55455 - Monumento ai Caduti di San Gimignano

Il monumento ai Caduti di San Gimignano si compone di un obelisco in travertino con altorilievo bronzeo continuo lungo i quattro lati della base e lapidi in marmo con memorie. Sul fronte è sistemato un vero cannoncino di sommergibile austriaco avvolto da una corona in bronzo.
Gli altorilievi rappresentano sul fronte “Il combattimento” ovvero un soldato che impugna una bomba e sorregge un camerata morente; sul retro “Il lavoro dei campi” ovvero la vedova, l’orfano, l’uomo con l’aratro e la patria; sui lati, putti con festoni di foglie di alloro e di quercia e ghiande con al centro simboli bellico-araldici (una spada conficcata in una sorta di scudo scolpito a bassorilievo con un’aquila a destra e un giglio a sinistra). Il monumento si trova al centro del vecchio Parco della Rimembranza, oggi piazzale Martiri di Montemaggio.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazzale Martiri di Montemaggio
CAP:
53037
Latitudine:
43.4641875
Longitudine:
11.0420625

Informazioni

Luogo di collocazione:
Piazza
Data di collocazione:
1923
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Travertino inciso, bronzo a fusione, marmo inciso
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Il monumento, inaugurato alla presenza del ministro Sarrocchi, nacque per onorare i caduti della Grande Guerra.
Le quattro lapidi originarie contenevano i nomi dei 257 caduti divisi per anni e per tipo di morte, in combattimento o per malattia. Il 4 novembre 1923, quando fu posta la prima pietra, venne murato al centro delle fondamenta del monumento un documento in tre lingue scritto dal professor Tommaso Mori Checcucci e miniato dal professor Guido Gemmai, chiuso in una busta di piombo. Alla base, sotto le lapidi epigrafe, a lettere capitali in bronzo appariva l'iscrizione "QUI ETERNI DOVE MORTALI NASCEMMO AI NOSTRI MORTI IN GUERRA, CHE NON LACRIME ATTENDONO MA OPERE MCMXVIII".
Sul retro una lastra in bronzo riportava il bollettino della vittoria firmato dal generale Armando Diaz.
Il monumento fu rovinato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Agli inizi degli anni '60 fu deciso di togliere i nomi dei caduti della prima guerra mondiale e il professor Francesco di Piazza propose l'inserimento dell'iscrizione "beati i popoli che non hanno bisogno di eroi" che suscitò forti polemiche. Nel 1966 si procedette al restauro con la sostituzione delle vecchie lapidi con le attuali a ricordo dei caduti di tutte le guerre. Nel 1995 il monumento subì un intervento di pulitura.
Autori del monumento furono Giuseppe Baccelli e Giuseppe Castellucci.

Nel 1922 venne disegnato il nuovo giardino pubblico secondo un preciso progetto che simboleggiava i concittadini caduti: le piante ad alto fusto rappresentavano gli ufficiali mentre quelle più piccole i soldati, mantenendo sull'anello esterno del piazzale gli antichi "bagolari".
Il piazzale assunse uno schema radiale in quanto si prevedeva la costruzione al centro di un monumento in onore dei caduti e per questo cambiò nome da "piazzale Margherita" a "parco della Rimembranza".
L'inaugurazione ufficiale del parco avvenne il 25 marzo 1923. Durante la seconda guerra mondiale per delibera del podestà il parco cambia di nuovo nome in "piazzale della Repubblica". Danneggiato durante l'ultima guerra dai bombardamenti prima americani e poi tedeschi se ne propose, nei primi anni del dopoguerra, la risistemazione unitamente al cambio di nome in "piazzale Martiri di Montemaggio".
Nel 1947 vennero rinnovate le panchine, nel 1952 venero sostituiti i "bagolari" rimasti con 78 pini rimasti fino al 2003, anno in cui l'amministrazione comunale ha deciso di rinnovare completamente il piazzale considerando impropria la presenza di conifere.
Oggi il piazzale Martiri di Montemaggio, con al centro il suo monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre, ha perso l'antico schema radiale per lasciare il posto a una lunga diagonale tangente le due "piazze", quella della memoria con il monumento e quella della vita con una nuova fontana.
FONTE: http://luoghi.centenario1914-1918.it/it/monumento/monumento-ai-caduti-della-prima-e-della-seconda-guerra-mondiale-3807

Contenuti

Iscrizioni:
Lapide sul fronte:"SAN GIMIGNANO / AI SUOI CADUTI IN GUERRA / PERCHE' TUTTI RICORDINO SEMPRE / CHE LA PACE / FA LA GRANDEZZA DEI POPOLI".
Lapide a sinistra: "RICORDO / DEI CADUTI / DELLA GUERRA 1915-18".
Lapide sul retro: "RICORDO / DEI CADUTI / NELLE GUERRE 1935-43".
Lapide a destra: "RICORDO / DEI CADUTI DELLA / RESISTENZA / 7-9-43 --- 25-4-45".
Targa alla base del cannoncino: "CANNONCINO / PROVENIENTE DAL SOMMERGIBILE AUSTROUNGARICO / 'U41' / AFFONDATORE DELLA CORAZZATA FRANCESE / LEON GAMBETTA / A SANTA MARIA DI LEUCA / E DELLA CORAZZATA ITALIANA / GIUSEPPE GARIBALDI / ALLE BOCCHE DI CATTARO 1914-1918".
Alla base del cannoncino: "75 M / M L / 30 / 1917 / U(...) G(...) N° 10 / ()30 KG / SKODAWERKE / AKT-GES / PILSEN / PABR (...) N°7694".
Simboli:
Sul fronte un vero cannoncino di sommergibile austriaco avvolto da una corona in bronzo.
Altorilievi: sul fronte "il combattimento" ovvero soldato che impugna la bomba e sorregge il camerata morente; sul retro "il lavoro dei campi" ovvero la vedova, l'orfano, l'uomo con l'aratro e la patria; sui lati putti con festoni di foglie d'alloro e di quercia e ghiande con al centro simboli bellico-araldici (spada conficcata in una sorta di scudo scolpito a bassorilievo con un'aquila a destra e un giglio a sinistra).
FONTE: http://luoghi.centenario1914-1918.it/it/monumento/monumento-ai-caduti-della-prima-e-della-seconda-guerra-mondiale-3807

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