109581 - Lastra in ricordo di Gian Francesco De Marchi – Upega – Briga Alta (CN)

Lastra in marmo bianco, con croce in ferro in ricordo di Gian Francesco De Marchi e del combattimento che portò alla sua morte. La lastra è fissata con staffe in ferro ad un basamento in pietra e cemento, sulla cui sommità è posta una croce in ferro.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Upega
Indirizzo:
Strada Provinciale 1
CAP:
18025
Latitudine:
44.128806143244056
Longitudine:
7.731209171372257

Informazioni

Luogo di collocazione:
Collina a ridosso della strada Provinciale alle porte della Frazione di Upega
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Basamento in pietra, lastra in marmo, croce in ferro.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Nato a Oneglia (Imperia) il 21 gennaio 1917, caduto a Upega (Cuneo) il 17 ottobre 1944, medico chirurgo.
Si era appena laureato quando decise di entrare nelle formazioni della Resistenza. Dal luglio del 1944, il dottor De Marchi diresse l'ospedale da campo della Brigata Garibaldi "Silvano Belgrano", che era stato allestito a Viozene (Cuneo), in Val Tanaro, e che nell'autunno fu spostato a Valcona. Il 10 di ottobre un massiccio rastrellamento nazifascista investì, nell'Imperiese, la Val Nervia. Otto giorni dopo le truppe antipartigiane si spostarono nel basso Cuneese e attaccarono, con un massiccio impiego di mortai e di mitragliatrici, le basi della Resistenza intorno ad Upega. De Marchi, improvvisatosi portaferiti, tentò di portare in salvo i garibaldini affidati alle sue cure. Tra questi vi era anche il comandante Silvio Bonfante, che una settimana prima era stato ferito in uno scontro con i fascisti in Valle Aroscia. Colpito al petto da una raffica, il giovane medico si abbatté sulla barella che stava trasportando. Altri partigiani caddero e con essi Bonfante, che per non finire nelle mani del nemico, si uccise. La morte di De Marchi convinse i dirigenti della Resistenza della necessità di abolire gli "ospedali partigiani" che, nella I Zona Ligure, era stati allestiti in gran numero. Erano, infatti, un obiettivo troppo facile per i nazifascisti. Così, dal febbraio del 1945, i feriti furono ricoverati in buche scavate nei muri di sostegno delle "fasce" olivate.

Contenuti

Iscrizioni:
O VIANDANTE, QUESTA CROCE
RICORDA
GIAN FRANCESCO DE MARCHI
MEDICO CHIRURGO
EROICA ANGELICA FIGURA
DI CRISTIANO DI STUDIOSO
E DI PATRIOTA
QUI UCCISO DAI TEDESCHI
IL 17 OTTOBRE 1944
QUANDO IN SUPREMO ATTO DI AMORE
SUPERANDO IL LIMITE DEL SENSO DEL DOVERE
LA FIORENTE GIOVINEZZA IMMOLAVA
PER SALVARE I COMPAGNI FERITI
GLI AMICI SAVONESI
Q.M.P.
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Staff Pietre: Notizie storiche e due foto sono della Scuola Primaria Elsa Morante di Genova

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