70481 - Lastra con bollettino di guerra 1268 – Milano

Lastra commemorativa del bollettino di guerra numero 1268 durante la Grande Guerra. La lastra, di forma rettangolare, riporta l’annuncio del generale Armando Diaz del 4 Novembre 1918-ore 12 riguardo la disfatta dell’esercito austro-ungarico e la vittoria delle truppe italiane. E’ situata all’interno del Liceo Classico G.Parini di Milano.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Goito, 4
CAP:
20100
Latitudine:
45.474347
Longitudine:
9.188688

Informazioni

Luogo di collocazione:
Corridoio antistante all'Aula Magna del Liceo Parini
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Liceo G.Parini
Notizie e contestualizzazione storica:
Informazione non reperita

Contenuti

Iscrizioni:
"R. Esercito Italiano"
"Comando supremo"
"Bollettino di guerra n.1268"
"4 Novembre 1918-ore 12"
"La guerra contro l'Austria-Ungheria, che, sotto l'alta guida di S.M. il re Duce Supremo- l'esercito italiano inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 Maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta.
La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 Ottobre ed alla quale prendevano parte 51 divisioni italiane, 3 britanniche, 2 francesi, una czeco-slovacca ed un reggimento americano contro 63 divisioni austro-ungariche, è finita.
La fulminea arditissima avanzata su Trento del XXIX corpo della I armata sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale del fronte avversario.
Dal Brenta al Torre, l'irresistibile slancio della XII, dell'VIII e della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente.
Nella pianura S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata anelante di ritornare sulle posizioni da essa già gloriosamente conquistate, che mai aveva perdute.
L'esercito austro-ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni di lotta e nell'inseguimento; ha perduto quantità ingentissime di materiali d'ogni sorta e pressochè per intero i suoi magazzini e i depositi; ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecentomila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni.
I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza".
"Generale Diaz"
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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