6712 - Lapide ai Caduti della Grande Guerra – Castelferretti (AN)

I repubblicani di Castelferretti nel 1921 posero questa semplice lapide in marmo sopra l’arco d’ingresso alla corte del castello di Castelferretti per commemorare sei concittadini caduti nella prima guerra mondiale.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Casteferretti
Indirizzo:
Piazza della Libertà
CAP:
60015
Latitudine:
43.60629589092175
Longitudine:
13.365271366899492

Informazioni

Luogo di collocazione:
Attualmente la lastra è murata sul lato destro dell'arco di ingresso alla corte del castello di Castelferretti.
Data di collocazione:
05/06/1921
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Lapide in marmo con cornice in pietra grigia. Iscrizione incisa con le lettere verniciate di rosso (fortemente sbiadite). Quattro borchie in bronzo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Falconara Marittima
Notizie e contestualizzazione storica:
Si riporta il testo di un articolo tratto dal giornale Lucifero, del 16 ottobre 1921:

"La bella manifestazione di Castelferretti
Una grande folla repubblicana si è qui riversata, domenica scorsa, da Ancona, Chiaravalle, Jesi, Falconara M., Monsanvito, Borghetto, Casebruciate, Fiumesino, Falconara Alta, Paterno e Casine, Agugliano e Casteldemilio, Gallignano, Senigallia,Torrette, Posatora, Filottrano, con i loro vessilli e gli avanguardisti di Ancona con il loro gagliardetto e con la loro grande fede. Le fanfare di Jesi e Castelferretti hanno dato vivacità alla solenne celebrazione degli amici caduti al fronte, Alberto Leonardi, Amedeo Muscellini, Romolo Griffoni, Domenico Giambartolomei, Celeste Baldini, Silvio Locci ad onore dei quali è stata inaugurata una lapide. Moltissimi vessilli della libertà resero imponente l’ordinato corteo.
In piazza XX settembre ( attuale Piazza della Libertà,ndr) l’amico pro sindaco Grifoni, con elevate parole, prese in consegna il ricordo marmoreo esaltando il sacrificio dei caduti di tutti i partiti, di tutte le gradazioni sociali; Emilio Giaccaglia sferzò le violenze armate, consenziente il governo, ed esaltò l’avanguardismo, presidio di forza e di difesa delle idealità nostre un tempo facile bersaglio dei settarismi avversari; Arturo Gironzi parlò come combattente e come mutilato.
Chiuse la solenne manifestazione un lungo, ascoltatissimo discorso, di quei discorsi che sa dire, sa fare il carissimo prof. Avv. Spadolini, toccando i sentimenti più alti di fratellanza umana e civile; esaltando con lirica affascinante il sacrificio dei caduti, di tutti i caduti e dei superstiti male ricompensati dalla società borghese e monarchica. Mazzini fu lumeggiato in tutto il suo valore, in tutta la sua immortale indistruttibile grandezza, faro luminoso di guida ai lavoratori nelle lotte per la conquista delle loro aspirazioni sociali e politiche.
Chiuse affermando che, seminando il mazzinianesimo, affratellando il proletariato, per la repubblica sociale sarà la più degna, più alta, più giusta , più bella celebrazione dei caduti.
Ovazioni unanimi hanno esaltato il forte oratore, e la tranquillità completa, nonché il minimo incidente occorso, hanno chiuso la riuscita adunata repubblicana."
(Lucifero, 16 ottobre 1921)

Contenuti

Iscrizioni:
SILVIO SOCCI – ARCHIMEDE MUSCELLINI – ALBERTO LEONARDI
ROMOLO GRIFFONI – DOMENICO GIAMBARTOLOMEI- CELESTE BALDINI
VISSERO NELLA FEDE DI GIUSEPPE MAZZINI
IL PENSIERO CONSACRANDO CON L’ AZIONE EROICA
LA TRADIZIONE GLORIOSA CONTINUANDO
DEL VASCELLO E DI CALATAFIMI
DI DIGIONE E DELLE ARGONNE
CADDERO DA PRODI SULL’ ISONZO E SULLE ALPI
PER L’ UNITA D’ITALIA
PER LA LIBERTA’ D’ EUROPA
PER LA REPUBBLICA UNIVERSALE.
I REPUBBLICANI DI CASTELFERRETTI
PERCHE’ DEL LORO MAGNANIMO SACRIFICIO
ETERNA DURI LA MEMORIA
POSERO IL V GIUGNO MCMXXI
Simboli:
Nessun simbolo

Altro

Osservazioni personali:
Vecchie fotografie testimoniano la collocazione originale della lastra: essa era posta immediatamente sopra l'arco di Ingresso al castello. Lo spostamento nel lato destro e la conseguente creazione della cornice in cemento è probabilmente dovuta alla volontà di riaprire completamente l'arcata, che all'inizio del secolo XIX risultava fortemente ribassata.

Un articolo del 22 novembre 1921 riferisce di un 'altra manifestazione, nel corso della quale sempre in piazza XX settembre fu posta una lapide in memora dei caduti 'civili ' della prima guerra mondiale. Di questa seconda lapide non è stato tuttavia possibile trovare traccia.

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