6837 - Monumento ai fucilati nel poligono di tiro tra il 1943 e il 1945 – Bologna

Il monumento consiste in una stele di forma rettangolare sovrastata da una scultura. Nella parte anteriore è collocata una lapide che ricorda le vittime delle esecuzioni di via Agucchi.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Agucchi, 98
CAP:
40133
Latitudine:
44.51532999999999
Longitudine:
11.303800000000023

Informazioni

Luogo di collocazione:
Collocato nel parco che circonda il “Tiro a segno nazionale sezione di Bologna” (nel lato destro rispetto all’ingresso della struttura)
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Pietra per la stele e la lapide; le scritte sono incise nella pietra; bronzo per la scultura
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Fra l’8 settembre ‘43 e la Liberazione fu attivo a Bologna in via Agucchi 98 il “poligono di tiro”: un luogo che fascisti e tedeschi avevano destinato alla fucilazione sistematica dei partigiani, non disdegnando però anche l’accanimento contro ogni altra figura che non fosse parte integrante del tragico disegno nazifascista. Così, ad esempio sotto i colpi del plotone di esecuzione formato da militi fascisti, caddero anche impiegati, insegnanti, studenti, giornalisti, carabinieri, agenti di Polizia, preti cattolici e donne. Caddero inoltre tedeschi ed austriaci e qualche fascista colpevoli di aver disertato o di aver curato, in quanto medici, partigiani feriti, oppure ancora di essersi legati alla Resistenza. Fra i partigiani fucilati le professioni di appartenenza prevalenti erano l’operaio, il bracciante, il contadino, l’artigiano. Il monumento fu voluto dalla giunta comunale di Bologna (delibera del 1955, realizzazione posteriore di qualche anno), guidata dal sindaco Giuseppe Dozza.

Contenuti

Iscrizioni:
AI 270 FUCILATI DAI NAZIFASCISTI
LA CITTA’ DI BOLOGNA ORGOGLIOSA
E MEMORE DEI SUOI FIGLI CHE QUI
FIERI SI IMMOLARONO PER LA LIBERTA’
E LA GIUSTIZIA SOCIALE A PERENNE
ESEMPIO ED AMORE DEDICA
8 SETTEMBRE 1943
21 APRILE 1945
Simboli:
La scultura presenta vari simboli di non agevole interpretazione. Mentre appare chiaro il richiamo, attraverso il filo spinato, alle atrocità della Seconda guerra mondiale, altri elementi sembrano rimandare a strumenti di lavoro (forse in ricordo delle professioni dei partigiani uccisi). Sono presenti anche forme che possono ricordare vele, forche, ecc.

Altro

Osservazioni personali:
Per quanto il monumento sia in buone condizioni il contesto complessivo appare poco curato

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