70738 - Complesso monumentale stele e lapidi – Cà de Caroli di Scandiano

Si tratta di una stele e di due  lapidi in marmo bianco fissate al suolo con sostegni in cemento.  La prima, a bassorilievo, è dedicata ai “gessatori” di Cà de Caroli morti nella prima guerra mondiale. Le altre sono lapidi  poste a terra, dedicate a Rinaldini, Strucchi e  Ferrari caduti nella seconda guerra.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Ca' de Caroli
Indirizzo:
CAP:
42019
Latitudine:
44.5881208
Longitudine:
10.673497600000019

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada
Data di collocazione:
1926 / 1946
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
ANPI
Notizie e contestualizzazione storica:
Le due lapidi erano fissare alla facciata della Casa del Popolo di Cà de Caroli.
Vasco Rinaldini, nome di battaglia "Ettore", di Ca' de Caroli, partigiano della 145° Brigata Garibaldi, fu ucciso il 13 aprile 1945 a Ligonchio durante un combattimento, a pochissimi
giorni dalla Liberazione. Aveva 21 anni. Durante tutta la lotta di Resistenza, a Ligonchio si svolsero scontri durissimi tra i partigiani e i tedeschi, in particolare a difesa della centrale elettrica che i tedeschi volevano distruggere nella loro ritirata ormai disperata.
Alfeo Strucchi, di Ca' de Caroli, nome di battaglia Dimitri, partigiano nella 145° Brigata Garibaldi, morì durante un combattimento nei pressi di Carpineti il 15 ottobre 1944. Aveva 25 anni. Fu sepolto nel cimitero di Ca' de Caroli, e sulla lapide, sotto il suo nome, si può ancora leggere la dedica che dice semplicemente "I fratelli P." perché allora era proibito scrivere “I fratelli Partigiani”.
Guelfo Ferrari, fu tra i tanti militari italiani che dopo l'8 settembre 1943 aderirono all'armistizio e si rifiutarono di continuare a combattere per la Repubblica di Salò a fianco dei nazifascisti. Già gravemente ammalato di tubercolosi, durante un rastrellamento della Brigata Nera e dei soldati tedeschi, fu portato via dalla sua casa di Ca' de Caroli e deportato in Germania, in uno Stadt Lager – un campo di lavori forzati - vicino a Berlino.
Vi sopravvisse solo alcuni mesi e vi morì di stenti il 24 aprile 1944. Aveva 29 anni.
Con lui, altri 12 scandianesi morirono nei campi di concentramento, soprattutto militari che
rifiutarono di continuare a combattere dopo l'8 settembre 1943, denominati anche IMI , Internati Militari Italiani.

Contenuti

Iscrizioni:
«I GESSATOR I/ AI LORO CADUTI IN GUERRA/ 1915-1918/
ANCESCHI ARTURO
ANCESCHI BRUNO
BEGGI AURELIO
BONDI GUIDO
BONDI ULDERICO
BORETTI ALFREDO
CAMPANI NATALE
CORRADINI DOMENICO
DARDANELLI ILARINO
GRISANTI GOVANNI
IMOVILLI AMEDEO
IMOVILLI ANGELO
IOTTI TEOBALDO
PIOPPI BRUNO
PIOPPI RICCARDO
ROSSI AURELIO
ROSSI EUGENIO
SPALLANZANI ELISEO
9 GIUGNO 1926.

CA' DE CAROLI AI SUOI EROI
RINALDINI/ VASCO/ 9-10-24 13-1-45
STRUCCHI/ ALFEO/ 20-10-19 - 15-10-44
CADUTI PER LA LIBERTA'»

FERRARI GUELFO
19-1-1915 25-4-1944
DEPORTATO NEL LAGER NAZISTA
DI PERLEBERG GERMANIA
CIRCOLO LE CIMINIERE COMUNE DI SCANDIANO
A.N.P.I.
IN MEMORIA 15 APRILE 2009
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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