 28 aprile 1945
sernio con tutto il suo popolo
diede aiuto entusiastio
ai partigiani della liberazione
dopo tante lotte tanta gloria
tanti eventi tanto cammino
a ricordo dell'ansie e delle speranze
ha presagio dell'avvenire
nel trigesimo della repubblica
il municipio qui pose
2 luglio 1946
Per non dimenticare
Garbellini Caterina
Panizza Giuseppe
24 aprile 1945
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita