7339 - Monumento ai Caduti di Luino

Monumento probabilmente eretto nel primo dopoguerra a ricordo dei Caduti della città di Luino (VA).  Purtroppo la statua è stata cambiata in data e ragione non conosciuta, l’artista dell’opera è lo scultore luinese Pietro Zegna.

Visualizza la mappa

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Risorgimento
CAP:
21016
Latitudine:
46.0003125
Longitudine:
8.7446875

Informazioni

Luogo di collocazione:
Piazza
Data di collocazione:
Primo dopoguerra
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
La statua in bronzo mentre il basamento costruito in pietra e marmo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Durante la prima guerra mondiale erano state allestite la cosiddetta Linea Cadorna, delle fortificazioni militari e un sistema viario a ridosso del confine svizzero per timore di un’invasione della Lombardia da parte degli eserciti austro-germanici attraverso la neutrale Svizzera. Il Genio Militare, con l’impiego di manovalanza militare e civile, aveva costruito due osservatori, uno sotto l’Oratorio di San Martino e l’altro, per artiglieria, tra la vetta e la sella di Vallalta, oltre a una caserma, una batteria in caverna, unitamente a un labirinto di trincee e camminamenti in località Vallalta.

Venendo meno con il tempo l’interesse militare, le fortificazioni furono abbandonate, salvo utilizzarle di quando in quando per l’addestramento dell’esercito. Invece la caserma in località Vallalta venne destinata ad altri usi: dapprima diventò una locanda e poi una casa di soggiorno estivo dell’Istituto Sordomute Povere di Milano. Durante la seconda guerra mondiale, dopo l’8 settembre 1943, nelle fortificazioni del San Martino e in Vallalta si costituì una delle prime formazioni partigiane lombarde agli ordini del tenente colonnello Carlo Croce (nome di battaglia Giustizia). Un gruppo di partigiani sale alla Gera nella primavera del 1944, sotto la guida del capitano Giacinto Lazzarini, dopo i tragici eventi del S. Martino, mentre don Folli si trova già in carcere, ospitati in una cascina di proprietà della famiglia Garibaldi. All’inizio sono solo due o tre, poi vanno via via aumentando. Ci sono Elvio Copelli e Flavio Fornara di Voldomino, Luigi Ghiringhelli di Luino, Alfredo Aime di Germignaga e Giacomo e Gianpiero Alberatoli di Castelveccana. Ai primi partigiani si aggiungono i componenti di una squadra di fascisti acquartierata all'Antisettica di Voldomino: sentono aria di bruciato e preferiscono schierarsi sul versante opposto, in previsione di una imminente e irreparabile caduta del regime. Tra quelli dell'Antisettica c'è anche il Rosato, il presunto traditore. Un fiancheggiatore della Banda, Aldo Chiosi, catturato qualche giorno prima, torchiato dalla milizia fascista, crolla e canta a dovere, indicando con precisione l’obiettivo, tanto che in seguito sarà costretto a guidare la spedizione, come risulta dalle carte fasciste. Alla Gera i partigiani tornano solo la sera per dormire. Durante la giornata raggiungono delle postazioni prestabilite per intraprendere azioni di disturbo o di sabotaggio. Anche il Lazzarini trascorre la notte con la moglie Angela, ospite in casa Garibaldi. Il 7 ottobre del 1944, dodici partigiani della banda Lazzarini vennero arrestati e fucilati tra il luogo dell’arresto, la località a ridosso di Voldomino denominata Gera, il cimitero di Brissago Valtravaglia e le Bettole di Varese. l capo del gruppo Giacinto Lazzarini e altri suoi uomini riuscirono a riparare in Svizzera e si salvarono perché impegnati, al momento del blitz fascista, in un giro di perlustrazione.

Contenuti

Iscrizioni:
Nella lastra è inscritto : " ERA LE VOSTRE LE NOSTRE CASE | NON VANO PERDURI IL NOSTRO NOME | ED IL VOSTRO VOLTO | ANCHE PER NOI POSSA GUARDARE E GODERE | LA PACE CHE NON VEDEMMO"

Nella base sinistra è scritto: "A GLORIA DEI MORTI". Mentre in quella destra: "A MONITO DEI VIVI".
Simboli:
Presenti sulla lastra 4 stelle militari

Altro

Osservazioni personali:
Annualmente a Luino viene fatto un comizio commemorativo in cui si ricorda il massacro dei partigiani di Gera.

Gallery