161994 - Lapide al generale M.O.V.M. Gabriele Berardi – Chieti

Lapide al generale Gabriele Berardi, comandante della Brigata Sassari con il grado di maggior generale durante le fasi iniziali della guerra contro l’Impero austro-ungarico (1915-1918). Venne decorato con la Medaglia d’oro al valor militare alla memoria.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza San Giustino, 1
CAP:
66100
Latitudine:
42.3512977
Longitudine:
14.1674629

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sul lato destro dell’ingresso che conduce all’atrio di Palazzo d’Achille (sede storica del Municipio di Chieti)
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lapide di marmo rosa, sorretta da quattro ganci di bronzo posti lateralmente e inferiormente, con al centro il busto in metallo del generale e in basso rami in bronzo di alloro e di quercia.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Chieti
Notizie e contestualizzazione storica:
Gabriele Berardi nacque a Sant'Angelo dei Lombardi (AV) il 17 marzo 1861 da famiglia di origini abruzzesi. Compì i primi studi a Chieti e poi nel 1875 frequentò il Collegio militare della Nunziatella di Napoli. Dopo aver frequentato l’Accademia Militare di Modena fu promosso tenente nel 1882. Da maggio 1892 a novembre 1893 prestò servizio presso la Divisione militare di Chieti. Nel 1894 fu decorato di Medaglia di bronzo al valor militare con la seguente motivazione: «Il giorno 11 giugno 1894 in Ascoli Piceno, si slanciò coraggiosamente su un individuo che, armato di trincetto, inseguiva un altro. Dopo averlo disarmato riuscì, non senza gravi sforzi e mediante l'aiuto di altri militari sopraggiunti, a trarlo in arresto». Divenuto tenente colonnello nel novembre 1908 prestò servizio al 56^ Reggimento fanteria della Brigata Marche, di cui assunse il comando nel febbraio 1914 allorché fu promosso colonnello. Durante la prima guerra mondiale assunse il comando della Brigata Sassari con il grado di maggiore generale. Con essa partecipò alla quarta battaglia dell'Isonzo (1915). Il 6 novembre assunse il comando del settore d'attacco che doveva conquistare un complesso di trinceramenti disseminati a sud di Gorizia. La Brigata Sassari riuscì a conquistare le suddette posizioni nemiche (10-15 novembre) e a difenderle dai successivi assalti nemici. Il 15 dicembre il generale Berardi eseguì una ricognizione sul terreno al fine di valutare personalmente le difese nemiche. Fu colpito dalla scheggia di una granata e morì lo stesso giorno presso l'ospedale da campo di Villesse (GO). Per l'eroismo dimostrato fu insignito di due Medaglia d'argento al valor militare, tramutate poi (Decreto Luogotenenziale del 15 marzo 1917) nella Medaglia d'oro al valor militare con questa motivazione: «Intrepido condottiero di una brigata di prodi, espugnatore di posizioni fortemente difese, instancabile animatore di fede, affermò col suo sangue il proprio valore, mentre nuovi ardimenti stava meditando. Altipiano Carsico, 10/14 novembre-15 dicembre 1915». Nel 1923 gli fu intitolata una caserma a Chieti, la quale fu sede del 123^ Reggimento Fanteria Chieti fino al 2012.

Contenuti

Iscrizioni:
Prima colonna

IL GENERALE GAB
RIELE BERARDI
DI GENTIL LIGNAG
GIO ABRUZZESE
IL 15 DICEMBRE 1915
A CAPO DELLA GLO
RIOSA BRIGATA SAS
SARI
INSEGNO COME SI
COMBATTE E SI
MUORE


Seconda colonna

SUI CONTRASTATI
CONFINI DELLA PA
TRIA
CON LA LUCE DEL
LA VITTORIA NEGLI
OCCHI
CON LA FEDE DEL
LA VITTORIA
NEL CUORE
Simboli:
Al centro il busto del gen. G. Berardi, opera dello scultore Nicola D’Antino (Caramanico Terme, 1880 - Roma, 1966), e in basso rami in bronzo di alloro e di quercia.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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