
Questo libro rimane una delle più potenti e audaci testimonianze sull'ultimo conflitto mondiale. La vastità degli orizzonti, l'umorismo crudele e perfino cinico di certe scene, il coraggio che non si ritrae nemmeno di fronte a episodi d'incubo, la fantasia accesa ma sempre legata a una esperienza reale vissuta, sofferta, il ritmo ora frenetico ora lirico del racconto fanno di Kaputt una sorta di affascinante poema della miseria, dell'abiezione delle povere speranze di un'Europa travolta nell'abisso della guerra.