110129 - Lapidi agli eserciti combattenti sul Monte Battaglia – Casola Valsenio

Monte Battaglia fu teatro di uno scontro violento e disumano nel settembre 1944. I reparti tedeschi, americani, gallesi e partigiani che sacrificarono migliaia di vittime per il controllo di questa altura (715 m.) che è porta d’accesso alla valle che scende fino a Bologna, decenni dopo, si sono riconciliati in questo luogo oggi monumento alla Liberazione e alla Pace. Le tre lapidi qui descritte, poste dai reduci dei tre diversi eserciti, recando parole che ricordano anche i nemici caduti ispirano sentimenti di fratellanza e pace. Nel 2001, a Monte Battaglia i reduci inglesi e tedeschi si sono incontrati e una nuova targa ha sottolineato questa pagina di pace.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Monte Battaglia
Indirizzo:
Via Monte Battaglia-Casola Valsenio
CAP:
48010
Latitudine:
44.21583718402196
Longitudine:
11.583108901977539

Informazioni

Luogo di collocazione:
Alla base della parete est dello sperone che guarda sull'area monumentale di Monte Battaglia
Data di collocazione:
23 maggio 1998
Materiali (Generico):
Bronzo
Materiali (Dettaglio):
si tratta di tre lapidi in bronzo
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
ANPI
Notizie e contestualizzazione storica:
Monte Battaglia fu teatro di uno scontro violento e disumano nel settembre/ottobre 1944. i reparti tedeschi, americani, gallesi e partigiani che sacrificarono migliaia di vittime per il controllo di questa altura (715 m.), che è porta d'accesso alla valle che scende fino a Bologna, decenni dopo, si sono riconciliati in questo luogo oggi monumento della Liberazione e della Pace.
Come ricorda Aurelio Ricciardelli, segretario dell'ANPI di Casola Valsenio: Nell'estate del 1996, avevo saputo che un pullman di tedeschi era diretto a Monte Battaglia e poiché era la prima volta che un gruppo organizzato della Germania visitava i luoghi della battaglia ero interessato a conoscerne le motivazioni e le intenzioni. Mentre salivo incrociai il pullman che scendeva e ad un cenno si fermò. Ne scese il capo delegazione, Otto Zissner al quale mi presentai come custode dell'area monumentale e come partigiano della 36^Brigata Garibaldi. La prima cosa che disse Zissner fu che non erano nazisti ma veterani della 305^ Infanteriedivision della Wehrmacht che avevano combattuto a Monte Battaglia, dove il loro reggimento, il 577° aveva perso ben 250 uomini tra morti e dispersi nel tentativo di conquistare il monte sul quale solo ora erano riusciti salire. Superato l'imbarazzo iniziale spiegai che ora quel monte e il monumento rappresentavano un simbolo di pace e di fratellanza nel ricordo di tutti i caduti. L'incontro si conclude con grande cordialità, a tal punto che in seguito nascerà una solida amicizia tra Ricciardelli e il capo delegazione tedesca, Otto Zissner. Il quale rassicurato della mancanza di animosità o rancori nei loro confronti, nel novembre dello stesso anno chiede al Comune di Casola Valsenio di poter apporre a Monte Battaglia una lapide con la scritta: "305 INF. DIV/ 577 RGT/ AI NOSTRI CAMERATI CADUTI E AGLI AVVERSARI DI ALLORA/ IN RICORDO". Il Comune di Casola Valsenio asseconda la richiesta ed il sindaco Marino Fiorentini, che guida una giunta di sinistra, chiede il consenso ufficiale all'ambasciata britannica e ai reduci della 88^ Divisione USA che aderiscono prontamente. Anche i parenti delle vittime civili non sollevano questioni. Per quanto riguarda l'ANPI c'è l'adesione totale da parte della sezione di Casola Valsenio come pure quella di Imola, se pur con qualche perplessità, mentre da Ravenna fanno sapere di essere nettamente contrari. Una parola risolutiva viene dallo storico della Resistenza e partigiano, Luciano Bergonzini, il quale, interpellato dal Comune di Casola Valsenio, valuta il testo proposto dai tedeschi "molto onesto" nel senso che, ricordare anche gli avversari caduti, significa in qualche modo riconoscere la responsabilità storica del nazismo per le vittime provocate sia tra le file tedesche che degli avversari. La lapide in bronzo viene collocata alla base della parete est dello sperone che guarda sull'area monumentale e viene inaugurata con una cerimonia che si svolge il 23 maggio 1998 alla presenza di una trentina di ex soldati della Wehrmacht, una decina dei quali aveva combattuto a Monte Battaglia. Sono presenti, se pur in forma non ufficiale, il sindaco di Casola Valsenio, il vice sindaco di Fontanelice, ed il segretario dell'ANPI casolana, Aurelio Ricciardelli, ai quali i reduci tedeschi rivolgono commossi ringraziamenti per aver autorizzato, come poche volte è avvenuto in Italia, la collocazione di una lapide a ricordo dei caduti germanici ( www.montebattaglia.it)

Contenuti

Iscrizioni:
(lapide in alto)
305. INF. - DIV.
UNSEREN
GEFALLENEN KAMERADEN
UND EHEMALIGEN GEGNERN
ZUM GEDENKEN
INF. RGT. 577
BETET FUR FRIEDEN

(lapide al centro)
IN MEMORIA
DEI NOSTRI CARI CADUTI
E DI TUTTI I COMBATTENTI
ORATE PRO PACE

(lapide in basso, nella colonna a sinistra)
1944 NEMICI, OGGI AMICI 2001
SUL CAMPO DI ALLORA
I REDUCI RICONCILIATI

SOLDIERS OF THE
3RD BN WELSH
GUARDS AND THE
GERMAN 305TH INF.
DIV.: ONCE ENEMIES
NOW RECONCILED,
JOINTLY COMMEMORATE
THEIR FALLEN AND PRAY
FOR THE PEACE
OF THE WORLDS.

(lapide in basso, nella colonna a destra)
EHEMALS FEINDLICHE
SOLDATEN DER BRITISCHEN
WELSH GUARDS
UND DER DEUTSCHEN
305. INF. DIV. WURDEN
FREUNDSCHAFTLICHE
VETERANEN, DIE
GEMEINSAM IHRER
GEFALLENEN GEDENKEN
UND UM DEN
WELTFRIEDEN BETEN

(sotto le due frasi incolonnate)
OLIM HOSTES NUNC AMICI
OREMUS PRO PACE ORBIS


Simboli:
nella lapide posta ina alto è presente lo stemma del 305^ Infanteriedivision della Wehrmacht: un cerchio che racchiude un abete che poggia su onde stilizzate .

Altro

Osservazioni personali:
la visita a questa lapide dovrebbe essere obbligatoriamente inserita nel percorso scolastico dei ragazzi delle scuole superiori della nostra regione.

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