2916 - Lapide a Cesare Battisti e Guglielmo Oberdan a Treia

Lapide che commemora e ricorda alla popolazione di Treia le gesta eroiche di Cesare Battisti e Guglielmo Oberdan nel corso della prima guerra mondiale. La pietra si trova sulla facciata di uno dei palazzi che sono situati all’ingresso principale per accedere a Piazza della Repbblica.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Bonvecchi,1
CAP:
62010
Latitudine:
43.310645540437
Longitudine:
13.312887604863

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada
Data di collocazione:
1919
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Treia
Notizie e contestualizzazione storica:
Prima guerra mondiale
Vita di Cesare Battisti
Figlio di un commerciante, nel 1893 s'iscrisse alla facoltà di lettere di Firenze e vi si laureò con una notevole tesi di geografia trentina, di cui anche in seguito continuò a occuparsi. Si diede giovanissimo alla vita politica conciliando irredentismo e socialismo. Soppressa al suo primo numero la Rivista popolare trentina (febbr. 1895), da lui fondata, diede vita alla Società degli studenti trentini e al settimanale socialista L'Avvenire del lavoratore (1896). Preclusa ogni altra soluzione dall'esistenza della Triplice Alleanza, il B., per circa un decennio, pose al centro del proprio programma la lotta per l'autonomia amministrativa del Trentino e la richiesta di un'università italiana a Trento. Nel 1900 fondò il Popolo e nel 1904 subì una breve prigionia a Innsbruck. Eletto nel 1911 deputato alla Camera di Vienna, mostrò nei suoi discorsi di non credere più alla possibilità di una convivenza del Trentino con l'Austria. Scoppiata la prima guerra mondiale, si stabilì (agosto 1914) a Milano, sviluppando un acceso programma interventista, con discorsi di propaganda tenuti nei centri principali d'Italia. Dopo l'ingresso dell'Italia in guerra si arruolò nel 5º regg. alpini; sottotenente nel dicembre, partecipò valorosamente a più azioni di guerra (più volte decorato), ma il 10 luglio 1916 sul monte Corno fu fatto prigioniero con Fabio Filzi. Riconosciuto e sottoposto a giudizio marziale, fu condannato all'impiccagione; affrontò la morte il 12 luglio nel castello del Buon Consiglio.

Vita di Guglielmo Oberdan
Irredentista (Trieste 1858 - ivi 1882). Studente d'ingegneria, richiamato alle armi dall'Austria in seguito alla mobilitazione per l'occupazione della Bosnia, fuggì in Italia (1878). Poi (1882), aderendo al fermento dei circoli irredentistici durante le manifestazioni promosse dalle autorità austriache per il quinto centenario della "dedizione" di Trieste agli Asburgo, partì per Trieste, in compagnia dell'istriano D. Ragosa, col proposito di provocare un fatto clamoroso (l'uccisione dell'imperatore), che desse alla causa di Trieste quel martire di cui essa aveva bisogno. Denunciato da due falsi irredentisti, G. Fabris-Basilisco e F. de Gyra, fu arrestato a Ronchi, processato e, nonostante gli appelli di tutto il mondo civile, impiccato nel cortile interno della Caserma grande di Trieste.

Contenuti

Iscrizioni:
QUANDO/ L'ALLEANZA COL NEMICO D'ITALIA/ PARVE ABBANDONO/ DEGLI ASPETTANTI FRATELLI/ GUGLIELMO OBERDAN/ SCONGIURANDO I FATI CON MAZZINIANA FEDE/ GITTÒ DA LA FORCA/ IL SUO SPIRITO A L'AVVENIRE/ GIUNTA L'ORA VENDICATRICE/ CESARE BATTISTI/ APOSTOLO/ DEL LAVORO REDENTO IN LIBERE NAZIONI/ COL GRIDO DEL MARTIRE/ CHIAMÒ TUTTI SU LE FRONTIERE/ E SI DIÉ OLOCAUSTO ALLA VITTORIA/ I DUE NOMI/ ASSOCIATI DAL SACRIFICIO/ SON CONGIUNTI NELL'APOTEOSI/ SIMBOLO/ D'INTEGRAZIONE DEGL'IDEALI/ LA CITTADINANZA MCMXIX/ DOMENICO SPADONI
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
A Guglielmo Oberdan è stata anche dedicata la via di circonvallazione delle mura cittadine.

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