6048 - Monumento ai Caduti – Recanati (MC)

Monumento cimiteriale in pietra realizzato dall’architetto anconetano Guido Cirilli.

Descrizione del monumento (lato ovest): Una grande croce latina in pietra si erge su un alto podio a forma di sarcofago. Dalla base della croce si sviluppano due fusti  simili a colonne ricoperte  da palmizi scolpiti terminanti con capitelli; questi ultimi , formati da ghirlande di rami d’ulivo, si avvolgono intorno ai bracci della croce. Ai lati del sarcofago vi sono due rocchi di colonne scanalate in cui sono scolpite 2 spade romane (gladi) rivolte verso il basso, mentre al centro si trova una lapide con incisa la seguente dedica: Ai caduti MCMXV / MCMXVIII “,   “MCMXL / MCMVL”

Descrizione del monumento (lato est): La grande croce latina  si erge nella parte superiore della camera di sepoltura scavata nel terreno;  un corridoio sacro d’accesso (dromos), simile a quello delle tombe micenee degli eroi greci, conduce all’ingresso della tomba; sopra l’architrave vi è inciso il monogramma di Cristo. Nella parete interna della cella si trova una lapide in marmo con la seguente iscrizione: Dulce et decorum est pro patria mori”.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Dalmazia
CAP:
62019
Latitudine:
43.4032731
Longitudine:
13.5578405

Informazioni

Luogo di collocazione:
cimitero
Data di collocazione:
La prima pietra del Monumento ai Caduti venne posta il 5 agosto del 1929; l'inaugurazione ufficiale avvenne il 24 maggio del 1931
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Monumento in pietra, lapide in marmo
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Recanati
Notizie e contestualizzazione storica:
Il Monumento ai Caduti nel cimitero di Recanati ospita le salme di nove soldati recanatesi che, dai cimiteri di guerra del nord erano stati trasportati a Recanati: Elisei Albino, Fabrizi Olimpio, Mosca Giuseppe, Nibaldi Giulio, Palmucci Arturo, Paolini Giuseppe, Prosperi Antonio, Severini Albino, Tridenti Marino.
Il monumento venne realizzato grazie ai soldi raccolti da un Comitato Comunale che affidò il progetto ad un architetto di fama nazionale, l’anconetano Guido Cirilli, allievo prediletto del Sacconi e autore di importanti opere architettoniche: la tomba del re d’Itala Umberto I di Savoia al Pantheon di Roma; la Tomba dei Dieci Militi Ignoti di Aquileia; il Monumento ai Caduti del Passetto di Ancona; il restauro e la ricostruzione dei Castelli di San Giusto a Trieste, di Gorizia , di Duino e di molti altri monumenti della Venezia Giulia, dove il Cirilli ricoprì per sei anni, dal 1918 al 1924, l’incarico di direttore delle Belle Arti e Monumenti.
La prima pietra del Monumento ai Caduti venne posta il 5 agosto del 1929; completati i lavori nell’anno successivo, si scelse di fare una doppia inaugurazione: quella privata nell’autunno del 1930, riservata ai familiari dei defunti, e quella ufficiale che avvenne il 24 maggio del 1931, alla presenza di molte autorità e di moltissimi cittadini recanatesi. In quell’occasione la Messa venne celebrata dall’ex combattente Don Abramo Gigli, fratello del tenore Beniamino Gigli.

Contenuti

Iscrizioni:
Ai caduti
MCMXV MCMXVIII
MCMXL MCMVL

DULCE ET DECORUM EST PRO PATRIA MORI
Simboli:
Podio a forma di sarcofago; colonne ricoperte da palmizi scolpiti; ghirlande di rami d’ulivo, simbolo di pace; spade romane (gladi).

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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