113121 - Monumento ai partigiani di Triasso

Il monumento ai tre partigiani di Triasso uccisi dai fascisti si trova nel cimitero di Sondrio.
E’ formato da più parti: su una base in pietra è posta una lastra in marmo con le tre fotografie e un’iscrizione che riporta i nomi dei giovani e che ricorda il loro sacrificio. Le tre colonne in marmo, ognuna delle quali divisa in due parti, simboleggiano le vite spezzate dei tre ragazzi per la libertà del paese.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Visciastro
CAP:
23100
Latitudine:
46.17334211907866
Longitudine:
9.885329604148865

Informazioni

Luogo di collocazione:
cimitero di Sondrio
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Le colonne sono in marmo, le iscrizioni in bronzo e il piedistallo è in pietra.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Mancano pochi giorni alla liberazione. Le formazioni partigiane, sconfinate in Svizzera si sono riprese e svolgono un’intensa attività di guerriglia. Ormai anche i civili collaborano più apertamente. Il clima di annunciata disfatta per i fascisti e i nazisti li rende assetati di vendette. Nei primissimi giorni di aprile a luogo una sparatoria a Sassella, un repubblichino rimane senza vita sul selciato. I fascisti ritengono che gli spari non vengono dalla zona di Sassella ma da Triasso. Il sei aprile una decina di camicie nere irrompono nel paese e in poco tempo radunano tutti gli uomini nel piazzale. Fanno capire che se non vengono svelati i nomi dei partigiani responsabili della sparatoria saranno fucilati tutti. Nessuno apre bocca, allora gli ufficiali delle brigate nere ribadiscono la loro intenzione di fucilare tutti gli uomini del paese; le donne cercano di intervenire scongiurandoli di non farlo, ma le lacrime, le reiterate implorazione non li commuovono. Si rendono però conto che non possono uccidere tutti gli uomini della frazione, così ne scelgono quattro. Dei prescelti, due, Melè Silvio e Melè Ferruccio sono fratelli, figli di Melè Silvio. La popolazione chiede che almeno uno venga risparmiato; gli ufficiali con crudeltà chiedono al padre quale dei due figli voglia risparmiare, mal lui non sa, non vuole rispondere; allora per lui decidono i carnefici, sotto il fuoco restano: Dell’Agostino Carlo di anni 25, Stangoni Carlo di anni 32 e Melè Silvio di anni 19. Non ancora soddisfatti, i facsisti applicano il fuoco alle case di Sassella e di Triasso.

Contenuti

Iscrizioni:
sulla lastra:
Stangoni Carlo A 4-4-1913
Dell’Agostino Carlo A 3-5-1925
Melé Silvio A 10-5-1926
Caddero innocenti barbaramente trucidati dal piombo di un’orda crudele il 6 aprile 1945.
Le famiglie unite nel dolore ricordano il loro supremo sacrificio.
Simboli:
Le tre colonne che rappresentano i tre partigiani,foto

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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