135482 - Pietra d’inciampo a Dante Coen – Ancona

Pietra d’inciampo alla memoria di Dante Coen, collocata ad Ancona in via Astagno, nell’allora quartiere ebraico della città, in prossimità della casa in cui è cresciuto.

NOTA STAFF PIETRE: pietra d’inciampo censita da Liceo di Stato Rinaldini e I.I.S. VOLTERRA-ELIA ANCONA

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Astagno, 18
CAP:
60122
Latitudine:
43.6173778
Longitudine:
13.509516

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada, di fronte al portone del civico 18, a pochi passi dalla Sinagoga
Data di collocazione:
25/01/2018
Materiali (Generico):
Ottone
Materiali (Dettaglio):
Blocco in pietra, di misura solitamente 10x10 centimetri, ricoperto da una piastra di ottone posta sulla faccia superiore.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Ancona
Notizie e contestualizzazione storica:
Di seguito una essenziale scheda biografica di Coen
Nome: Dante
Cognome: Coen
Data di nascita: 24/08/1910
Luogo di nascita: Ancona
Data di arresto: 26/07/1944
Luogo di arresto: Milano
Causa di arresto: delazione (per delazione si intende, eminentemente ai fini del diritto penale, una denuncia anche eventualmente anonima, con la quale si porta a conoscenza dell'autorità giudiziaria la commissione di un reato o di un altro illecito di cui vi sia stata consumazione o anche solo tentativo)
Luogo di deportazione: Auschwitz
Data di deportazione: 02/08/1944
Data di morte: 04/04/1945
Luogo di morte: campo di sterminio di Buchenwald

IIS Volterra
Si tratta della seconda pietra d'inciampo che lo commemora: si veda sul presente database la descrizione della pietra d'inciampo dedicatagli dall'amministrazione milanese, sua città adottiva, in occasione della Giornata della Memoria anno 2017. Il sampietrino milanese, inaugurato, è stato subito imbrattato da un gruppo di ragazzi, con un atto oltraggioso della memoria individuale e altamente offensivo verso la comunità ebraica. Il malfatto non è passato inosservato: i parenti ne hanno subito informato il Comune, in seguito la figlia Ornella, insieme con la nipote, ha provveduto a pulirlo con dell'acquaragia.

Liceo Rinaldini
La pietra d'inciampo è stata inaugurata il 25 gennaio 2018, davanti a quella che fu l'abitazione della famiglia Coen, composta dal suddetto Dante, dalla moglie e da quattro figli e una figlia di trentatré giorni al momento dell'arresto del genitore. Quest'ultima, Ornella Coen, è stata presente alla cerimonia ed è stata intervistata.
Abitava ad Ancona prima di trasferirsi a Milano dove venne arrestato alle sette del mattino del 26 aprile 1944 e a piedi scalzi portato nel carcere di San Vittore, dai soldati SS che erano di stanza in corso Buenos Aires Hotel Puccini, lasciando la moglie senza possibilità di sostentamento con cinque figli, di cui il maggiore di 9 anni. Aveva desiderato ardentemente una figlia femmina, che vide per soli soli 33 giorni. Morì a Buchewald il 4 aprile 1945.

Contenuti

Iscrizioni:
QUI ABITAVA
DANTE COEN
NATO 1910
ARRESTATO 26.7.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 04.04.1945
BUCHENWALD
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
NOTA STAFF PIETRE: pietra d'inciampo censita da Liceo di Stato Rinaldini e I.I.S. VOLTERRA-ELIA ANCONA

Questa pietra della memoria ricorda a tutti un evento buio della storia europea e dell'umanità, che non possiamo scordare o ignorare perché, pur lontano nel tempo, è più vicino a noi di quanto pensiamo: nel clima di odio, anche razziale, che respiriamo, nell'idea di presunta superiorità di un popolo rispetto ad altri e nelle strategie di esclusione o indifferenza verso l'altro che adottiamo nella quotidianità. Quanto occorso a Milano nel 2017 ci invita anche a riflettere sul fatto che dovremmo tutti vigilare sullo stato di conservazione delle pietre d'inciampo, perché esse non costituiscono solo memoria familiare ma collettiva. Ornella Coen, figlia di Dante, presente in Ancona alla cerimonia di disvelamento della pietra d'inciampo, aveva poco più di un mese di vita quando il padre venne prelevato all'alba dalla loro abitazione. Come Ornella ha ricostruito la sua memoria, perché non poteva avere ricordi diretti del padre, affidandosi alle testimonianze della madre e dei fratelli, così la stessa faticosa operazione di ricostruzione della memoria la facciamo anche noi figli del nuovo millennio.

Gallery