95466 - Stele a Don Giovanni Battista Bobbio – Chiavari (GE)

Stele in marmo bianco con il busto bronzeo di Don Bobbio in divisa, avvolto da un mantello in atto benedicente. Al centro la dedica.

STAFF PIETRE:  Scheda censita anche da IIS Giovanni Caboto e I.C. Santa Margherita Ligure

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Nostra Signora dell'Orto
CAP:
16043
Latitudine:
44.31604
Longitudine:
9.323488300000008

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area verde di fronte alla cattedrale
Data di collocazione:
1961
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Marmo bianco per la stele, bronzo per il busto, metallo per la dedica a caratteri applicati .
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune
Notizie e contestualizzazione storica:
Don Giovanni Battista Bobbio era parroco a Valletti (Liguria) , dopo l'8 settembre, quando nella sua zona si organizzò la Brigata Partigiana Garibaldina "Coduri" fece più volte da intermediario tra i partigiani e i fascisti. . Partecipò anche a riunioni che si tennero tra le due parti combattenti. Tuttavia, proprio per questa sua attività, venne inviso dai fascisti che lo sospettarono di collaborazione con i partigiani. Durante un rastrellamento, nel dicembre del 1944, i fascisti gli trovarono in canonica dei documenti partigiani. Per questo motivo, accusato di essere un prete partigiano, venne fucilato a Chiavari il 3 gennaio 1945.
(Sandro Antonini "Brigata Coduri" Internos Chiavari 2015)

Nei giardini di Chiavari, liberata nel 1945, come le altre città del golfo del Tigullio, dai partigiani della Brigata d'assalto Garibaldi "Coduri", c'è un busto che raffigura don Bobbio. Un'epigrafe, composta dal partigiano Giovanni Serbandini, ricorda: "Quando gli chiesero - al poligono di tiro - se voleva pregare prima di morire - ai nazifascisti rispose. Io sono già a posto con la mia coscienza ma pregherò per voi> - e cadde con le mani in croce - Don Bobbio - parroco di Valletti e della Coduri - a testimoniare - con serena fermezza - cristiana e partigiana - il valore di un'intesa - salvatrice della patria e dell'umanità".
Don Giovan Battista Bobbio era diventato parroco di Valletti, un paese allora poverissimo, nel 1939. Dopo l'8 settembre del 1943 divenne amico e collaboratore di quei giovani che, sull'Appennino ligure, avevano scelto la strada della lotta per la libertà, dando un gran contributo al lavoro per la costruzione di una nuova vita democratica (giunte popolari, vettovagliamento dei partigiani e della popolazione sulla base della solidarietà, scuole, ecc.). Il sacerdote, diventato cappellano della Brigata "Coduri", non solo assistette spiritualmente i partigiani, ma contribuì a rafforzarne i ranghi, facendo da intermediario per portare soldati della Divisione alpina repubblichina "Monterosa", che presidiava il passo di Velva e il litorale, nelle file della Resistenza. Riuscì persino a far passare con i partigiani, a Torriglia, l'intero Battaglione "Vestone". Era il 4 novembre del 1944.
Poco meno di due mesi dopo, il rastrellamento in grande stile, che i nazifascisti misero in atto con lo scopo principale di catturare il prete partigiano. Don Bobbio, seppure consigliato di allontanarsi, non volle abbandonare i suoi parrocchiani. Quando i nazifascisti arrivarono a Valletti, presero d'assalto la canonica, la devastarono e poi la diedero alle fiamme come gran parte del paese. Il sacerdote, pur già nelle mani dei fascisti, riuscì ancora a confortare due giovani paesani che sarebbero stati di lì a poco eliminati sul posto. Venne poi trascinato via per la montagna, lasciato per un'intera notte legato ad una palizzata mentre turbinava la neve e poi, da Santa Maria del Taro, trasportato in autocarro a Chiavari. Qui fu tenuto per due giorni in totale isolamento, prima che il suo calvario si concludesse al poligono di tiro, con la fucilazione senza processo.
(Tratto dal sito: http://www.anpi.it/donne-e-uomini/don-giovan-battista-bobbio/)
IIS Giovanni Caboto

Contenuti

Iscrizioni:
DON G.B. BOBBIO

MEDAGLIA D'ORO
DELLA RESISTENZA
PARROCO DI VALLETTI E
CAPPELLANO DELLA DIVISIONE
GARIBALDINA CODURI

"QUANDO GLI CHIESERO
SE VOLEVA PREGARE PRIMA DI MORIRE
AI NAZIFASCISTI RISPOSE
IO SONO A POSTO CON LA MIA COSCIENZA
MA PREGHERÓ PER VOI
E CADDE CON LE MANI IN CROCE
A TESTIMONIARE CON SERENA FERMEZZA
CRISTIANA E PARTIGIANA
IL VALORE DI UNA INTESA SALVATRICE
DELLA PATRIA E DELL'UMANITÀ"

FUCILATO A CHIAVARI IL 3-1-1945

Su un lato della stele
LA GENTE DI LIGURIA
NEL XVI ANNIVERSARIO
DELLA LIBERAZIONE
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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