3842 - Lapide (Copia) alla popolana Anna Guidi Paoletti – Ancona (AN)

Lapide di forma rettangolare che ricorda una pergamena aperta, in memoria della contadina Anna Guidi Paoletti caduta nel bombardamento austriaco che colpì la città di Ancona il 24 Maggio 1915, giorno dell’entrata in guerra dell’Italia alleata con la Triplice Intesa. L’iscrizione contiene la denuncia dell’orrendo crimine commesso non solo contro la donna ma anche contro i suoi figli, in particolare quel bambino mai nato che ella portava in grembo, e che ora gridano vendetta ai posteri.

NOTA STAFF PIETRE: la lapide è stata censita anche dalle scuole Faiani di Ancona e I.C. Novelli nell’ambito del concorso “Esploratori della Memoria” a.s. 2014-2015.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Santo Stefano (incrocio Via San Costanzo)
CAP:
60100
Latitudine:
43.6135936
Longitudine:
13.5127227

Informazioni

Luogo di collocazione:
La lastra è collocata sul lato est del muro di cinta del parco della Cittadella.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lapide in marmo
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Ancona
Notizie e contestualizzazione storica:
Faiani di Ancona: Il 23 maggio 1915, l'Austria-Ungheria rompe le relazioni diplomatiche con l'Italia e le dichiara guerra. Subito il giorno successivo, si presentano davanti al porto di Ancona 35 navi da guerra Imperiali e 2 idrovolanti, dando luogo ad un cruento bombardamento su una città totalmente indifesa. Una delle prime vittime civili di quell'episodio è stata Anna Guidi Paoletti, madre di 4 figli, colpita a morte mentre, in pieno travaglio, scappava fuori dalla città.

Contenuti

Iscrizioni:
QUI IL 24 MAGGIO 1915
BARBARIE AUSTRIACA MALSANA
ORRENDAMENTE TRAVOLSE
ANNA GUIDI PAOLETTI
PER LA MAMMA MORENTE
TORMENTATA
DALLE DOGLIE DEL PARTO
GRIDANO VENDETTA I FIGLI
IL BAMBINO NON NATO
GRIDA VENDETTA IN ETERNO
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
E' significativo il fatto che la lastra ricordi una comune donna del popolo, con ogni probabilità una contadina, uccisa in un giorno qualunque mentre svolgeva le sue attività quotidiane: la Storia irrompe così tragicamente nella vita dei singoli, degli umili. Ci colpisce inoltre il richiamo, nell'iscrizione, non solo alla prole rimasta orfana ma anche a quella creatura che non sarebbe mai venuta al mondo ma alla quale la pietra dà voce per gridare vendetta in eterno.
NOTA STAFF PIETRE: la lapide è stata censita anche dalle scuole Faiani di Ancona e I.C. Novelli nell'ambito del concorso "Esploratori della Memoria" a.s. 2014-2015.

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