39631 - Cimitero di Belforte (VA)

All’interno del cimitero di viale Belforte , in fondo, una scalinata in pietra conduce ad una cappella a tempietto interamente dedicata ai Caduti delle due guerre mondiali, ma anche alle vittime delle foibe. In cima alla cappella svetta un obelisco con una croce di ferro in cima. Sul frontone un angelo in marmo con le ali spiegate e sulla trabeazione è presenta una iscrizione. Le quattro colonne frontali dividono in tre parti la facciata: sulla parte sinistra una data incisa in bronzo, 1918, sovrasta una lastra di bronzo che raffigura un carro armato e due soldati Caduti con la pancia squarciata ed è dedicata ai caduti della Grande Guerra; sulla parte destra un’altra data incisa in bronzo, 1968, sovrasta un’altra lastra di bronzo che raffigura altri due soldati ed è dedicata ai reduci della campagna di Russia; sul lato sinistro una lapide in marmo ricorda le vittime delle foibe e i profughi Dalmati e Istriani. La porta di accesso alla cappella è circondata da vetrate artistiche colorate. All’interno della cappella colpisce subito un grande lucernario in ferro con una stella a cinque punte al centro; sui tre lati della cappella 268  lapidi  in marmo con i nomi dei caduti. In fondo alla cappella un’abside, dove si trovano solo simboli religiosi, nulla che riguardi i caduti o le guerre.

 

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
viale Belforte 210
CAP:
21100
Latitudine:
45.80954
Longitudine:
8.855548

Informazioni

Luogo di collocazione:
all'interno del cimitero
Data di collocazione:
1968
Materiali (Generico):
Bronzo, Laterizio, Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
La cappella è in pietra, una delle lastre esterne e le lapidi in marmo, il lucernario in ferro, due lastre di bronzo, decorazioni di vetro. La croce in alto è in ferro
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Varese
Notizie e contestualizzazione storica:
Con lettera del 21.11.1957, l'Opera nazionale per gli Orfani di Guerra - Comitato Provinciale di Varese, unitamente all'Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra, fece istanza al Comune di Varese affinché trovasse una soluzione definitiva per la collocazione perpetua delle salme dei caduti sepolti nei cimiteri di Varese, con particolare riguardo a quelli situati nel campo militare del cimitero di Belforte.
Il Comune accolse la richiesta e progettò la costruzione di un Sacrario da collocarsi all'interno della Chieda del cimitero di Belforte.
Il progetto del Comune trovò immediato consenso da parte del Ministero della Difesa - Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra e dell'autorità religiosa.
L'intervento richiese qualche anno per essere completato.
Nel 1968 il Comune di Varese, in accordo con il Ministero della Difesa, intraprese le operazioni di traslazione dei resti mortali dei caduti sepolti nei cimiteri di Varese.
Parte dei Caduti, su richiesta dei familiari, vennero portati nei loro paesi di origine, gli altri furono tumulati nel Sacrario di Belforte.

Contenuti

Iscrizioni:
(All'esterno della cappella)
lato sinistro
"1918 AI CARRISTI D’ITALIA CADUTI PER LA PATRIA";
lato destro:
"1968 REDUCI VARESINI AI CADUTI DELLA CAMPAGNA DI RUSSIA 1941 - 1943";
sulla trabeazione l'iscrizione:
"E venni dal martirio a questa pace";
sulla lastra di marmo posta sul lato sinistro della cappella
"AGLI ISTRIANI FIUMANI DALMATI CADUTI IN GUERRA INFOIBATI SCOMPARSI IN ESILIO IN PATRIA E NEL MONDO 1947-1992 NEL 45’ DELL’ESODO L’A.N.V.G.D. DI VARESE".
(Lato sinistro all'interno)
"Soldato Aletti Lorenzo 1944, Serg. Magg. Ambrosetti Eugenio 1944, Soldato Anzivino Arduinio
1944, R.G.F. Arca Francesco 1946, Serg. Magg. Astesati Paride 1940, Soldato Assirelli Gino 1945, Alpino Aumstomlino 1941, Civile Avanzi Renato 1945, Caporale Baldassare Luigi 1945, Cavallegero Barbarino Antonio 1945, Civile Barzi Umberto 1945, Soldato Battaglia Felice 1945, Fante Battaglia Gregorio 1947, Soldato Belli Giuseppe 1946, Soldato Bellina Giovanni 1944, Sergente Bussato Mario 1946, Soldato Brusa Mario 1916, Mitragliere Brusa Alberto 1918, Tenente Brovedani Bruno 1946, Soldato Broccanello Lino 1946, Soldato Bottelli Mario 1919, Soldato Bosisio Alessandro 1943, Aviere scelto Bossi Diego 1943, Fante Bosetti Carlo 1918, Partigiano Bornaghi Giuseppe 1946, Artigliere Bonadeo Enrico 1947, Soldato Biada Stefano 1946, Soldato Berzero Mario 1945, Aviere Bellotti Mario 1947, Maggiore Bellone Andrea 1946, Soldato Buscarino Bruno 1948, Soldato Bitelli Mario 1945, Soldato Campetti Italo 1943, Soldato Cantini Carlo 1945, Soldato Cantoreggi Angelo 1918, Soldato Caravaglia Guido 1946, Militare Caria Bruno 1944, Soldato Carnevale Egidio 1945, Soldato Caruso Domenico 1948, Cap. Maggiore Casoli Giuseppe 1916, Sottotenente Catalano Ulisse 1946, Sergente Cenci Aldo 1944, Serg. Maggiore Cerantola Orlando 1946, Soldato Cirulli Amadeo 1946, Soldato Colosio Carlo 1946, Tenente Coluccia Carlo 1944, Carrista Converti Antonio 1947, Soldato Coscerbaich Archimbert 1944, Soldato Cosentino Elio 1944, Serg. Maggiore Cremona Carlo 1945, Soldato Crevatin Luigi 1944, Soldato Cupelli Giuseppe 1944, Soldato ignoto 1944, Soldato Dal Brun Giovanni 1945, Maresciallo scelto Degan Pietro 1944, Soldato De Grisogano Gustavo 1944, Civile De Leo Maria 1945, Alpino Dell’ acqua Antonio 1941, Furiere Della Bernardo Carlo 1941, Milite Dell’olio Nerlo 1945, Soldato De Logui Giovanni 1946, Soldato De Pianto Maurizio 1943, Soldato Di Casaolo Alessio 1947, Soldato Dilettoso Salvatore 1946, Soldato Di Marco Paolo 1945, Soldati Dorich Pietro 1944, Soldato Dossena Antonio 1945, Brig. Vv del fuoco Edera Luigi 1943, Soldato Fanti Mario 1945, Soldato Fanto Di Giulio 1942, Maresciallo Fantauzzo Giovanni 1946, Soldato Favalli Mario 1946, Soldato Ferrari Luigi 1941, Sergente Ferrario Francesco 1917, Soldato Ferzi Cesare 1946, Soldato Gelani Andrea 1947, Soldato Gargillio Antonio 1944, Patriota Garbagnati Giovanni 1944, Agente P.S Gambulli Giuseppe 1945, Aviere scelto Gallo Italo 1943, Soldato Gallo Felice 1945, Soldato Flammia Vincenzo 1945, Artigliere Fiori Luigi 1945, Mar. Macc Domeniconi Vincenzo 1943, Soldato Gandini Angelo 1916, Soldato De Leo Ciro 1942"
(Lato destro all'interno)
"Soldato Marino Giuseppe 1943, Soldato Marianello Amato 1945, Cap. Maggiore Marchetti Giuseppe 1945, Soldato Mannarini Attilio 1945, Civile Malnati Carlo 1945, Soldato Maggi Luigi 1945, Soldato Macchi Luigi 1918, Soldato Macchi Felice 1919, Bersagliere Lucchina Ambrogio 1917, Milite Lovinischi Fladimiro 1945, Maresciallo Liberatore Francesco 1943, Soldato Leo Ubaldo 1944, Soldato La Placa 1944, Cap. Maggiore Lanella Federico 1943, Soldato Lagana Antonio 1946, Soldato Mariotti 1916, Soldato Marocchi Emilio 1917, Soldato Marra Sebastiano 1944, Soldato Martignoni Enrico 1917, Soldato Maruccia Antonio 1916, Soldato Mazzeo Stefano 1919, Soldato Merlino Biagio 1946, Marinaio Messa Angelo 1947, Milite Minazzi Roberto 1946, Soldato Mineo Francesco 1943, Soldato Monteleoni Giuseppe 1945, Soldato Montexi Dante 1945, Soldato Montonesi Romeo 1944, Soldato Morelli Edoardo 1943, Caporale Moresini Aldo 1916, Soldato Pelice Luigi 1944, Soldato Pedrotti Ettore 1945, Soldato Pavoni Aldo 1945, Soldato Pavarini Bruno 1944, Soldato Pagani Santo 1941, Civile Pagani Lodovico 1945, Soldato Ottaviani Ettore 1944, Maresciallo Oriani Luigi 1944, Soldato Omari Aden 1947, Soldato Nonna Cosimo 1944, Soldato Nicolini Guido 1944, Soldato Niada Ambrogio 1918, Soldato Musitelli Giovanni 1945, Soldato Muscolo Domenico 1945, Soldato Muner Sergio 1944, Soldato Peluso Giovanni 1943, Patriota Perego Paolo 1944, Sergente Perruzzo Rodolfo 1946, Soldato Pesce Alessandro 1946, Fante Petruzzelli Natale 1943, Soldato Picchi Giorgio 1945, Capo Furiere Pietrocola Antonio 1942, Soldato Ignoto 1945, Artigliere Pozzi Giuseppe 1942, Carrista Prandini Antonio 1943, Soldato Premi Pierino 1918, Serg. Magg. Provino Gabriele 1947".
Simboli:
I simboli religiosi (croce, angelo) si uniscono ai simboli della guerra ( carro armato, figure di soldati con la pancia squarciata).
Sstemma della Associazione nazionale della Venezia Giulia e della Dalmazia.

Altro

Osservazioni personali:
La cappella è in ottimo stato di conservazione e ci ha fatto molto piacere vedere la presenza di una targa dedicata alle vittime delle foibe, un pagina della nostra storia troppo spesso dimenticata o volutamente trascurata.

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