63164 - Monumento “Il vento del tempo” ad Alessandro Brucellaria – Avenza

Il monumento è stato dedicato ad Alessandro Brucellaria, detto Memo, il comandante della Brigata partigiana Gino Menconi, responsabile della liberazione della città di Carrara, ed è intitolato “Il vento del tempo”. Il monumento presenta un basamento in marmo, su cui si appoggiano tre elementi, a loro volta in marmo, che raffigurano rispettivamente un uomo e una donna, entrambi investiti dal vento (rappresentato come dei flutti marini), che costituisce, da solo, il terzo elemento. Davanti al basamento, a sinistra, è presente una lastra di marmo che reca alcune iscrizioni, tra cui, la poesia”Siamo stati insieme” di Carlo Levi.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Avenza
Indirizzo:
Cimitero di Turigliano, Viale XX Settembre
CAP:
54033
Latitudine:
44.05774606658026
Longitudine:
10.06141260266304

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area verde posteriore al prato dedicato ai Caduti delle guerre mondiali.
Data di collocazione:
17/04/2005
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Tutti gli elementi che costituiscono il monumento sono in marmo bianco di Carrara.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Non reperito
Notizie e contestualizzazione storica:
Il monumento è dedicato ad Alessandro Brucellaria, detto "Memo", antifascista e partigiano; è uno degli esponenti più importanti della Resistenza partigiana e della Liberazione carrarese.
Entrato nella formazione Giuseppe Ulivi (uno dei GRUPPI di AZIONE PATRIOTTICA), costituita da 17 partigiani, ne diventa il comandante nella notte tra il 14 e il 15 luglio del 1944, quando la “Ulivi” assalta la caserma della guardia repubblicana a Carrara per rifornirsi di armi. Il 9 agosto 1944 la "Ulivi" costituisce, insieme insieme ad altre 9 formazioni la 1ª brigata partigiana Ugo Muccini, per volontà del Comitato di Liberazione di Carrara e del Comitato di Liberazione di Sarzana, che più tardi cambierà il suo nome in Brigata partigiana Gino Menconi. Pochi mesi dopo, tra l'8 e il 13 novembre, Brucellaria guiderà la Prima liberazione della città di Carrara.
Qualche mese più tardi, tra il 27 e il 28 febbraio 1945, con la collaborazione di una spia carrarese, un gruppo militare formato da tedeschi e fascisti arresta il Comandante Memo mentre dorme insieme ad alcuni compagni in via Groppini a Carrara. I tedeschi, convinti di aver neutralizzato le brigate partigiane grazie alla cattura del loro comandante, si dirigono verso i monti della Lunigiana per fare altri prigionieri. Tutta la cittadinanza e il CLN Apuano, però, si mobilitano, li bloccano e riescono a liberare il comandante Memo e i suoi compagni. Il 10 aprile 1945 la brigata di Memo, con l'aiuto di tutti i partigiani e della popolazione apuana, attacca in maniera decisiva i tedeschi e libera definitivamente Carrara. Anticipa, così, di un giorno l'arrivo degli Alleati anglo-americani che troveranno la città in gran parte liberata.
Per il suo ruolo decisivo nella liberazione della città, è stato quindi dedicato ad Alessandro Brucellaria, detto Memo, il monumento marmoreo all'interno del Cimitero di Turigliano, intitolato "Il vento del tempo", con l'iscrizione incisa sulla lastra commemorativa della poesia "Siamo stati insieme" di Carlo Levi.

Contenuti

Iscrizioni:
AL COMANDANTE MEMO
LA CITTA' DI CARRARA

SIAMO STATI INSIEME
DIVENTANDO INSIEME UOMINI:
SE IL MONDO ERA DIVISO,
ERANO UNITI I NOSTRI CUORI
APERTE LE NOSTRE PORTE.

BRILLAVA SU TUTTI I VISI
UNA SPERANZA COMUNE
UNA RAGGIUNTA ESISTENZA
GIOVANE IN MEZZO AI DOLORI:
CI SIAMO RICONOSCIUTI.

UN POPOLO NUOVO, IMMUNE
DAI LIMITI RIPETUTI
NASCEVA CON NUOVI NOMI
SICURO DELLA MORTE.
ERA LA RESISTENZA.
CARLO LEVI

ALESSANDRO BRUCELLARIA
1914 - 1998
Simboli:
Sono presenti i profili di due figure umane, un uomo e una donna, investiti dal vento, a sua volta rappresentato come un enorme flutto marino, che prosegue e si spezza in un terzo elemento scultoreo. Sembrano simboleggiare tutti gli uomini e le donne che hanno partecipato alla Resistenza, che hanno affrontato le "tempeste" del momento storico, conducendo la città alla Liberazione, e che sopravviveranno nella memoria della cittadinanza al "vento del tempo".

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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