6213 - Lastra ai recanatesi caduti per la libertà contro il nazifascismo – Recanati (MC)

La lastra  in marmo bianco è in onore dei recanatesi che caddero nella lotta contro il nazifascismo nel periodo che seguì l’8 settembre del 1943 sino al 25 aprile 1945. Per più di 20 anni fu l’unica lapide a ricordare le vittime della seconda guerra mondiale. Soltanto nel 2011, venne inaugurata un’altra lastra commemorativa posta sul  lato opposto del loggiato comunale in onore dei soldati che morirono in guerra, ma negli anni precedenti, tra il 1940 e il 1943.

 

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Leopardi, 6
CAP:
62019
Latitudine:
43.403255120352
Longitudine:
13.548587637925

Informazioni

Luogo di collocazione:
Loggiato del Palazzo Comunale
Data di collocazione:
29/04/1984
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastra in marmo; borchie in bronzo
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Recanati
Notizie e contestualizzazione storica:
A Recanati si era costituito nell’ottobre 1943 il Gruppo di Azione Partigiana che, al momento della Liberazione di Recanati, poteva contare in città su 35 partigiani operativi, al comando di Lino Gioia; a questi si dovevano aggiungere tutti quei recanatesi che, in altre zone d’Italia e all’estero erano attivi nella fila della Resistenza di quei luoghi.
Con l’ingresso degli alleati, il GAP assunse il controllo militare, mentre il CLN quello provvisorio politico.

Come ricorda Fabrizio Carbonetti, già presidente dell’ANPI Recanati, nei primi mesi del 44, diversi giovani recanatesi (Lucio Marchetti, Ivano Pecorari, Gino Fuselli, Risveglio Cappellacci, Romolo Menghi, Mario Fuselli, Ercole Corvatta) si erano sottratti alla leva ed erano saliti a Montalto, nelle alture di Cessapalombo e Caldarola, per unirisi ad un gruppo in formazione di partigiani assegnato al tenente Achille Barilatti.
In seguito ad un massiccio rastrellamento da parte dei militi della RSI, furono uccisi nella giornata del 22 marzo 1944,tra Vestignano e Montalto, trenta giovani partigiani tra cui il recanatese Alberto (Bebi) Patrizi. Il comandante Barilatti venne ucciso il giorno successivo presso le mura del cimitero di Muccia. Per ricordare l’eccidio, dal 2003 si tiene ogni anno una marcia commemorativa attraverso cui si ripercorrono i luoghi della tragedia da Caldarola a Montalto.

Contenuti

Iscrizioni:
AI RECANATESI CADUTI NELLA LOTTA PER
LA LIBERTA’ CONTRO IL NAZIFASCISMO
8 SETTEMBRE 1943 25 APRILE 1945

DAL LORO SACIRICIO
CHE HA VINTO LA BARBARIE
SORGA UNA NUOVA CIVILTA’
FONDATA SULLA PACE
E SULLA COESISTENZA TRA I POPOLI

RECANATI Lì 29 APRILE 1984

(IL COMUNE E L’ANPI
NEL 40° ANNIVERSARIO
DELLA LIBERAZIONE)
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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