220118 - Lapide a tre carabinieri fucilati il 12 Agosto 1944 a Fiesole (FI)

La lapide è dedicata alla memoria di tre eroici carabinieri che offrirono la loro vita per salvare quella di dieci ostaggi. Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti furono infatti fucilati dai tedeschi il 12 Agosto 1944, nel giardino dell’antistante Albergo Aurora. Alla loro “memoria” è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Si tratta di una grande lastra rettangolare di marmo percorsa da una duplice cornice di pietra, posta sulla parete esterna del Municipio di Fiesole. L’epigrafe è formata da caratteri di bronzo in rilievo e riporta, in ordine alfabetico, i nomi dei Caduti seguiti dal relativo luogo d’origine, dalla data di morte, da quella di posa della lapide, nonché dalla massima onorificenza militare conseguita. In testa all’epigrafe è presente in bassorilievo un ramoscello d’olivo in bronzo e, sull’angolo superiore sinistro, sempre alla stessa maniera e dello stesso materiale, lo stemma dell’Arma dei Carabinieri. Sotto la lapide, in posizione centrale, si trova un gancio di ferro atto a collocarvi la corona commemorativa.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Mino da Fiesole n. 2, Municipio
CAP:
50014
Latitudine:
43.8068339
Longitudine:
11.2935376

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete esterna del Municipio
Data di collocazione:
25 Aprile 1950
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Marmo per la lapide. Pietra per la duplice cornice che ne percorre il perimetro. Bronzo per i
caratteri che costituiscono l’epigrafe e per i bassorilievi raffiguranti il ramoscello d’olivo e il simbolo dell’Arma dei Carabinieri. Ferro per il gancio atto a collocarvi la corona commemorativa.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Fiesole
Notizie e contestualizzazione storica:
Dalla scheda di Francesco Fusi per il sito www.straginazifasciste.it

“I militi della stazione dei Carabinieri di Fiesole agli ordini del vicebrigadiere Giuseppe Amico, tra il Luglio e l'Agosto del 1944, si distinguono per una spiccata attività in sostegno del movimento partigiano. Il 6 Agosto 1944 lo stesso Amico viene tratto in arresto su ordine del comandante della piazza, il tenente Hans Hiesserich (appartenente alla 356a Infanterie-Division). Lo stesso giorno un bando tedesco ordina l'immediata presentazione, pena la fucilazione, di tutti gli uomini in età da lavoro, da impiegarsi nella costruzione di opere difensive in vista dell'imminente avanzata alleata. Tra coloro che si presentano, dieci civili del luogo vengono presi in ostaggio e rinchiusi in uno scantinato dell'Albergo “Aurora”. Nei giorni successivi, dato il peggiorare della situazione, il vicebrigadiere Amico, riuscito a fuggire dalla prigionia e unitosi ai partigiani, fa giungere l'ordine ai militi della stazione di Fiesole di passare le linee e di ripiegare su Firenze. Seguendo le sue istruzioni, i carabinieri Vittorio Mirandola, Fulvio Sbarretti e Alberto La Rocca, l'11 Agosto tentano di lasciare il paese travestiti da confratelli della Misericordia. Di fronte ai serrati blocchi tedeschi, i quattro militi decidono però di rifugiarsi nella zona archeologica di Fiesole. Il 12 Agosto, il tenente Hiesserich, informato dell'assenza dei carabinieri e immaginandone il loro passaggio al nemico, impone un ultimatum: o questi si consegnano spontaneamente o i dieci civili tenuti in ostaggio verranno fucilati. Informati dell'aut aut tedesco, i tre carabinieri decidono subito di consegnarsi al Comando tedesco di Villa Martini. Sottoposti a infruttuoso interrogatorio, i militi vengono portati all'Albergo “Aurora” e rinchiusi in un sottoscala. Si aggiunge a loro anche l'appuntato Francesco Naclerio, comandante pro tempore della stazione. Nonostante gli sforzi del vescovo di Fiesole, monsignor Giovanni Giorgis, per ottenerne la liberazione, Mirandola, Sbarretti e La Rocca vengono fucilati. È risparmiato invece il Naclerio”.

Alberto La Rocca era nato a Sora (Fr) il 30 Ottobre 1924, Vittorio Marandola a Cervaro (Fr) il 24 Agosto 1922 e Fulvio Sbarretti a Nocera Umbra (Pg) il 22 Settembre 1922. Sono stati considerati caduti partigiani della Brigata “V” (Divisione “Giustizia e Libertà”). Alla loro “memoria” è stata conferita la medaglia d’Oro al Valor Militare

Contenuti

Iscrizioni:
ALLA MEMORIA DEI CARABINIERI
MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE
LA ROCCA ALBERTO DA SORA
MARANDOLA VITTORIO DA CERVARO
SBARRETTI FULVIO DA NOCERA UMBRA
CHE MANTENENDO INCONTAMINATA
LA FIAMMA DELLA FEDELTA' ALLA PATRIA
AFFRONTARONO IL 12 AGOSTO 1944 IL PIOMBO TEDESCO
PERCHE' AVESSERO SALVA LA VITA
DIECI OSTAGGI FIESOLANI
IL COMUNE DI FIESOLE RICONOSCENTE
25 APRILE 1950
Simboli:
Stemma dell’Arma dei Carabinieri in bronzo ed rilievo sulla parte superiore sinistro della lapide. Ramoscello di olivo in bronzo ed in rilievo, simbolo universale di pace, posto sopra l’epigrafe.

Altro

Osservazioni personali:
Coordinate Google Maps:
43.8068339, 11.2935376

Gallery