159181 - Lapide a ricordo del salvataggio dei ragazzi ebrei di Villa Emma in Nonantola (MO)

La lapide ricorda Don Arrigo Beccari e il dottor Giuseppe Moreali (proclamati “Giusti tra le Nazioni”) per quanto fecero, durante la persecuzione nazista, per proteggere i ragazzi ebrei ospiti di Villa Emma con l’aiuto delle famiglie e del clero di Nonantola.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Caduti Partigiani, 6
CAP:
41015
Latitudine:
44.6779066
Longitudine:
11.043086700000003

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sulla facciata del Palazzo Abbaziale di Nonantola
Data di collocazione:
03/12/2011
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lapide (con incisa l'iscrizione a caratteri maiuscoli) di marmo rettangolare, tondeggiante in alto e sorretta da quattro staffe sempre in marmo.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
La vicenda storica è ricordata come "I ragazzi di Villa Emma".
Tra l’estate del 1942 e la primavera del 1943 un centinaio di ragazzi ebrei furono rifugiati in Italia dalla Slovenia e dalla Croazia. Essi furono sistemati in una villa di campagna, Villa Emma di Nonantola, dove poterono vivere sotto la cura di don Arrigo Beccari (Castelnuovo Rangone, 24 agosto 1909 – Nonantola, 27 dicembre 2005) e del medico Giuseppe Moreali (Sassuolo, 1895 – Nonantola, 1980) nonché con l’aiuto della popolazione locale.
Dopo l’occupazione nazista nel settembre 1943 i ragazzi avrebbero rischiato la vita se fossero rimasti tutti insieme nella villa. Don Beccari e il dottor Moreali decisero di metterli in salvo affidandoli a famiglie nonantolesi, al seminario di Nonantola e alle suore locali.
Agli inizi di ottobre 1943 i ragazzi furono trasferiti in salvo in Svizzera grazie a documenti falsi e al supporto di accompagnatori adulti. Nel dopoguerra quasi tutti i ragazzi poterono raggiungere Israele.
Per la loro opera, il 18 febbraio 1964, Israele conferì l’onorificenza di “Giusto tra le Nazioni” ai due principali protagonisti della storia: il medico Giuseppe Moreali e il sacerdote Don Arrigo Beccari.
Nel settembre 2001 venne inaugurato ad Haifa un giardino, con 100 alberi e un monumento, dedicato alla solidarietà della popolazione di Nonantola.


La lastra fu scoperta il 3 Dicembre 2011. La cerimonia si aprì con il saluto dell’arcivescovo-abate di Modena-Nonantola Antonio Lanfranchi e del sindaco di Nonantola Pier Paolo Borsari. Quindi ci furono gli interventi di Marco Tarquinio, direttore de L’Avvenire, e di Paolo Turrini, docente dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Beato Contardo Ferrini”. Prima della benedizione del vicario generale della Diocesi di Modena, monsignor Giacomo Morandi, Don Emanuele Mucci, parroco di Bagazzano, ricordò l’opera di Beccari e di Moreali e il sostegno che ebbero dalla popolazione nonantolese.

Contenuti

Iscrizioni:
"NEL NOME DEL SIGNORE: ENTRATE !"
CONSCI CHE IL PEGGIO DOVEVA ANCORA VENIRE
NELLA NOTTE DELLA NATIVITÁ DI MARIA
8 SETTEMBRE 1943
ARRIGO BECCARI SACERDOTE E GIUSEPPE MOREALI MEDICO CONDOTTO
CONSEGNARONO A
MONS. OTTAVIANO PELATI
RETTORE DEL SEMINARIO ABBAZIALE
VICARIO GENERALE DELLA DIOCESI
GLI EBREI DI VILLA EMMA
FIDANDO NEL SILENZIO NEI ROSARI NEGLI ALUNNI E NEI SUPERIORI
CON AMORE PROVVIDENZIALE DI ALCUNE FAMIGLIE E DEL PAESE
NE PROTESSERO IL NASCONDIMENTO E NE FAVORIRONO LA FUGA IN SVIZZERA
PER LORO MERITO NONANTOLA DIVENNE
CENTRO D'ACCOGLIENZA
PER OGNI SORTA DI SBANDATI IN CERCA DI SALVEZZA
IL 15 SETTEMBRE 1944 MEMORIA DELL'ADDOLORATA
PREAVVISATI DI METTERSI IN SALVO
DON ARRIGO
DON ENNIO TARDINI DON IVO SILINGARDI
ATTESERO L'ARRESTO LE SOFFERENZE E LA CONDANNA A MORTE DELLA GESTAPO
CERTI DI IMPEDIRE LA RAPPRESAGLIA
TRE GIOVANI MONACHE DI CLAUSURA
DELLE ANCELLE ADORATRICI DI BOLOGNA
OFFRIRONO LA LORO VITA IN ESPIAZIONE PER LA LORO SALVEZZA
TESTIMONI DI GESÚ RISORTO PER LA POPOLAZIONE
GIUSTI FRA LE NAZIONI
"QUESTI SONO I DUE ULIVI I DUE CANDELABRI
CHE SPLENDONO DAVANTI AL RE DEI SECOLI" (APOCALISSE 11.4)
NEL 2011 PER RICONOSCENZA
NONANTOLA TUTTA POSE
Simboli:
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Informazione non reperita

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