104578 - Lapide Bollettino della Vittoria – Montorio al Vomano (TE)

La lapide riporta il discorso del Generale Diaz. Si trova sulla facciata della scuola I.I.S. “Pascal-Comi-Forti”. In alto a sinistra campeggia una foglia di alloro della vittoria, rilievo, e ai quattro lati della lastra quattro teste di leone.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Poliseo De Angelis, 30
CAP:
64046
Latitudine:
42.583161
Longitudine:
13.633525299999974

Informazioni

Luogo di collocazione:
Facciata della scuola
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lapide in marmo, fregi in bronzo
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Montorio al Vomano
Notizie e contestualizzazione storica:
Informazione non reperita

Contenuti

Iscrizioni:
Comando Supremo
Bollettino di guerra n. 1268 4 novembre 1918
La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta. La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuno divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento americano, contro settantatré divisioni austroungariche, è finita. La fulminea e arditissima avanzata del XXIX Corpo d'Armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, della VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente. Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute. L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perduto quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecentomila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni. I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza.
DIAZ
Simboli:
Foglia d'alloro

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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