3015 - Lapide bollettino 1268 – Liceo Classico Spoleto

Il testo, fuso in bronzo, riporta il Bollettino della Vittoria, con cui il generale Diaz annunciò la vittoria dell’Italia e la disfatta nemica nella prima guerra mondiale. La lapide si trova nell’atrio di palazzo Toni, sede del Liceo Classico Pontano-Sansi.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Spoleto
Indirizzo:
Piazza Carducci
CAP:
06049
Latitudine:
42.7315259
Longitudine:
12.7353447

Informazioni

Luogo di collocazione:
Atrio palazzo Toni, sede del Liceo Classico Pontano-Sansi
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Bronzo, su base di legno.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Provincia Perugia
Notizie e contestualizzazione storica:
Informazione non reperita

Contenuti

Iscrizioni:
Bollettino di guerra n° 1268 « Comando Supremo, 4 novembre 1918, ore 12

La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta.

La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuno divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una czeco slovacca ed un reggimento americano, contro settantatré divisioni austroungariche, è finita.

La fulminea e arditissima avanzata del XXIX Corpo d'Armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, della VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente.

Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute.

L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perduto quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecentomila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni.

I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza.
Il capo di stato maggiore dell'esercito, il generale Diaz

Mario Nelli, casa di Benvenuto Cellini, propatris.
Simboli:
A mò di cornice lungo le altezza del rettangolo della targa sono rappresentati 6 stemmi, 3 per ogni lato. A sinistra dal basso: stemma della città di Fiume, Fascio Littorio, stemma Trieste, elmetto, stemma Trento. A destra: stemma Dalmazia, fascio littorio, stemma Pola, 2 spade, stemma Gorizia. Anche nel rigo 13 e nel rigo 16, in piccolo, si ripetono i simboli, 3 per ogni rigo.

Altro

Osservazioni personali:
A Spoleto, vi sono 3 targhe riportanti il Bollettino in questione, questo nella sede del Liceo Classico a palazzo Toni porta la "firma" di Mario Nelli, casa di Benvenuto Cellini, Firenze ed è il più ricco di particolari..

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