
Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Astagno, 10
- CAP:
- 60122
- Latitudine:
- 43.6175985
- Longitudine:
- 13.509979899999962
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Lato Strada, nei pressi dell'ingresso della sinagoga.
- Data di collocazione:
- 25/01/2018
- Materiali (Generico):
- Ottone, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Blocco in pietra, di misura solitamente 10x10 centimetri, ricoperto da una piastra di ottone posta sulla faccia superiore.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Ancona
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il commemorato Guido Lowenthal, nato a Milano il 12/03/1882 e coniugato con Eugenia Carcassoni, venne arrestato il 19 febbraio 1944 ad Appignano e deportato nel campo di sterminio di Auschwitz, dove venne immediatamente assegnato alle camere a gas. Eugenia, figlia di Giacomo Carcassoni, nacque ad Ancona il 14 novembre 1886; coniugata con Guido Loewenthal, venne arrestata ad Appignano (Macerata) e poi tradotta a Fossoli da dove, con il convoglio del 05/04/1944, fu deportata al campo di sterminio di Auschwitz. Non sopravvisse alla Shoah. Si parla di lei nel volume di Liliana Picciotto “Il Libro della Memoria”, Ugo Mursia Editore.
Liceo di Stato Rinaldini di Ancona:
La famiglia Lowenthal viveva nell’arteria principale del vecchio ghetto, in via Astagno, non lontano dalla sinagoga ottocentesca, l’unica superstite dopo la distruzione dell’antico tempio di rito italiano, decisa dal fascismo per fare posto al nuovo corso Stamira. Su di loro le leggi razziali si erano abbattute con particolare veemenza. Non solo il capofamiglia Guido, «bancarellaro» aveva subito, come altri quaranta ambulanti, il ritiro della licenza per la sua attività, ma assieme al primogenito Ivo aveva vissuto l’odissea dell’internamento: Isola del Gran Sasso, Gioia del Colle, infine Urbisaglia. Riparati ad Appignano di Macerata, Eugenia (all'epoca semiparalizzata) e Guido (che si era offerto in cambio della moglie) non riuscirono a sfuggire all'arresto da parte della polizia del governo fascista di Salò. La moglie soltanto avrebbe dovuta essere deportata, ma il marito scelse di seguirla nella sorte. Dopo una breve permanenza nelle carceri di Macerata, Eugenia e Guido, trasferiti al campo di Fossoli, partano alla volta di Auschwitz il 5 aprile 1944 con il convoglio numero 9. Al momento dell’arrivo, il 10 aprile, Eugenia Carcassoni è già spirata, incapace di resistere alle atroci condizioni del viaggio date le critiche situazioni di salute. L’anziano Guido viene immediatamente assegnato alle camere a gas.
Contenuti
- Iscrizioni:
- (Pietra a sinistra)
QUI ABITAVA
GUIDO LOWENTHAL
NATO 1882
ARRESTATO 19.2.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 10.4.1944
(Pietra a destra)
QUI ABITAVA
EUGENIA CARCASSONI
NATA 1886
ARRESTATA 19.2.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
- Simboli:
- Non sono presenti simboli
Altro
- Osservazioni personali:
- Come suggerito dallo storico Marco Labbate in occasione dell'inaugurazione delle sette nuove pietre d'inciampo anconetane collocate in occasione della Giornata della Memoria 2018, inciampare è un verbo della vita: si inciampa fisicamente ma si inciampa anche spiritualmente nei nostri limiti, negli errori, nelle disattenzioni quotidiane. Le pietre d'inciampo, piccole come sampietrini tradizionali, apparentemente insignificanti, spesso difficilissime da individuare, dovrebbero proprio farci inciampare spiritualmente per smuoverci un po' dal torpore.
Liceo di Stato Rinaldini di Ancona:
Sono trascorsi due mesi dall'inaugurazione e già si stanno riducendo male. Io stesso ho faticato per distinguere le lettere delle dediche: purtroppo in quel punto ci parcheggiano i veicoli, quando piove colano i rivoli d'acqua mista a fanghiglia e come se non bastasse le targhe rischiano, come in tutti i marciapiedi che rasentano gli edifici pubblici, di rimanere corrose dagli escrementi dei piccioni.
NOTA STAFF PIETRE: le pietre d’inciampo sono state censite anche dal Liceo di Stato Rinaldini di Ancona nell’ambito del concorso “Esploratori della Memoria" a.s. 2017-2018.