85242 - Lapide ai partigiani fucilati a S. Giovanni di Concordia sulla Secchia

Lunga lapide rettangolare in marmo rosa, con cornice dello stesso materiale ma di color bianco. E’ affissa sulla parete esterna del Cimitero mediante otto piccoli bracci in bronzo. Il testo dell’epigrafe è inciso nel marmo ed è colorato di nero. Sono presenti le fotografie in ceramica dei tre Caduti, racchiuse ognuna in una cornice ovale argentata. Ai lati della lapide sono posti due vasi portafiori in metallo di color argento. Nella parte sottostante della stessa, in posizione centrale, è affissa una lampada votiva in metallo argentato. Sotto al manufatto, infine, si trova un’aiuola con bordi in pietra. L’attuale lapide sostituisce una precedente che riportava la stessa epigrafe.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
San Giovanni
Indirizzo:
Via Terzi e Livelli n. 6
CAP:
41033
Latitudine:
44.9079334
Longitudine:
10.982830000000035

Informazioni

Luogo di collocazione:
Mura esterne del Cimitero, a sinistra dell'ingresso
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Lapide in marmo. Braccetti in bronzo. Fotografie in ceramica con cornice in metallo argentato. Lampada votiva e vasi portafiori in metallo argentato. Bordo dell'aiuola in pietra.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Il 25 Marzo 1945 i nazifascisti organizzano l’ennesimo rastrellamento contro i partigiani della Bassa modenese ed i loro collaboratori. Sebbene la RSI sia giunta al suo collasso, le Brigate Nere della zona (III Brigata Nera Mobile “Attilio Pappalardo”) hanno ancora una certa capacità offensiva, unita ad una violenza cieca, tipica di coloro che non hanno più nulla da perdere o perché irrimediabilmente compromessi con il regime fascista e con gli occupanti tedeschi. Diversi partigiani muoiono nei combattimenti, ma la gran parte di loro cade sotto i plotoni di esecuzione in un escalation di terrore che si concluderà il 3 Aprile successivo.
Circa la morte di Umberto Ferretti, Franco Ferrari e Giuseppe Martinelli non vi è chiarezza. Le varie fonti, sia che si tratti di libri che di documenti, non sono concordi. Anche la data della lapide, il 29 Marzo 1945, è messa in discussione.
Martinelli risulterebbe fucilato il 3 Aprile 1945 dinanzi al muro di cinta del Cimitero di San Giovanni di Concordia sulla Secchia insieme a due compagni di cui non viene specificato il nome. Ferretti, catturato il 23 Marzo, avrebbe subito la medesima sorte il 30 successivo nel territorio di Concordia sulla Secchia. Ferrari, infine, viene preso il 3 Aprile e fucilato lo stesso giorno nella zona di Concordia sulla Secchia.
Umberto Ferretti (“Bellarosa”), nato a Quartirolo di Carpi (Mo) l’8 Maggio 1924, residente a Cortile di Capi, sarto. Partigiano appartenente alla 23a Brigata Garibaldi “Grillo” (Divisione “Modena” Pianura) con funzione di comandante di formazione.
Franco Ferrari (“Tito”), nato a Bastiglia (Mo) il 27 Aprile 1924, ivi residente, operaio. Partigiano della 65a Brigata Garibaldi GAP “Walter Tabacchi”. Sepolto nel Sacrario dei Caduti partigiani del Cimitero di Bastiglia.
Giuseppe Martinelli (“Nero”), nato a Bastiglia il 17 Marzo 1925, ivi residente. Partigiano della 65a Brigata Garibaldi GAP “Walter Tabacchi” o della Brigata “Italia” Montagna (formazione d’ispirazione cattolica operante nel Modenese). Sepolto nel Sacrario dei Caduti partigiani del Cimitero di Bastiglia.

Contenuti

Iscrizioni:
MARTINELLI GIUSEPPE
1924
FERRARI FRANCO
1924
FERRETTI UMBERTO
1924

QUI SU QUESTE ZOLLE IL 29 MARZO 1945 DALL’ODIO NAZI-FASCISTA FU TRONCATA
LA VOSTRA FIORENTE GIOVINEZZA CHE DESTE GENEROSAMENTE
SENZA RIMPIANTI PER UN IDEALE DI GIUSTIZIA
LE MAMME E GLI AMICI DI BASTIGLIA
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
L'aiuola posta sotto la lapide necessiterebbe di una miglior cura e manutenzione.

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