3392 - Lastre ai Caduti modenesi a Cefalonia e Corfù – Modena

Lastre commemorative ai Caduti e dispersi modenesi della Divisione Acqui nei massacri sulle isole di Cefalonia e Corfù durante la seconda guerra mondiale. Si trovano all’interno del Tempio monumentale ai Caduti della prima guerra mondiale di Modena, ad altezza d’uomo, su una parete del transetto di sinistra. La lastra originale, posta nel secondo dopoguerra, riporta i nomi di 113 Caduti e frasi dedicate al valore e al sacrificio dei soldati. Sulla seconda, aggiunta nel 2025, vengono citati i nomi di altri 39 caduti modenesi rintracciati grazie a una ricerca promossa da ANMIG Modena.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Modena
Indirizzo:
Piazzale Natale Bruni
CAP:
41100
Latitudine:
44.65206440000001
Longitudine:
10.93339949999995

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sulla parete del transetto di sinistra.
Data di collocazione:
Lastra iniziale 20/09/1947. Lastra aggiunta 13/09/2025.
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastre in marmo chiaro con scritte incise di colore nero
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Modena
Notizie e contestualizzazione storica:
Durante la seconda guerra mondiale le isole greche di Cefalonia e Corfù furono presidiate, dall'aprile 1941, dalla 33^ Divisione fanteria “Acqui” comandata dal generale Antonio Gandin e composta di circa 11000 militari. Nel settembre 1943, all’annuncio dell’armistizio e in assenza di ordini precisi dal governo italiano, la Divisione rifiutò di arrendersi ai tedeschi e scelse di combattere con coraggio, tenendo fede al proprio giuramento. Dopo otto giorni di terribili combattimenti con moltissime perdite, i reparti italiani furono costretti alla resa senza aver ricevuto nessun aiuto dalla madrepatria. Centinaia di superstiti, compresi gli ufficiali e il generale Gandin, furono trucidati dai nazisti o morirono sulle navi che affondarono mentre li stavano trasportando nei campi di prigionia tedeschi. Gli ultimi sopravvissuti, deportati nei lager tedeschi o nelle zone di guerra in Russia, dovettero subire detenzioni in pessime condizioni e moltissimi morirono per malattie o denutrizione . Si trattò di “una strage deliberata di militari italiani…una delle azioni più arbitrarie e disonorevoli di tutto il conflitto” come affermò il generale americano T. Taylor, capo dell’accusa contro i crimini nazisti al Processo di Norimberga.

Nella mattinata del 13 settembre 2025 è stata inaugurata la nuova lapide con 39 nomi di modenesi caduti nel massacro della Divisione Acqui. I loro nominativi e le loro storie sono stati recuperati grazie alle nuove ricerche promosse da ANMIG Modena e condotte dallo storico Fabio Montella. I nuovi nomi si aggiungono ai 113 caduti già noti e celebrati da una prima lapide apposta nel Tempio.
Salgono così a 152 i modenesi della Divisione Acqui caduti a Cefalonia e Corfù per aver scelto di non accettare la resa alle truppe tedesche. Di questi: 77 morirono in combattimento o furono fucilati dopo la resa; 14 annegarono nei naufragi delle navi che li stavano trasferendo verso i campi di prigionia tedeschi; 55 morirono in prigionia e 4 poco dopo il rientro a casa, per le ferite o le malattie contratte nei campi di detenzione. Infine, un reduce fuggì dalla prigionia e cadde in Jugoslavia, combattendo come partigiano, e un altro morì per cause non ben precisate. Le loro biografie sono raccolte nel supplemento del Notiziario ANMIG Modena. La cerimonia di inaugurazione della nuova lapide, si è aperta con la Santa Messa celebrata da don Marco Falcone, Cappellano militare dell’Accademia Militare di Modena. A seguire la benedizione, la deposizione di una corona e una serie di interventi. Erano presenti il sindaco di Modena Mezzetti, il V.Pres. ANDA e presidente ANMIG Emilia-Romagna Fabrizio Prada, la consigliera regionale Maria Costi, il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia, il comandante dell’Accademia Militare di Modena generale Stefano Messina, il presidente nazionale ANMIG Claudio Betti, il vicecomandante dei Vigili del Fuoco di Modena Canio Fastiggi, il presidente dell’ANPI di Modena Vanni Bulgarelli, lo storico Fabio Montella autore della ricerca sui modenesi della Divisione Acqui, il Presidente e la vicepresidente dell’ANMIG Adriano Zavatti e Roberta Cavani.

Contenuti

Iscrizioni:
Sulla lastra originale:
A Cefalonia/novemila italiani/della gloriosa/divisione Acqui/combattendo senza speranza/col prevalente/teutonico nemico/annientati non vinti/difesero con la fedeltà/degli eroi/la religione del giuramento/l'integrità dell'onore/la libertà/della patria lontana // Della leggendaria falange/fulgida gemma nei fasti d'Italia/Modena generosa/addita commossa ai futuri/i suoi centodieci figliuoli/angeli tutelari/delle patrie/rinascenti fortune/Cefalonia-settembre 1943.
ALLEGRETTI WALTER, AMANTE LUIGI, ARTIOLI MARIO, BALLOCCHI GERVASIO, BARBIERI GUERRINO, BARDELLI AUGUSTO, BELLEI ATHOS, BENASSI NESTORE, BENATTI EDGARDO, BERNARDI TIMOTEO, BIAGINI NEREO, BIANCHI ELIGIO, BINI OSCAR, BONACCORSI GIOVANNI, BONFATTI DANTE, BORSARI GUIDO, CAMPIOLI MARIO, CANTERGIANI EFREN, CANTERGIANI GIUSEPPE, CARBONI ABRAMO, CASOLI ALCIDE, CASOLI FABIO, CESSARI ERNESTO, CHIEROTTI DONATO, CHILETTI MARIO, CIAMARONI AZELIO, CONTRI SETTIMO, CORGHI UGO, CORNIA NINO , CONSTANZINI SILVIO, DEL FERRO WALTER, DEL MONTE GUIDO, DINELLI BATTISTA, FANTINI ACIDAGLIO, FERRARI NOVELLO, FONTANA DANTE, FONTANA EMANUELE, FRANCHINI ALDO, GALLI REMO, GASPERINI IRO, GASPERINI MARIO, GENERALI VINCENZO, GHEDUZZI FAUSTO, GIACOMINI MARINO, GIALDI RUGGERO, GIRASOLI GUIDO, GOLINELLI GINO, GUAITOLI REMO, GUBELLINI IVO, GUBERTINI MARIO, GUERZONI DARIO, GUIDETTI ALDO, GUIDETTI GINO, LOGLI LEONARDO, LUGLI ADOLFO, LUGLI ALFANO, LUGLI EROS, LUPPI IGINO, LUPPI MARIO, MAGNONI EUGENIO, MALAGOLI EBERO, MANNI FERNANDO, MANNI ENNIO, MANZINI RENZO, MARCHI BARALDI ARCISIO, MASETTI ORESTE, MAZZI GUIDO, MELLANI RENATO, MOLINARI BONFIGLIO, MONTORSI IVO, MONTORSI ROMEO, MORANDI UMBERTO , MORSELLI ERNESTO, MURATORI FRANCO, MUSSI NANDO, MUZZIOLI LINO, NASI GINO, NEBBIOSI EZIO, NERI ANTONIO, PANCANI LAMBERTO, PASINI NORIS, PASSINI GABRIELE, PERUCCELLI ORAZIO, PICA ARMANDO, PINI GIACOMO, ROMAGNOLI RENZO, SALVATERRA ALDO, SERAFINI ETTORE, SERAFINI ZEFFIRINO, SERRADIMIGNI GIUSEPPE, SERRI MASSIMO, SGARBI DEMORE, SIGHICELLI ANTONIO, SIGHINOLFI SECONDO, SILVESTRI NELLO, SIMONI MARIO, SIMONINI ANTONIO, SIMONINI MICHELE, STEFANINI ALVARO, TAMBURI MARIO, TASSI GUERRIGLIO, TONI SERGIO, TURCI LINO, VEGNAROLI PACIDO, VENTURELLI RENZO, VERONESI GIULIO, VEZZELLI ROBERTO, VIANI ENEA, VINCENZI ADELINO, COLOMBINI GINO, BELLOTTI LUIGI, LUSETTI IVO

Sulla lastra aggiunta nel 2025:
ADANI LUIGI / AMBROSI BRUNO / ARLETTI TERZINO / BARALDI ARMANDO / BARALDI DUILIO / BARBIERI ARTURO / BAZZANI PRIMITIVO / BELLEI ADORNO / BENEDETTI GUIDO / BERNABEI AMADIO / BRIGHENTI AUGUSTO / BURSI FRANCO / CANTADORI GIUSEPPE / CAPPONI GUIDO / CAVAZZUTTI FRANCO / DIAZZI ERNESTO / FERRARI LINO / GIANAROLI ARMANDO / GIOVANELLI RENATO / GOLDONI FRANCESCO / GRILLENZONI GINO / GRILLI REMO / LAMBERTI ALDO / LEONELLI IVO / MALVEZZI GUERRINO / MARCHESI BRUNO / MODENESE GIOVANNI BATTISTA / MONARI DIONIGIO/ MORANDI MARIO / ORLANDI TONINO / PASSINI GAETANO / PIRONDINI UINTO / RONCHETTI GIUSEPPE / STANZANI MARINO / TERNELLI ENEA / UGOLINI MARIO / VEZZALINI ROBERTO / VINCETTI ARMANDO / ZOBOLI DINO
ASS. NAZ. MUTILATI ED INVALIDI
DI GUERRA - MODENA
ASS. NAZ. DIVISIONE ACQUI
CON LA COLLABORAZIONE
DEL COMUNE DI MODENA
13 SETTEMBRE 2025
Simboli:
Nessun simbolo presente.

Altro

Osservazioni personali:
La prima stesura della scheda è stata fatta nell'aprile del 2014 dagli studenti della Scuola Media Ferraris di Modena che hanno partecipato al Concorso "Esploratori della Memoria" ed 2013-2014. A loro dobbiamo il commento a seguire: La nostra scuola ha raccolto nel corso degli ultimi anni le testimonianze di alcuni reduci, ora defunti, e ha organizzato molte attività con le classi per mantenere la memoria delle loro narrazioni su questa tragica ma gloriosa pagina di storia. Molto toccante il discorso pronunciato a Cefalonia dal Presidente Ciampi nel 2001 rivolto alle giovani generazioni.

La seconda stesura, successiva all'inaugurazione della nuova lapide con le nuove fotografie, è di Giovanni Carlucci.

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