Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Viale Trastevere, 114
- CAP:
- 00186
- Latitudine:
- 41.8827792
- Longitudine:
- 12.4684933
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Marciapiede antistante la vecchia abitazione delle vittime
- Data di collocazione:
- 11/01/2017
- Materiali (Generico):
- Ottone, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Blocco in pietra, di misura solitamente 10x10 centimetri, ricoperto da una piastra di ottone posta sulla faccia superiore.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Le pietre d’inciampo ci aiutano a ricordare l'orrore della persecuzione antisemita durante la seconda guerra mondiale; in questo caso specifico, il crimine del 16 ottobre 1943 che fu consumato nel Ghetto di Roma e in tutta la città. Alcuni testimoni ricordano di aver visto portar via dall'abitazione in viale Trastevere 114 una donna e i suoi tre figli, due maschi e una femmina. Dal database del CDEC, si è risaliti alla signora Colomba Di Segni in Fiorentino (nata a Roma, 6 giugno 1902) e che fu arrestata insieme ai tre figli Leone (01.09.1924), Fortunata (17.06.1926) e Lello (15.04.1929) Fiorentino, tutti morti ad Auschwitz. Qui morirono pure il marito Salvatore Fiorentino (29.04.1902) che, secondo il CDEC, fu arrestato a Milano il 15 novembre, e il fratello minore Alberto Di Segni (Viterbo 28.05.1913) anche lui arrestato a Roma.
Contenuti
- Iscrizioni:
- QUI ABITAVA
SALVATORE FIORENTINO
NATO 1902
ARRESTAO 15.11.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
QUI ABITAVA
COLOMBA DI SEGNI
NATO 1902
ARRESTAO 16.10.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
QUI ABITAVA
LEONE FIORENTINO
NATO 1924
ARRESTAO 16.10.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
QUI ABITAVA
FORTUNATA FIORENTINO
NATO 1926
ARRESTAO 16.10.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
QUI ABITAVA
LELLO FIORENTINO
NATO 1929
ARRESTAO 16.10.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
- Simboli:
- Non sono presenti simboli
Altro
- Osservazioni personali:
- Durante la Shoah più di 6 milioni di ebrei vennero deportati dalle loro abitazioni a dei campi di concentramento o di sterminio, 5 di questi erano i componenti della famiglia Fiorentino. Potremmo pensare che 5 su 6.000.000 siano pochi, ma il vero significato di queste pietre è che nessuno va dimenticato perché tutti sono importanti allo stesso modo. (Racanella Matteo)