202579 - Monumento ai Caduti di tutte le guerre – Piglio (FR)

Monumento marmoreo eretto su una base rettangolare che circoscrive la colonna quadrangolare  e l’obelisco di forma piramidale ad essa sovrapposto. Il vertice dell’obelisco trattiene una pietra calcarea che sorregge a sua volta una scultura bronzea raffigurante un’aquila della vittoria ad ali spiegate  con gli artigli saldamente posati sulla sommità. La colonna quadrangolare si compone di quattro Lastre in rilievo con bordo stilizzato, dove sono incisi i nomi dei Caduti della prima guerra mondiale (sezione frontale);  della seconda guerra mondiale (sezione posteriore); dei Caduti civili (sezione laterale sinistra). Inaugurato il quattro novembre 1967, il Monumento occupa la parte centrale dei giardini pubblici, in piena visibilità dalla strada principale del paese ed  accessibile ai visitatori.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Piagge
CAP:
03010
Latitudine:
41.830957695829
Longitudine:
13.145434266513

Informazioni

Luogo di collocazione:
giardino pubblico a lato della strada principale
Data di collocazione:
04 Novembre 1967
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Il piedistallo e l'obelisco del monumento sono realizzati in marmo; la scultura dell'aquila sovrastante, è realizzata in bronzo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Piglio (FR)
Notizie e contestualizzazione storica:
Il Monumento ai Caduti di tutte le guerre di Piglio, venne eretto tardivamente rispetto alla tradizionale solerzia rammemorativa, sviluppatasi già nell’immediato primo dopoguerra in molti piccoli paesi della Ciociaria che avevano sacrificato tante giovani vite nella Grande guerra. Fu inaugurato il quattro novembre 1967 per iniziativa della locale Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra. Nello stesso anno l’allora Presidente della sezione Enrico Celletti, scriveva al Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone per caldeggiare l’iniziativa, favorire un finanziamento ed informare sull’avanzamento del progetto di realizzazione del monumento: “Questa sottosezione di Mutilati ed Invalidi di guerra, pur se a distanza di ben quarantotto anni dalla fine della prima guerra mondiale, ha preso iniziativa per la costruzione di un Monumento ai Caduti in guerra a perenne ricordo degli eroi pigliesi caduti nell’adempimento del proprio dovere, in quanto questo Monumento non esiste. (…) Abbiamo effettuata una questua tra la popolazione, regolarmente autorizzata dalla Questura, e questo popolo pur essendo molto generoso, ma povero in quanto dedito all’agricoltura ha in parte risposto al nostro appello, ma purtroppo la somma raccolta è irrisoria e non consente portare avanti l’iniziativa di questa sottosezione. E’ per questo motivo, che mi rivolgo al Sig. Presidente della Provincia, nella persona dell’avv. Lisi, a voler stanziare un contributo a favore di questa sottosezione al sol fine di poter realizzare questa grande opera storica, pur se in un piccolo centro, che ha dato alla Patria ben 140 giovani. In proposito, è stato rivolto appello a S.E. il Presidente della Repubblica On.le Giuseppe Saragat e al Ministro della Difesa On. Tremelloni, con la speranza, che trattandosi di un dovere verso questi giovani deceduti nell’adempimento del proprio dovere, e per la grandezza della nostra Patria venga accolto ed esaudito. Così pure, spero Sig. Presidente nella sua sensibilità, e far sì, che quest’opera venga realizzata anche a Piglio.”
Il “piccolo centro” di Piglio custodiva una tragica memoria degli eventi bellici, sia della prima sia della seconda guerra. Il Santuario della Madonna delle rose era diventato luogo di culto e di celebrazione dei giovani Caduti della prima guerra mondiale negli anni immediatamente successivi alla fine del conflitto. Anni di lutto e di privazioni per molte famiglie di cui spesso non restavano che vedove, vecchi e bambini. Il segno tangibile del ricordo era rappresentato in questo Santuario dalla presenza di una lastra commemorativa apposta il 24 maggio 1920, che ricordava le vittime e che era diventata luogo di raccoglimento caro ai congiunti. Si custodiva inoltre un’amara memoria della seconda guerra mondiale che non aveva trovato invece, alcun simbolo né alcun luogo di manifestazione. Anche il conflitto del 1940 -1945 aveva avuto i Caduti per la Patria: vittime di guerra e vittime civili, cadute in episodi cruenti legati alla ritirata dei tedeschi lungo la linea Gustav ed all’avanzamento delle truppe alleate, che avevano lasciato dei segni indelebili. Si ricordavano in particolare le date del sei e dell’otto aprile 1944 segnate: l’una da un rastrellamento con esecuzione capitale di cinque vittime; e l’altra da un bombardamento. La memoria dei fatti è narrata in un documento di Giorgio Alessandro Pacetti, storico del luogo, che scrive: “I guai per il popolo pigliese iniziarono 69 anni fa e precisamente il 18 Marzo del ’44 quando fu colpito a morte un tedesco. (…) La tanto sospirata grazia da parte del maresciallo Kesserling arrivò pochi istanti prima che il plotone di esecuzione si avviasse con dieci ostaggi e raggiungesse il luogo della esecuzione capitale grazie all’interessamento del compianto Mons Attilio Adinolfi, vescovo di Anagni, del padre gesuita Hiemer, professore al Pontificio Collegio Leoniano di Anagni e di don Filippo Passa che si adoperarono presso quelle autorità negli alti comandi tedeschi di Roma a chiedere salvezza e strappare alla morte giovani innocenti. Il numero delle vittime fu ridotto a cinque, fucilati il 6 Aprile ’44 in località “Mole di Paliano” (…)Questi i loro nominativi: Pietro, Romolo, Alfredo, Alessando Dell’Omo e Antonio Colavecchi. (…)Successivamente, l’8 Aprile alle ore 10 in punto a seguito dell’incursione aerea, perdevano la vita: Angela Atturo, Maria De Santis, Adele Felli, Clorinda Felli, Alessandro Graziani, Colomba Loreti, Nazzarena Mapponi, Luigi Martucci, Matilde Neccia e Lina Tufi. A Piglio, a distanza di tanti anni, non si sa ancora la matrice del bombardamento dell’8 Aprile. Molti ritengono che fu opera degli alleati americani. Invece, una testimonianza di un anziano ferito ad una gamba, fa capire che il bombardamento dell’8 Aprile fu di matrice tedesca.”
Il Monumento ai Caduti di tutte le guerre perpetua la memoria di tali avvenimenti, riportando gli elenchi dei Caduti militari e della popolazione civile vittima degli episodi ricordati. Realizzato da artigiani del luogo, esso compiva nel novembre del 1967 gli auspici di una intera popolazione.

Contenuti

Iscrizioni:
GUERRA 1915 1918
ADIUTORI GIOVANNI
AFILANI ANTONIO
AFILANI NAZZARENO
AFILANI PASQUALE
AGLITTI GIOVANNI
ALLEGRETTI DOMENICO
ATTURO ALESSANDRO
ATTURO PIETRO
ATTURO UMBERTO
BARNABA LORENZO
BOTTINI TOMMASO
BRUNI ALESSANDRO
CAMUSI GIUSEPPE
CARAPELLOTTI FRANCESCO
CECCARONI BENEDETTO
CECCARONI FRANCESCO
CECCARONI GIUSEPPE
CECCARONI LUIGI
CECCARONI SALVATORE A.
CECILI CARMINE
DEL SIGNORE ENRICO
DE SANTIS LUIGI
FANTINI FERDINANDO
FEDERICI NICOLA
FONTANA ATTILIO
FRANCESCHETTI GIUSEPPE
GIGINI LUIGI
GIORGI ENNIO
GRAZIANI ALESSANDRO
GRAZIANI GUGLIELMO
INGIOSI GIOVANNI
INGIOSI NAZZARENO
LORETI GUIDO
MACCIOCCA GIUSEPPE
MAPPONI ANGELO
MAPPONI PIETRO
MARIANI FRANCESCO
MARTINI GIACOMO
MASSIMI ANTONIO
MASSIMI CELESTINO
MASSIMI PASQUALE
MASSIMI TOMMASO
MERCURI GIUSEPPE
MAZZUCCHI FRANCESCO
MIOZZI LORENZO
NARDI ANDREA
NECCIA AGOSTINO
NECCIA ANTONIO
NECCIA TOMMASO
NORI GIOVANNI
NORO PIETRO
OLIVA PASQUALE
PASSA GIOVANNI
PIETRANGELI GIUSEPPE
RICCI LUIGI
RICCI SILVESTRO
ROAZZI GIACOMO
ROSSI PIETRO
SACCUCCI NAZZARENO A.
SACCUCCI NAZZARENO D.
SANDRINANDREA
SAUCELLI PIETRO
SAUCELLI VINCENZO
SCARFAGNA ATTILIO
SCARFAGNA DOMENICO
SCUSSA ALESSANDRO
SUGAMELE ANDREA
TOMMASI FRANCESCO
TUFI ANDREA
SCUSSA G.

GUERRA 1940 / 45
CIVILI
ATTURO ANGELA
CECILI LORENZO
CAMUSI VITTORIA
COLAVECCHI ANTONIO
DELL’OMO ALESSANDRO
DELL’OMO ALFREDO
DELL’OMO PIETRO
DELL’OMO ROMOLO
DE SANTIS MARIA
ERCOLI GINO
FELLI ADELE
GIORGI AUGUSTA
GRAZIANI ALESSANDRO
GRAZIANI ANACLETO
GRAZIANI MARIO
GRAZIANI VITTORIO
INGIOSI DOMENICO
INGIOSI ENRICO
LOLLI ANGELO
LOLLI QUIRINO
LORETI COLOMBA
LUCA FRANCO
MAGGI ANGELO
MARTUCCI LUIGI
MAPPONI NAZZARENA
MASSIMI MADDALENA
MASSIMI UMBERTO
NECCIA MATILDE
PANUNZI RAFFAELE
PASSA GIUSEPPE
PIETRANGELI GIACOMO
PIETRANGELI LUIGIA
ROMANI MASSIMO
SPERATI ERMINIA
TUFI LINA
FELLI CLORINDA

GUERRA 1940 1943
CECCARONI AGOSTINO
CECILI AUGUSTO
ALESSANDRI GIUSEPPE
AMBROSETTI CARLO
ATTURO ANGELO
BORGIA GIUSEPPE
BRUNI DOMENICO
CAMUSI FRANCESCO
CARAPELLOTTI NAZZARENO
CELLETTI GUIDO
CELLETTI VINCENZO
ERCOLI LORETO S.M.
ERCOLI LUIGI
FEDERICI RINALDO
FRANCESCHETTI GIOVANNI
GRAZIANI GIUSEPPE
GRAZIANI NAZZARENO
ILLUMINATI ANTONIO
MASSIMI GIUSEPPE
NECCIA GIUSEPPE
NORO ATTILIO
NORO FRANCESCO
NORO RAFFAELE
PIETRANGELI GIUSEPPE
PROIETTI ATTILIO
PROIETTI AUGUSTO
RAMMENNE FRANCESCO
GUARDIANI RUGGERO
Simboli:
All'estremità del Monumento è presente una scultura bronzea raffigurante un'aquila simbolo di vittoria.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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