197419 - Lapide in memoria di Remo Galvagni – Rovereto

Lapide in memoria del legionario trentino Remo Galvagni caduto il 30 dicembre 1915 nell’operazione di Malga Zures e decorato con Medaglia d’Argento al Valor Militare.

 

 

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza delle Erbe, 13
CAP:
38068
Latitudine:
45.888624019024
Longitudine:
11.044549484656

Informazioni

Luogo di collocazione:
parete di un edificio
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Marmo per la lapide e di bronzo la targa.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Remo Galvagni, nato a Rovereto il 13 aprile 1897 è uno dei trentini espatriati clandestinamente in Italia e arruolatisi volontari nel nostro esercito, poi decorato con la medaglia d’argento al Valor Militare. Fu fatto abile per il 6° Alpini. La prima destinazione è il Battaglione “Val d’Adige”, Plotone Volontari, sul Monte Baldo. In settembre passò sullo Zugna, proprio sulla cresta della sinistra orografica della Vallarsa che aveva risalito durante la fuga. Conoscendo perfettamente il terreno su cui si muoveva, nei momenti di libertà si dedicava ad arrampicare su roccia; oppure a smontare o a far saltare le mine che gli austriaci ponevano sui sentieri di Corna Calda.
Il 16 ottobre venne nominato “aspirante ufficiale”. La destinazione non si fece attendere: sottotenente nella 58 a Compagnia del Battaglione “Verona”. Agli inizi di dicembre, finalmente, il Battaglione si trasferì sul Monte Baldo. Le operazioni di novembre in Val Lagarina avevano assicurato il possesso delle alture dominanti da sud Rovereto e il Monte Altissimo di Nago, l’ultimo contrafforte settentrionale della catena del Monte Baldo. Remo fremeva per l’azione I Comandi italiani volevano far ulteriormente avanzare le posizioni soprattutto per impedire al nemico le comunicazioni tra Riva del Garda e Rovereto, collegate dalla Valle di Loppio. In quest’ottica diveniva necessario il possesso della linea Dos Alto – Malga Zures, a sud-est dell’abitato di Nago, dominante appunto quella valle. Remo partecipò all’avanzata di Dos Alto, da dove mosse poi col suo Plotone per la famosa azione di Malga Zures. L’episodio «non troppo rilevante dal punto di vista militare, assumerà nel corso degli anni una notevole valenza simbolica. [...] L’azione si svolse nella notte del 30 dicembre 1915.
L’assalto riuscì e, dopo duri combattimenti, il presidio austriaco venne conquistato, ma la posizione non risultò difendibile perché dominata dalle artiglierie nemiche. Dopo sanguinosi quanto inutili tentativi di resistenza, la zona fu abbandonata; gli italiani lasciarono sul campo 75 soldati caduti e 150 feriti. Il fatto straordinario di questa operazione fu che vi presero parte ben 27 volontari trentini di cui 3, caduti nel combattimento, furono decorati con la medaglia d’argento mentre altri 4 ricevettero la medaglia di bronzo. I volontari caduti furono i sottotenenti Mari o Angheben, Arturo de Bonetti e Remo Galvagni e il valore dei trentini venne ricordato nell’ordine del giorno del colonnello Bassino comandante del reggimento. Questo insieme di fattori: il numero dei partecipanti, i caduti, il valore espresso, il fatto che si combatteva in
Trentino, resero Malga Zures un nome sempre presente nella memorialistica del dopoguerra, forse il fatto d’arme più celebrato dai trentini». Questa la motivazione della
medaglia d’argento: «Con mirabile ardimento conduceva il suo plotone sulla posizione nemica, organizzandovi sotto l’imperversare del fuoco, la difesa, ed incoraggiando gli uomini col suo valoroso contegno, dava, sino all’istante in cui venne colpito a morte, esemplare prova di rare virtù militari. Malga Zures, 30 dicembre 1915».

Fonte: http://alpinimilanocentro.it/Alpin_del_domm/giornali/Alpin38_Galvagni.pdf

Contenuti

Iscrizioni:
QUI NACQUE
IL LEGIONARIO TRENTINO
GALVAGNI REMO
S. TEN. NEL 6 REGG. ALPINI
CADUTO IL 30-12-1915

Targa in bronzo:
LEGIONE TRENTINA

S.P.Q.R.
Simboli:
Serto di alloro e aquila

Altro

Osservazioni personali:
Staff Pietre: crediti fotografici ITE A. Pitentino

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