135993 - Lastra alla prima riunione clandestina del C.L.N. provinciale – Reggio Emilia

La lastra ricorda la prima riunione clandestina per la costituzione del C.L.N. provinciale. E’ in marmo bianco con le scritte in rilievo, in bronzo. Ai lati quattro chiodi con testa circolare, in bronzo. Di fianco un vaso in bronzo. E’ posta sul muro esterno della canonica della chiesa di S.Pellegrino.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Reggio Emilia
Indirizzo:
Via Alessandro Tassoni 2
CAP:
42123
Latitudine:
44.68282139999999
Longitudine:
10.626827400000025

Informazioni

Luogo di collocazione:
La lastra è stata collocata sul muro esterno della canonica di San Pellegrino.
Data di collocazione:
16/9/1991
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Marmo bianco, iscrizioni e vaso in bronzo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Non reperito
Notizie e contestualizzazione storica:
Il 9 settembre 1943, subito dopo l’armistizio, fu costituito a Roma il Comitato di Liberazione Nazionale. Era composto dai rappresentanti di sei differenti partiti con diversa cultura e ideologia: Partito Comunista Italiano (PCI), Democrazia Cristiana (DC), Partito d'Azione (PdA), Partito Liberale Italiano (PLI), Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP) e Partito Democratico del Lavoro (DL). Essi decisero di mettere da parte provvisoriamente le differenze ideologiche rispetto all’ordinamento dello Stato dopo la guerra e di dedicarsi uniti alla lotta contro il nemico comune. Non presero parte al CLN invece altri gruppi politici che non erano disposti ad alcun compromesso. Anche la città di Reggio Emilia dopo l’8 settembre si trovò in balia delle forze di occupazione. Il 16 Settembre nella canonica di San Pellegrino avvenne il primo incontro clandestino per la costituzione del C.L.N. provinciale. Parroco dal 1941 era Don Angelo Cocconcelli, un giovane sacerdote reggiano che, subito dopo l’inizio della guerra, era stato inviato in Slesia come cappellano dei lavoratori italiani. Qui aveva potuto conoscere da vicino l’ideologia razzista e la violenza nazista nei confronti di ebrei e polacchi. Essendosi pronunciato al riguardo, era stato arrestato dalle SS e successivamente espulso e rimpatriato. La sua era una parrocchia di campagna, nell’immediata periferia, appena fuori dalla città, lungo la via di accesso dalla montagna. Qui avvenne questo primo incontro per organizzare la lotta contro le forze di occupazione tedesche e fasciste. La riunione fu breve per motivi di sicurezza. Pochi giorni dopo, Il 28 settembre del 1943, nella canonica di san Francesco in città si tenne la riunione costitutiva del C.L.N. provinciale, con la partecipazione di diverse forze politiche: la DC, il partito d’azione, i socialisti democratici, il PCI.
I rapporti tra fascismo e Chiesa a Reggio Emilia si erano incrinati dopo il 1938. Lo stesso vescovo Brettoni che nei primi 15 anni del regime, non aveva mai espresso un’opinione diretta, nel 1938, dopo le leggi razziali, dichiarò che esse erano inaccettabili per la legge della Chiesa. Le sue parole certamente incoraggiarono molti sacerdoti a prendere posizione. Molte canoniche divennero rifugi per i prigionieri di guerra e per i partigiani e, successivamente, luoghi dove si organizzavano le azioni partigiane. Alcuni parroci dissero che era inevitabile questa scelta, in quanto dimostrava la loro piena partecipazione alle sofferenze della gente perseguitata e oppressa dall’occupazione. L’aiuto offerto dai sacerdoti alla resistenza fu importante, anche se a guerra finita fu poco sottolineato.

Contenuti

Iscrizioni:
IN QUESTA CANONICA DI S. PELLEGRINO PARROCO DON ANGELO COCCONCELLI SI TENNE IL 16 9 1943 LA PRIMA RIUNIONE CLANDESTINA DEL C.L.N. DI REGGIO E. COMITATO DEMOCRATICO COSTITUZIONALE 16 9 1991
Simboli:
Non ci sono simboli.

Altro

Osservazioni personali:
La lastra è ben visibile visto che si trova sul sagrato, di fianco alla porta d’ingresso della canonica. Ricorda il parroco che ha avuto in cura la parrocchia dal 1941 al 1999.

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