4791 - Monumento ai Caduti di Faeto, Casamone, Pratovalle e Roveraia

Monumento in pietra posto su doppio basamento di forma quadrata; nella parte inferiore, dove poggia la struttura a colonna, vi sono due lastre di marmo dedicate ai Caduti di Faeto e Casamone (oggi Casamona) nella prima guerra mondiale (parte frontale) e quelli di Casamona, Faeto, Pratovalle e Roveraia della seconda guerra mondiale (lato destro). Tra questi ultimi sono ricordati anche dei Caduti civili, inclusi Anna Videschi e don Dante Ricci, parroco di Faeto e Pratovalle, e Rinaldo Mori, originario di Roveraia, frazione di Loro Ciuffenna oggi abbandonata, che si trova vicino a Pratovalle. A sinistra del monumento è presente un pannello informativo sulle stragi nel Valdarno.

NOTA STAFF PIETRE: scheda aggiornata in data 10/10/2023

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Faeto
Indirizzo:
Strada della Cortona
CAP:
52024
Latitudine:
43.58089
Longitudine:
11.679169

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area verde lato strada
Data di collocazione:
Pannello a fianco del monumento aggiunto nel 2014
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Piccolo monumento realizzato in pietra, le lastre con le iscrizioni sono in marmo bianco e sul basamento c'è una lanterna in ferro; il supporto del pannello è di metallo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Loro Ciuffenna
Notizie e contestualizzazione storica:
La strage di Faeto avvenne l'11 luglio 1944 dopo le stragi di San Giustino in località La Grotta e dell'Orenaccio. Morirono 3 partigiani e 7 civili tra i quali il parroco di Faeto e di Pratovalle, don Dante Ricci, crudelmente assassinato per aver dato assistenza non solo ai partigiani, ma anche ai prigionieri di guerra sia alleati che slavi durante la fuga. Tradito da una spia, che lo aveva segnalato ai tedeschi, dopo un tentativo riuscito di fuga il 10 luglio, il giorno seguente fu arrestato da una pattuglia tedesca, trascinato presso il Borro del Molinaccio, denudato e torturato prima di essere mitragliato. Il povero sacerdote, ormai in fin di vita, fu infine colpito con un colpo di baionetta alla testa e poi buttato giù da un precipizio. Come luogo di uccisione, le fonti hanno tramandato tre diversi luoghi: il Borro delle Caldine, il Borro del Molinaccio e il torrente Orenaccio. Don Dante Ricci è uno dei 34 sacerdoti e religiosi morti in provincia di Arezzo nel corso della seconda guerra mondiale.

Anticamente lungo la strada che attraversa Faeto erano presenti vari alberi (dei lecci) ai lati che ricordavano i Caduti ricordati nel monumento. Furono poi tagliati per permettere una migliore viabilità, oggi rimane solo un albero che si trova vicino al Circolo Ricreativo Privato CA.FA.PRA di Faeto.

Contenuti

Iscrizioni:
(fronte)
FAETO E CASAMONE AI CADUTI DELLA GRANDE GUERRA 1915-1918
DONARONO CON LA VITA GRANDEZZA E GLORIA ALLA PATRIA
BRUNI UMBERTO
CASINI GINO
DONNINI GIOVACCHINO
DONNINI VITTORIO
GAVILLI SILVIO
PENTUPOLI LUIGI
PERICOLI FERDINANDO

(lato sinistro)
MORIRONO CAUSA LA GUERRA 1940-45
SOLDATI
BRUNI GUIDO
FIDANZATI GIOVANNI
PUMARI UMBERTO

CIVILI
DON DANTE RICCI
GHINASSI PIETRO
MORI RINALDO
VALENTINI GIUSEPPE
VERZUCOLI EMILIO
VERZUCOLI OTTAVIO
VIDESCHI ANNA

(pannello)
LE STRAGI NEL VALDARNO
(392 PERSONE UCCISE)

LORO CIUFFENNA (61 PERSONE UCCISE)
n.1 San Giustino Valdarno (località La Grotta): 3 luglio 1944, 6 uccisi
n.2 San Giustino Valdarno (Località Orenaccio): 6 luglio 1944, 31 uccisi
n.3 Rocca Ricciarda: 10 luglio 1944, 1 ucciso
n.4 Faeto: 11 luglio 1944, 1 ucciso
n.5 Località La Trappola: 12 luglio 1944, 10 uccisi
n.6 Loro Ciuffenna: 15 luglio 1944, 3 uccisi
n.7 Modine: 26 luglio 1944, 9 uccisi

BUCINE (129 PERSONE UCCISE)
CAVRIGLIA (192 PERSONE UCCISE)
MONTEVARCHI (4 PERSONE UCCISE)
SAN GIOVANNI VALDARNO (3 PERSONE UCCISE)
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DAS MASSAKER IN VALDARNO (392 MENSCHEN
GETOTET)

LORO CIUFFENNA (61 MENSCHEN GETOTET)
n.1 San Giustino Valdarno (località La Grotta): 3 Juli 1944, 6 getotet
n.2 San Giustino Valdarno (Località Orenaccio): 6 Juli 1944, 31 getotet
n.3 Rocca Ricciarda: 10 Juli 1944, 1 getotet
n.4 Faeto: 11 Juli1944, 1 getotet
n.5 Località La Trappola: 12 Juli 1944, 10 getotet
n.6 Loro Ciuffenna: 15 Juli 1944, 3 getotet
n.7 Modine: 26 Juli 1944, 9 getotet

BUCINE (129 MENSCHEN GETOTET)
CAVRIGLIA (192 MENSCHEN GETOTET)
MONTEVARCHI (4 MENSCHEN GETOTET)
SAN GIOVANNI VALDARNO (3 MENSCHEN GETOTET)
---------------------------------------------------------------------------------------------
THE MASSACRE IN VALDARNO (392 KILLED)

LORO CIUFFENNA (61 PERSONE UCCISE)
n.1 San Giustino Valdarno (località La Grotta): July 3, 1944, 6 uccisi
n.2 San Giustino Valdarno (Località Orenaccio): July 6, 1944, 31 uccisi
n.3 Rocca Ricciarda: July 10, 1944, 1 ucciso
n.4 Faeto: July 11, 1944, 1 ucciso
n.5 Località La Trappola: July 12, 1944, 10 uccisi
n.6 Loro Ciuffenna: July 15, 1944, 3 uccisi
n.7 Modine: July 26, 1944, 9 uccisi

BUCINE (129 PEOPLE KILLED)
CAVRIGLIA (192 PEOPLE KILLED)
MONTEVARCHI (4 PEOPLE KILLED)
SAN GIOVANNI VALDARNO (3 PEOPLE KILLED)

(mappa)

SELIGE (SIND) DIE MENSCHEN DASS BRAUCHEN
HELDEN NICHT
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In dem Fruhling-Sommer von 1944, die Deutschen Truppen im
Ruckzug heftig wuteten auf die Zivilbevolkerung der Toskana.
In dem siebzigste Jahrestag, wir Europaische geworden mussen die
Toten von Gestern weinen, aber zusammen kampfen um die
Massaker von zivilen Opfer nicht mehr zu passieren.

FAETO (LORO CIUFFENNA-AREZZO)
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Am 11 Juli 1944 wurde Don Dante Ricci ermordet, der Pfaffer von
Faeto, von den Deutschen denen, war er von einem Spitzel
gebrandmarkt gewesen um Partisanen und Kriegsgefangene zu
geholfen haben. Bereits am 10 Juli, war der Pfaffer zu einer
germanischen Streife gelungen fliehen, aber er wurde am Morgen
des Tages nach von den Deutschen festgenommen. Ins Geholz nahe
an Borro di Molinaccio mitgeschleppt, er wurde vor einer Feuergarbe
zu bekommen, entblobt und gefoltert. Don Dante Ricci fiel schwer
verletzt aber noch am Leben auf den Boden um, damals spalteten
die Deutsche ihm den Kopf mit einem Bajonett zuerst aus einem
Abgrund ihn hinunterwerfen. Derselbe Tag brach einer
Zusammenstob zwuischen Partisanen und Deutsche Truppen aus, die
toteten 9 Partisanen (einer ist vermisst), verletzten 3 und ergriffen
einen von ihnen.

HAPPY THOSE PEOPLE WHO DO NOT NEED HEROES
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In 1944 between Spring and Summer, the German troops in retreat,
acted fiercely against the Tuscan civilians in. In the 70th anniversary,
us who became Europeans we must mourn the yesterday's dead but fight
together because massacre of civilians must never happen again.

FAETO (LORO CIUFFENNA-AREZZO)
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July 11th Don Dante Ricci, priest of Faeto, was murdered by the
Germans. He was exposed from a spy, for having helped partisans
and war prisoners, The 10th, Don Dante Ricci, he escaped from a
German troop, but the day after was arrested by them. The soldiers
brought him in the wood, neas Borro di Molinaccio, he was stripped,
tortured and shot by a machine gun. Don Dante fell on the ground,
he was still alive, the soldiers broke his head with a bayonet and then
threw the priest from a precipice. The same day there was a firefight
between partisans and soldiers. Nine partisans were killed (1 is still
missing)m three were wounded and four were captured.

BEATI I POPOLO CHE NON HANNO BISOGNO DI EROI
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Nella primavera-estate del 1944, le truppe
tedesche in ritirata infierirono ferocemente
sulla popolazione civile toscana. Nel
Settantesimo anniversario, noi diventati
europei dobbiamo piangere i morti di ieri, ma
lottare uniti perché non avvengano più stragi
di vittime civili.

FAETO (LORO CIUFFENNA-AREZZO)
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L'11 luglio 1944 fu assassinato Don Dante
Ricci, parroco di Faeto, dai tedeschi a cui era
stato denunciato da una spia, per avere
aiutato partigiani e prigionieri di guerra. Già il
10 il prete era riuscito a sfuggire a una
pattuglia germanica, ma la mattina del giorno
dopo fu arrestato dai tedeschi. Trascinatolo
nella boscaglia presso il Borro di Molinaccio
venne denudato e torturato prima di ricevere
una mitragliata. Don Dante Ricci cadde a terra
gravemente ferito ma ancora vivo, allora i
soldati tedeschi gli spaccarono la testa con
una baionetta prima di buttarlo da un
precipizio. Lo stesso giorno, scoppiò uno
scontro tra partigiani e truppe tedesche, che
uccisero 9 partigiani (1 risulta disperso), ne
ferirono 3 e ne catturarono 4.

(stemma della Regiona Toscana)
(stemma del Comune di Loro Ciuffenna)
(stemma del Sistema Museale del Valdarno)
Simboli:
Alla base del monumento si trova una lampada in ferro con una fiammella sempre in ferro, al di sopra delle lastre si nota un’immagine scolpita sulla pietra che ritrae una croce circondata da rami con foglie d’alloro. Nel pannello sono presenti gli stemmi del Comune di Loro Ciuffenna, della Regione Toscana e del Sistema Museale del Valdarno.

Altro

Osservazioni personali:
NOTA MARCO FANTI: Alcuni nomi presenti nel monumento sono riportati anche nella lapide ai martiri della barbarie nazifascista – Loro Ciuffenna: Don Dante Ricci, Ghinassi Pietro, Mori Rinaldo, Verzucoli Emilio, Verzucoli Ottavio e Videschi Anna, mentre altri sono presenti anche nella lastra ai caduti di Loro Ciuffenna nella Guerra 1940 - 45: Bruni Guido, Fidanzati Giovanni e Pumari Umberto.
A don Dante Ricci è stato intitolato il Parco della Rimembranza ai Caduti di Pratovalle e Roveraia nella Grande Guerra

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