120937 - Monumento ai Caduti partigiani di Verghera

Il Monumento è costituito da due cippi, tronchi di colonne senza capitello; su ognuno di essi, in rilievo, si trova una parte della scritta principale di dedica. Alla base i due cippi sono circondati da un cumulo di pietre grezze “a spacco di cava”, su cui è poggiata la riproduzione di una corona funebre formata da rami e foglie intrecciati.

Il complesso è sopraelevato rispetto al terreno e sorge da un basamento scuro levigato che riporta, incisa, la dedica ai quattro Caduti partigiani e deportati della frazione samaratese di Verghera. Di ogni Caduto ogni dedica riferisce, oltre a nome e cognome, data di nascita e di morte, anche il luogo e le circostanze della morte durante la lotta di Liberazione e la guerra.

Frontalmente, sono stati collocati al centro e nei due angoli dei piccoli lucernari per i lumini.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Verghera
Indirizzo:
Cimitero di Verghera di samarate, Piazza Milani
CAP:
21017
Latitudine:
45.635014
Longitudine:
8.796917

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area cimiteriale
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Cippi e basamento in pietra levigata e grezza "a spacco di cava", Corona funebre e scritta in rilievo sui cippi in bronzo.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Samarate
Notizie e contestualizzazione storica:
Il Monumento ricorda le figure di alcuni partigiani della frazione samaratese di Verghera, Caduti in circostanze diverse: GIUSEPPE COLOMBO, deportato e fucilato a Mauthausen; ROMEO COPPE, fucilato nella brughiera di Busto Arsizio; LUIGI MILANI, fucilato in Val d'Ossola; NINO LOCARNO, fucilato a Ferno il 5 gennaio del 1945.
In particolare, Luigi Milani fu uno dei 43 partigiani fucilati a Fondotoce dai nazisti il 20 giugno del 1944, dopo essere stati catturati nei rastrellamenti nazifascisti che, in quelle settimane, portarono morte e distruzione nella zona della Val Grande.
Nino Locarno (nome di battaglia "Walter"), divenne vicecomandante del gruppo partigiano "1^ Brigata Lombarda", che operava tra Piemonte e Lombardia con rapide incursioni. Fu catturato e fucilato nell'Eccidio di Ferno insieme ad altri quattro partigiani, il 5 gennaio del 1945.

Contenuti

cippi commemorativi

Due tronchi di colonne spezzati, privi di capitello, sono infissi in un cumulo di pietre grezze “a spacco di cava”.

Su ognuno dei due cippi sono posti, in verticale, i caratteri in bronzo, in rilievo, della scritta principale di dedica, con la seguente iscrizione:

“CADUTI PER”

(cippo lato sinistro)

“LA LIBERTA'”

(cippo lato destro)

Riproduzione di una corona funebre di rami e foglie, legata da un nastro.

Lastra che costituisce il basamento del monumento. Il bordo esterno presenta sul lato frontale due vasi d’angolo e un portalumini centrale con piccoli vasi per fiori laterali.

Salendo di un gradino, una lastra levigata riporta i nomi dei partigiani, la loro  data di nascita e di morte, il luogo e un breve riferimento alle circostanze della loro morte durante la lotta di Liberazione e la guerra.

ISCRIZIONI:

“LA POPOLAZIONE DI VERGHERA IN MEMORIA DEI SUOI CADUTI”

(lato sinistro della lastra)

“Partigiano

COLOMBO GIUSEPPE

5.10.1895 – 26.4.1945

fucilato a MATHAUSEN da nazisti

e fascisti”

“partigiano

COPPE ROMEO

16.4.1917 – 28.9.1944

fucilato dai nazisti e fascisti

nella brughiera di BUSTO A.”

(lato destro della lastra)

“partigiano

MILANI LUIGI

4.4.1924 – 20.6.1944

caduto in VALLE D’OSSOLA

combattendo i nazisti

e fascisti”

“partigiano

LOCARNO NINO

27.8.1898 – 5.1.1945

vicecomandante brigata

caduto in combattimento

a FERNO

contro i nazisti

 fascisti”

 

Simboli:
Corona funebre: simbolo di lutto e omaggio ai caduti

Altro

Osservazioni personali:
Il Monumento è di ridotte dimensioni e in una posizione non molto centrale nel Cimitero di Verghera di Samarate.
La struttura del Monumento è simile a quella delle altre tombe, rispetto alle quali non si distingue particolarmente; è un complesso che sottolinea la sua funzione di sepolcro, anche per il cumulo di pietre che sembra la tomba di un partigiano seppellito e disperso sulle montagne dove ha combattuto, senza che se ne sia mai trovato il corpo.

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