La Prima Guerra mondiale vista dal Corriere dei piccoli

ROVERETO – «I bambini devono comportarsi bene, accettare i sacrifici e sostenere la nazione in guerra; gli austroungarici sono arroganti ma stupidi e l’intelligenza italiana vincerà; al fronte si combatte ma i nostri soldati trovano anche il tempo per divertirsi». All’inizio si può anche sorridere, ma alla fine la mostra “La grande guerra del Corriere dei Piccoli, 1914-1919” fa accapponare la pelle. Fa spavento, per come, in maniera velata o esplicita, mobilitava i ragazzi e persino i bambini per la guerra, indirizzandoli al sacrificio, facendo propaganda contro lo straniero, un primo esempio di quello che avrebbero fatto il fascismo e gli altri regimi totalitari, irregimentando persino l’infanzia. É stata inaugurata ieri al Museo della guerra al castello, e sarà aperta da oggi fino al 4 novembre. accoglie le riproduzioni delle tavole illustrate del Corriere dei Piccoli; le “fiabe disegnate” erano destinate ai figli dei borghesi di città, e servivano a tenere compatto il fronte interno durante la Prima guerra mondiale. La mostra è stata presentata durante il festival “Tra le rocce e il cielo”. É nata su proposta di Gregorio Pezzato, fatta propria dall’assessore di Vallarsa Stefania Costa; a curarla lo storico ed appassionato di fumetti Nicola Spagnolli, con il progetto grafico di Lucia Marana. Importante il contributo della Fondazione Corriera Sera, che ha permesso la riproduzione delle tavole.  (ms)

FONTE FOTO: Trentino Corriere Alpi

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