168847 - Lapide ai Martiri Miselli – Villa Sesso di Reggio Emilia

La famiglia Miselli di Villa Sesso, unitamente a quella dei conterranei Manfredi, ha contribuito pesantemente alla lotta di Liberazione nazionale.  La lapide a loro dedicata si trova sulla parete esterna di un palazzo edificato sul luogo dove una volta sorgeva l’abitazione della famiglia Miselli. Una piccola targhetta di ottone, posta sulla parte inferiore sinistra della lapide, ha inciso anche gli altri Enti che hanno partecipato alla posa di questa “memoria”.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Villa Sesso
Indirizzo:
Via Enrico Ferri n. 42
CAP:
42124
Latitudine:
44.7475978
Longitudine:
10.615717

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete esterna di abitazione privata
Data di collocazione:
16/12/1997
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Ottone
Materiali (Dettaglio):
Marmo per la lapide. Bronzo per i quattro punzoni di sostegno. Ottone per la targhetta con inciso gli altri Enti promotori alla realizzazione della lapide.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Reggio Emilia
Notizie e contestualizzazione storica:
La famiglia Miselli di Villa Sesso, unitamente a quella dei conterranei Manfredi, ha contribuito pesantemente alla lotta di Liberazione nazionale, per restituire al nostro Paese i valori della libertà e della democrazia. Agricoltori, la loro casa fu utilizzata come deposito per le armi destinate alle formazioni partigiane operanti in montagna, mentre i fratelli Remo ed Ulderico abbracciarono la lotta armata. Ulderico Miselli (“Rolando”), nato nel 1916, fu il primo a cadere: comandante del Distaccamento “Giovanni Amendola” della 144a Brigata Garibaldi “Antonio Gramsci”, fu fucilato dai tedeschi a Ciano d'Enza (Re) il 27 Novembre 1944. Il 20 Dicembre successivo i fascisti fucilarono nei pressi della Cooperativa di Villa Sesso il capofamiglia Ferdinando (“Ferdinando”), nato nel 1886, il figlio Remo (“Pancio”), nato nel 1914, comandante di Distaccamento della 77a Brigata Garibaldi S.A.P. “Fratelli Manfredi”, ed altri 12 partigiani. Anche il nipote Sergio Davoli (“Leo”), volontario nella 144a Brigata Garibaldi “A. Gramsci”, cadde in combattimento contro i tedeschi il 25 Novembre 1944 a Succiso di Ramiseto (Re).
La lapide a loro dedicata si trova sulla parete esterna di un palazzo edificato sul luogo dove una volta sorgeva l'abitazione della famiglia Miselli. Collocata il 16 Dicembre 1997 si tratta di una lastra rettangolare di marmo, sostenuta da quattro punzoni di bronzo. L'epigrafe reca incisi i soli nomi di battesimo dei Caduti e l'Ente promotore dell'iniziativa. I caratteri sono stati riempiti con vernice di color nero. Una piccola targhetta di ottone, posta sulla parte inferiore sinistra della lapide, ha inciso anche gli altri Enti che hanno partecipato alla posa di questa “memoria”.

Contenuti

Iscrizioni:
IN QUESTA CASA ABITO'
LA FAMIGLIA MISELLI
CHE PER LA SUA CORAGGIOSA
PARTECIPAZIONE
ALLA LOTTA PARTIGIANA
AL SERVIZIO DELLA PATRIA
NEL NOVEMBRE E DICEMBRE '44
EBBE IL VECCHIO FERDINANDO
I FIGLI REMO E ULDERICO
E IL NIPOTE SERGIO
ARRESTATI, TORTURATI E FUCILATI
DALLA FEROCIA NAZI-FASCISTA.

IL COMITATO
PER LE CELEBRAZIONI
NEL 53° ANNIVERSARIO
DEL SACRIFICIO.

Targhetta in ottone:

Hanno Collaborato:
COMITATO PROMOTORE DI CULTURA
E TRADIZIONE VILLA SESSO – RE
A.N.P.I. REGGIO EMILIA
CIRCOSCRIZIONE VIII REGGIO EMILIA
FIN CASA REGGIO EMILIA
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Ferdinando, Ulderico e Remo Miselli sono ricordati anche nel monumento ai Martiri per la Libertà di Villa Sesso, posto in Via A. Corradini angolo Via E. Ferri (vedere relativa scheda).
Fonti:
(1) Dalla monumentale opera di Guerrino Franzini “Storia della Resistenza reggiana”, ANPI Reggio Emilia, Tecnostampa, Reggio Emilia 1966
(2) Dall'archivio del partigianato reggiano consultabile sul sito dell'Istoreco (Ist. Storico della Resistenza di Reggio Emilia)

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