6456 - Cippo alle vittime dell’eccidio di Padulivo

Cippo a ricordo dell’eccidio di Padulivo, dove persero la vita per mano dei nazifascisti 15 persone. Era il 10 luglio 1944, l’eccidio si compì nei pressi di Vicchio.

NOTA STAFF PIETRE: Cippo censito dalle scuole I.C. Galileo CHini e Media Giovanni della Casa nell’ambito del concorso Esploratori della Memoria

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Padulivo
Indirizzo:
Vicchio Barbiana
CAP:
50039
Latitudine:
43.911127
Longitudine:
11.455505000000016

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lungo la strada che porta a Padulivo e Barbiana, poco dopo il bivio per Scopeto.
Data di collocazione:
10/07/1964
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
La mattina del Il 10 luglio 1944  alla fattoria del dott. Aldo Galardi si presenta un reparto di soldati delle SS con l'intenzione di saccheggiare bestiame e viveri. Uno dei soldati si accorge che nella stalla ci sono degli escrementi di cavallo ma non c'e presente l'animale (era stato preso dai partigiani). I tedeschi ripartono portandosi via tutta la roba che hanno sequestrato, ma poco dopo finiscono in un'imboscata tesa loro dagli stessi partigiani che avevano preso il cavallo, un tedesco muore e un altro rimane ferito, e i partigiani si dileguano. I tedeschi ritornano immediatamente alla fattoria di Padulivo dove il dottor Galardi li aiuta a curare il soldato ferito, appena finito di curare il soldato le SS arrestano tutte le persone che riescono a trovare nella fattoria e li fanno assistere mentre incendiano tutte le abitazioni. Fucilano 10 uomini e una donna. Poi i superstiti vengono rinchiusi in una stalla che si trova nelle vicinanze, dove durante la notte le donne subiscono abusi sessuali, e avvisati che all'alba sarebbero stati uccisi. Invece il giorno dopo i prigionieri subiscono un interrogatorio e vengono rilasciati, tranne 4 uomini e tre donne che gli servivano per cucinare. Quindi si fanno aiutare dai quattro prigionieri a caricare sui camion il bestiame che hanno razziato, e dopo uccidono i 4 uomini prigionieri.

Contenuti

Iscrizioni:
Sulla lapide in marmo si legge:
C.L.N. VICCHIO
---
Alla memoria dei fucilati
dal barbaro invasore tedesco
li 10 luglio 1944
---
BASTIANELLI PIETRO
CALZOLAI VALERIANO
FIBBI ATTILIO
GABELLINI ANTONIO
GALARDI ALDO
GIUDICI MARIA
GOTTARDI RENZO
LANDI ANNIBALE
MENICUCCI AURELIO
PARIGI GIOVACCHINO
POGGIALI RENATO
SANTONI NELLO
ZAGLI ETTORE
ZAGLI NELLO
BANCHI MARIO

Sull'arco di pietra che incornicia la lapide c'è la seguente dedica:
NEL 20° ANNIVERSARIO
IN MEMORIA DEL SACRIFICIO
DEI SUOI FIGLI


Sulla stele in pietra ci sono due targhe in bronzo.
In quella superiore leggiamo:

10 luglio 1944 - 10 luglio 1994
Cinquantesimo
anniversario
della resistenza
e della liberazione
in Toscana
comune di Vicchio

In quella inferiore invece c'è scritto:
"La storia non si ripete,
se non nella mente
di chi non la conosce"
G. K. Gibran (1883-1931)
Simboli:
Croce

Altro

Osservazioni personali:
NOTA STAFF PIETRE: Cippo censito dalle scuole I.C. Galileo CHini e Media Giovanni della Casa nell'ambito del concorso Esploratori della Memoria

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