110704 - Monumento ai Partigiani Gibertini, Bulgarelli, Leonardi, Cavalcanti – Tre Olmi di Modena

Complesso monumentale  dedicato a quattro partigiani attivi nella zona dei Tre Olmi, voluto dal Comitato Unitario Antifascista “Tre Olmi” e dal Consiglio di Quartiere della “Madonnina”, e inaugurato il 24 aprile 1971.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Tre Olmi
Indirizzo:
Via Barchetta 420 Loc Tre Olmi
CAP:
41126
Latitudine:
44.6688922
Longitudine:
10.869432299999971

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada, in una rientranza del marciapiede, di fronte alla Bocciofila Tre Olmi.
Data di collocazione:
1971
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
In una zona lastricata, a ridosso del cortile di una casa, è situato il complesso costituito da una parete di cemento, ad esedra, di altezza digradante, sulla quale è incisa la iscrizione dedicatoria e che sembra abbracciare i quattro cippi di cemento, a colonna tronca, sulla sommità dei quali sono posti nomi, date di nascita e morte, nome di battaglia, foto incorniciata dei partigiani.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Modena
Notizie e contestualizzazione storica:
Fonte:
Pedroni Barbieri. Per non dimenticare. Ed Il Fiorino.
www.straginazifasciste.it
Bruno Bulgarelli:
nato a San Possidonio (MO) il 6 novembre 1925, figlio di Umberto e Milena Martoli, residente a Villa Freto, fonditore, partigiano. Il 2 marzo 1944 parte per la zona d’impiego con il 1° Battaglione Italiano Costruttori della RSI. Il 28 settembre successivo è denunciato al Tribunale Militare di Guerra Germanico per il reato di «diserzione in tempo di guerra» poiché si è allontanato dal reparto. Vive in clandestinità e il 5 ottobre 1944 diventa un partigiano della Brigata “Mario” con il nome di battaglia “Bruno”. Il 10 marzo 1945 viene catturato dalla Brigata Nera nel corso di un’operazione di rastrellamento rivolta alla scoperta del suo nascondiglio. I militi non gli chiedono neppure i documenti, ma lo fucilano sommariamente davanti alla sua casa. Fonti documentarie inducono a ritenere plausibile che l’evento sia accaduto in concomitanza con il rastrellamento fascista dei Tre Olmi, il 10 marzo 1945.(Secondo un testo dell’Anpi era il 19 marzo 1945) Bruno Bulgarelli viene ucciso davanti a casa, di fronte ai parenti.
Adeo “Nino” Gibertini:
nato a Modena il 5 o il 6 marzo 1920, figlio di Adelmo e Cesira Cremonini, residente a Modena, partigiano. L’11 giugno 1940 viene impiegato sul fronte alpino-occidentale nel 7° Reggimento di Artiglieria G.a.F., ma il 22 ottobre 1940 è messo in camera di punizione in attesa di giudizio. Dalla primavera del 1941 combatte alla frontiera italo-jugoslava; l’8 settembre sbanda in Croazia e rientra a Modena. Il 15 agosto 1944 si aggrega alla Brigata “Mario” e partecipa alla Resistenza. Secondo quanto riportato dal foglio matricolare, il 20 novembre 1944 si presenta volontariamente al 42° Deposito Misto della RSI, ma continua senza soste l’attività partigiana o come infiltrato nelle forze fasciste, o dopo aver disertato. Il 15 aprile 1945 ha sicuramente abbandonato le formazioni della RSI poiché si trova insieme a una giovane resistente nelle campagne di Freto. Quando i tedeschi e i fascisti cominciano il rastrellamento congiunto nel territorio del borgo, non riceve l’allarme che induce gli altri “ribelli” a sganciarsi dalla zona delle operazioni, ma non si arrende ai militi: è armato e spara diversi colpi contro i nemici prima di restare ferito alla mano sinistra e al ventre. Ormai disarmato e incapace di difendersi, viene finito con diversi colpi alla tempia e al torace.
Enzo Leonardi
Nato a Soliera il 10mottobre 1924, di professione Fonditore, Partigiano con nome di battaglia “Leo” nella Divisione II Modena Pianura , Brigata W.Tabacchi”, cade in combattimento per la liberazione di Freto il 22 aprile 1945.
Pierino Cavalcanti
Nato a Soliera il 10 febbraio 1922, di professione Calzolaio, Partigiano con nome “Lupo” Cade in combattimento per la liberazione di Modena il 22 aprile 1945.


Contenuti

Iscrizioni:
CADUTI NELLE LOTTA CONTRO IL NAZIFASCISMO
PER LA LIBERTA’ E L’INDIPENDENZA DELL’ITALIA

PARTIGIANO
CAVALCANTI PIERINO
“LUPO”
10-12-1922 22-4-1945

PARTIGIANO
LEONARDI ENZO
“LEO”
10-10-1924 22-4-1945

PARTIGIANO
BULGARELLI BRUNO
“BRUNO”
6-11-1925 10-3-1945

PARTIGIANO
GIBERTINI NINO
“COGNAC”
6-3-1920 15-4-1945





Simboli:
CVL con bandiera

Altro

Osservazioni personali:
I committenti hanno scelto di non mettere le tradizionali lapidi murarie e di sostituirle con quattro cilindri tagliati, che emergono dal terreno e richiamano la forma delle colonne. La lettura della Resistenza che plasma la rinascita democratica del secondo dopoguerra ed elabora gli sviluppi della memoria suggerisce che i partigiani caduti sono le colonne morali sulle quali sarà ricostruita la società italiana: questo singolare monumento è stato costruito per ricordare l’importanza della lotta per la liberazione dal nazi-fascismo di fronte a un luogo di ritrovo e divertimento – l’ex-LEFT, che è nato come Circolo ARCI specializzato nella realizzazione di eventi musicali live, oggi bocciofila – affinché i cittadini non dimentichino il valore e l’importanza della giustizia neppure nei piacevoli momenti dello svago.

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