217153 - Lastra in memoria di Eugenio Bussa – Milano

La lastra in memoria di don Eugenio Bussa è un piccolo rettangolo di un marmo chiarissimo, quasi privo di venature, fissato con quattro chiodi di bronzo con testa piramidale alla parete dello stabile dov’egli nacque, nel quartiere Isola di Milano.

 

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
quartiere Isola
Indirizzo:
Via Federico Confalonieri, 11
CAP:
20124
Latitudine:
45.486645574061
Longitudine:
9.1908593917124

Informazioni

Luogo di collocazione:
La lastra è apposta all'ingresso dello stabile dove abitò
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Eugenio Cesare Bussa nacque a Milano il 3 settembre 1904 da Gaudenzio e Maria Coldesina, provenienti Vespolate, in provincia di Novara.
Entrò in seminario nel 1916 e fu ordinato sacerdote il 2 giugno 1928.
Nel 1936, contemporaneamente alla consacrazione, gli fu assegnata la parrocchia del Sacro Volto in Via Sebenico, nel quartiere milanese dell'Isola, dove egli era nato.
In via Volturno 5, a pochi passi dalla parrocchia, vi era la prima sede del Partito Comunista Italiano inaugurata da Togliatti, non lontana dalla bocciofila Sassetti di simpatie socialiste, luogo di incontro degli anziani.
Ben presto, l'impegno sociale del giovane don Eugenio Bussa, favorì la già buona convivenza di religione e politica, trasformando lo storico quartiere milanese dell'Isola, in un esempio sociale ed in una roccaforte della resistenza antifascista.
Col bombardamento aereo del 14 febbraio 1943, molti cittadini rimasero senza abitazione.
Don Eugenio aiutato della popolazione, dal commendator Borghi (Isolano fondatore della Ignis), dai commendatori Delle Piane e Michelangelo Virgillito, fece costruire a Serina (in provincia di Bergamo, lungo la strada per il passo Gavia), una colonia per lo sfollamento, dove rifugiò i bambini del quartiere per salvarli dalle bombe.
Solo molto più tardi si scoprì che don Eugenio riuscì a nascondere fra essi, un centinaio di bambini ebrei sottraendoli alla sorte che con le leggi razziali si possono immaginare.
Lo Stato d’Israele lo riconobbe tra i Giusti.
Nel 1992 a Yatir presso il monte Hebron, venne fondata “una foresta per don Bussa” e dal 2016 nel giardino virtuale dei Giusti del Monte Stella a Milano, cresce un albero a lui dedicato. Questi sono solo due dei numerosi attestati di benemerenza conferiti a don Eugenio Bussa, per il quale la riconoscenza continua negli anni superando ogni confine.
Morì a Milano il 29 gennaio 1977.

Quando nell'aprile del 1981 le spoglie di don Eugenio Bussa, ordinato sacerdote nel 1928, vennero traslate nella parrocchia del Sacro Volto, il cardinale Carlo Maria Martini, scrisse le seguenti parole:
«Quando uomini così grandi ci passano accanto non possiamo più vivere come se ciò non fosse accaduto: essi sono un dono e un richiamo all'imitazione e al dono di noi stessi per il bene dei fratelli».


FONTI:
  • Associazione Don Eugenio Bussa
  • Wikipedia
  • La foresta dei Giusti
  • Milano Isola: Un baluardo della Resistenza
  • Contenuti

    Iscrizioni:


    IN QUESTA CASA NACQUE IL
    3 SETTEMBRE 1904
     
    EUGENIO BUSSA
     
    SACERDOTE CATTOLICO BENEMERITO
    EDUCATORE DELLA GIOVENTU' DEL
    QUARTIERE DELL'ISOLA GARIBALDI
    L'ASSOCIAZIONE DON EUGENIO BUSSA
    POSE NEL CENTENARIO DELLA NASCITA

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