
Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza della Memoria
- CAP:
- 66043
- Latitudine:
- 42.118140969674
- Longitudine:
- 14.29291294268
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Spiazzo messo a verde dal Comune con la piantumazione di un ulivo “intosso” casolano donato dal trappeto Masciantonio.
- Data di collocazione:
- 27 gennaio 2020
- Materiali (Generico):
- Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Lo spazio è formato da un selciato di porfido, da un'aiuola di ciottoli bianchi e da prato con un ulivo.
Davanti all'ulivo ci sono due lastre su supporti di acciaio corten.
Completano l'area una panchina realizzata in pietra bianca della Maiella e una grande rete in acciaio corten su cui è agganciato un poster.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Casoli
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il Campo di concentramento di Casoli fu uno dei numerosi campi di internamento istituiti dal governo fascista, in seguito all'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale, per internarvi ebrei, stranieri e antifascisti. Esso fu operante dal 9 luglio 1940 all’8 settembre 1943, con una capienza massima di 80-90 persone. Vi furono internati dapprima gli “ebrei stranieri” e in seguito gli "internati politici” (secondo le definizioni del regime fascista).
Nel campo transitarono in totale 218 internati civili: 108 ebrei, provenienti per lo più dalla Polonia e dai territori di lingua tedesca, e 110 politici, originari principalmente delle zone di occupazione italiana in Jugoslavia. Di essi, 11 internati ebrei furono deportati da Casoli nei campi di concentramento: 9 furono assassinati ad Auschwitz, 1 fu ucciso alla Risiera di San Sabba e 1 sopravvisse al Campo di Bergen Belsen.
Le sedi del Campo di Casoli furono nel tempo:
- un locale sottostante il vecchio Municipio di Casoli, in Via Mezzogiorno che ospitò all'incirca 30 internati.
- due locali di proprietà dell'allora Avv. Vincenzo Tilli, siti in Via Fiore, con capienza di 100 e 50 posti.
Fonte: https://www.campocasoli.org/
Contenuti
- Iscrizioni:
- Sulla lastra con la dedica :
GIORNO DELLA MEMORIA, CASOLI (CH), 27 GENNAIO 2020
L’amministrazione comunale pianta un ulivo in
Memoria degli internati del campo di concentramento.
“E quando ci domanderemo cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro:
noi ricordiamo. Ecco dove alla lunga avremo vinto noi. E verrà il giorno in
cui saremo in grado di ricordare una tal quantità di cose che potremo
costruire la più grande scavatrice meccanica della storia e scavare, in tal
modo, la più grande fossa di tutti i tempi, nella quale sotterrare la guerra.”
Ray Bradbury
dal libro Fahrenheit 451, 1953
Sulla lastra con la descrizione della pianta:
INTOSSO, L'ULIVO DELLA MEMORIA
Questo è l'albero a cui i casolani sono più profondamente
legati, un olivo della varietà Intosso, da cui, da secoli, gli agri-
coltori ottenevano "la live Ndoss", cioè le olive addolcite con
il ranno per ottenere le gustose e rinomate olive da mensa.
Oggi le olive Intosso e gli oli che da esse si ottengono
sono un presidio "Slow Food".
L'Intosso è decisamente un ulivo che rappresenta il territorio
che fu dei Carrecini.
- Simboli:
- Sulla lastra con la dedica è presente:
- in alto a sinistra lo stemma del Comune di Casoli,
- in alto a destra lo stemma dell'A.N.P.I. - sez Casoli "Nicola Caniglia"
- al centro un disegno schematizzato di un ulivo.
Altro
- Osservazioni personali:
- Il prato verde è praticamente scomparso per la cattiva manutenzione.