164574 - Lastra agli internati nel campo di concentramento di Chieti

Lastra che fu consegnata dalla Provincia di Chieti ai Comuni della provincia (Chieti, Casoli, Lama dei Peligni, Lanciano, Tollo e Vasto) in cui furono creati i campi di concentramento, per essere collocata nei luoghi che ne furono sedi in memoria degli internati.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Principessa di Piemonte, 16
CAP:
66100
Latitudine:
42.3475446
Longitudine:
14.1665776

Informazioni

Luogo di collocazione:
A sinistra del portone di ingresso dell’ex asilo infantile.
Data di collocazione:
La lastra originale venne posta il 27/01/2007 "Giorno della Memoria“. Fu danneggiata da vandali il 30/10/2009. L'attuale lastra venne riprodotta e inaugurata a fine novembre 2011.
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
La lastra è in marmo bianco con iscrizione incisa e colorata.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Nella primavera del 1940, nell’elenco dei fabbricati della provincia di Chieti utili all’istituzione di campi di concentramento era presente l’edificio dell’asilo infantile “Principessa di Piemonte” di Chieti. Il 13 giugno 1940 il campo fu pronto e ospitò circa 30 internati appartenenti a tre categorie: “sudditi nemici” (inglesi, francesi, cechi, slovacchi), “ebrei stranieri” e “italiani pericolosi”. Il campo fu chiuso il 5 novembre 1940. Il 10 novembre gli internati vennero trasferiti a Montechiarugolo (PR), Casoli (CH) e Manfredonia (FG). Dopo l'8 settembre 1943 cessarono di esistere anche le altre località di internamento e di concentramento presenti in provincia di Chieti (Casoli, Lama dei Peligni, Lanciano, Tollo e Vasto). Alcuni occupanti si misero in salvo passando il fronte di guerra. Per gli ebrei fu più difficile, infatti entro la fine di novembre molti di essi vennero catturati e trasportati dai tedeschi nelle Casermette di Chieti Scalo, che furono utilizzate come campo provvisorio. Essi furono trasferiti prima nel campo di concentramento di L’Aquila, poi in quello di Fossoli di Carpi (MO) e infine deportati verso il lager di Auschwitz in Polonia.

Contenuti

Iscrizioni:
GIORNO DELLA MEMORIA
27 MAGGIO 2007

NELLA PROVINCIA DI CHIETI
ESISTEVANO SEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO
E OLTRE VENTI LOCALITA’ DI INTERNAMENTO
PER EBREI, CITTADINI STRANIERI E OPPOSITORI
AL NAZIFASCISMO

CHIETI DAL 1940 AL 1943
OSPITAVA UN CAMPO DI CONCENTRAMENTO.
DOPO L’ARMISTIZIO “LE CASERMETTE” DI CHIETI SCALO
FURONO CAMPO DI CONCENTRAMENTO

PER ALCUNI INTERNATI QUESTO FU L’ULTIMO
“LUOGO DI RESISTENZA NOTO”
IO NON DIMENTICO
ASILO “PRINCIPESSA DI PIEMONTE”

PROVINCIA DI CHIETI
ANNO 2011
A SEGUITO DEGLI ATTI VANDALICI
CHE HANNO DISTRUTTO LA LAPIDE ESISTENTE
Simboli:
Sulla lastra sono incisi tre simboli:
1. Un triangolo rovesciato - Rappresenta il pezzo di stoffa triangolare che veniva appuntato sulla giubba degli internati, colorato diversamente secondo nazionalità, ragioni politiche, razza e religione.
2. Una stella di David - Rappresenta il pezzo di stoffa a sei punte (formato da due triangoli sovrapposti) che veniva appuntato sulla giubba degli internati per indicare gli ebrei.
3. Lo stemma della Provincia di Chieti - Uno scudo sannitico, con una testa di cinghiale di lato a sinistra in senso orizzontale e un sovrastante giogo bovino. Lo scudo è posto sotto un serto d’alloro e di quercia legato ad un bilico.

Altro

Osservazioni personali:
Nella lastra riprodotta dopo l'atto vandalico ci sono due differenze da quella originale :
1. Il mese della data era "Gennaio" e non "Maggio";
2. La parola originale era "residenza" e non "resistenza”.

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