36307 - Cippo alle vittime dell’eccidio di Quota dell’11 Luglio 1944

Il cippo, dedicato a 5 civili fucilati a Quota (Arezzo) dai tedeschi l’11 luglio 1944, poggia su una duplice base rettangolare in pietra grezza. E’ circondato da una ampia cornice in pietra. L’epigrafe è in caratteri di bronzo. Una piccola croce in metallo si trova sul vertice della cornice.

NOTA STAFF PIETRE: scheda aggiornata in data 16/10/2020

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Quota
Indirizzo:
Strada comunale della Crocina
CAP:
52014
Latitudine:
43.6856031
Longitudine:
11.72696970000004

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Basamento in pietra grezza. Lapide e cornice in pietra levigata. Epigrafe con caratteri bronzei.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
L’11 Luglio 1944 un reparto tedesco, in cui sono presenti anche italiani di divisa germanica, irruppe a Quota, catturando una trentina di ostaggi da destinare alla fucilazione. L’intervento del professor Ranieri Magini, docente all’Università di Firenze e qui sfollato, nonché quello della maestra Giovannuzzi, convinsero i militari a non dare atto al loro proposito. Tuttavia furono scelte 5 persone da fucilare come monito al paese per il presunto sostegno al movimento partigiano. Il sospetto era nato dall’attacco subito il 9 Luglio al Ponte delle Lame, sulla rotabile Ortignano-Raggiolo, quando i partigiani della XXIII Brig. Garibaldi “Pio Borri” avevano causato loro la perdita di due soldati e la cattura di altri due. Prima di dare avvio alle esecuzioni, Amedeo Spinelli, residente in località Carraia, si offerse spontaneamente in sostituzione del fratello, padre di numerosi figli.
I cinque condannati furono fucilati con studiata crudeltà, a pochi minuti l’uno dall’altro: un soldato li prendeva, disponendoli sul ciglio di un campo, mentre un altro gli sparava una raffica di mitra alla testa. I cadaveri venivano fatti rotolare sulla strada sottostante, dove ora sorge il piccolo monumento.
I caduti sono Anselmo Giorgioni, di 24 anni; Giovanni Madiai, nato il 1° Giugno 1885; Ettore Maggi, nato il 29 Novembre 1898; Oreste Valenti, di 36 anni, tutti sepolti nel cimitero di Quota;
Amedeo Spinelli, di 42 anni (o nato nel 1901), sepolto nel cimitero di Poppi.

Contenuti

Iscrizioni:
QUANDO LA GUERRA PIÙ STRAZIAVA L'ITALIA
CAINI IN DIVISA TEUTONICA
D'ODIO FURENTI E ASSETATI DI SANGUE
BELVE NON UOMINI
QUESTO MITE PAESELLO DI POVERA GENTE
ASSALIRONO
E L'UNDICI LUGLIO 1944
QUI
SOTTO GLI OCCHI DELLE MADRI IMPAZZITE
CINQUE DE SUOI FIGLI MIGLIORI
INNOCENTISSIMI
BARBARAMENTE UCCISERO
GIORGIONI ANSELMO D'ANNI 24
MADIAI GIOVANNI D'ANNI 60 MAGGI ETTORE D'ANNI 47
SPINELLI AMEDEO D'ANNI 42 VALENTI ORESTE D'ANNI 36
Simboli:
Croce in ferro

Altro

Osservazioni personali:
La stele è stata censita nel 2008.
Da Quota si imbocca la strada che sale verso il Pratomagno. Dopo circa duecento metri si trova sulla sinistra il cartello stradale che indica la località "La Lama". Presa questa nuova direzione, a breve, sulla destra, vi è la stele.

NOTA STAFF PIETRE: scheda aggiornata in data 16/10/2020

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