221824 - Lastra a Jan Kelbl – Giulianova (TE)

Lastra realizzata, su iniziativa dello storico Walter De Berardinis, per commemorare il fuciliere della Legione Cecoslovacca in Russia Jan Kelbl che, dopo varie vicissitudini durante la prima guerra mondiale, morì a Giulianova il 13 aprile 1919 durante il suo viaggio di ritorno in patria. La lastra fu scoperta il 30 settembre 2017 alla presenza delle autorità italiane, di rappresentati delle Ambasciate Ceca e Slovacca con il picchetto d’onore della Legione Cecoslovacca.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Viale Gramsci, 142
CAP:
64021
Latitudine:
42.738264313864
Longitudine:
13.968189279762

Informazioni

Luogo di collocazione:
Nel portico di ingresso del Cimitero Comunale di Giulianova.
Data di collocazione:
Sabato 30 settembre 2017, alle ore 16,30
Materiali (Generico):
Altro
Materiali (Dettaglio):
Lastra in lamiera verniciata di colore bianco con le scritte serigrafate.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Giulianova
Notizie e contestualizzazione storica:
Jan Kelbl nacque a Hrušovany u Brna (città boema sotto il dominio dell’Impero austro-ungarico) il 7 maggio 1879, da Josef Kelbl e Alžběta Suchánková. Ebbe 4 fratelli (Augustin 1877, František 1882, Josef 1881, Emilia 1884). Si sposò il 16 maggio 1911 con Marie Hytychová ed ebbe un unico figlio, Jan (nato a Hrušovany u Brna nel 1910 e morto a Přibice nel 1976).
Kelbl fu coercitivamente arruolato dall’esercito dell’Impero austro-ungarico il 12 ottobre 1915 con il grado di Caporale nel 99° Reggimento Fanteria della 4° Divisione Fanteria agli ordini del Generale Stroger Steiner von Steinstatten di stanza a Brno, facente parte della 1° Armata comandata dal Generale Viktor Dankl von Krasnik sul fronte russo.
Durante la grande offensiva militare della Russia (4 giugno - 20 settembre 1916), Jan Kelbl cadde prigioniero dei russi, insieme ad altri 26.000 austriaci, nei pressi della città di Luc'k (oggi città nordoccidentale dell’ Ucraina).
Dopo la cattura, i prigionieri furono portati a Kiev nel campo di prigionia di Darnitsa, dove furono suddivisi per nazionalità. Kelbl, internato in un campo di concentramento per solo cecoslovacchi, il 15 luglio 1917 a Lukaševka (provincia di Kiev), entrò a far parte con il grado di fuciliere della Legione Cecoslovacca in Russia che si affiancò all'esercito zarista.
Dopo i fatti della rivoluzione d’ottobre del 1917, la situazione precipitò a sfavore dei cecoslovacchi. Con il trattato di Brest-Litovsk del 3 marzo 1918, tra gli imperi centrali e la Russia, fu riconosciuta la vittoria degli imperi centrali e la fuoriuscita dal primo conflitto mondiale della Russia creando l’indipendenza di Ucraina, Bielorussia, Finlandia, Lituania, Estonia, Lettonia e Polonia. I legionari cecoslovacchi si sentirono tra l’incudine e il martello: gli imperi centrali li vedevamo come traditori e i russi come stranieri non graditi.
L’unica via per tornare a combattere in Europa era attraversare la Siberia per arrivare al porto di Vladivostok tramite la linea ferroviaria transiberiana. A metà del 1918, i reggimenti della legione iniziarono lo spostamento delle truppe affrontando molte insidie. Infatti nei mesi successivi, la legione si ritrovò a combattere nella guerra civile tra l’esercito fedele allo Zar (Armata bianca) e i bolscevichi.
Nei primi mesi del 1919 iniziarono i piani di evacuazione della Legione da Vladivostok. Jan Kelbl, già malato, fu imbarcato sulla nave Roma e giunse a Napoli, dopo aver attraversato l’Oceano Indiano e il Canale di Suez. Dal porto campano Kelbl partì alla volta della sua terra natia con il 13° treno ospedale risalendo la dorsale adriatica.
Purtroppo tra la notte del 12 e 13 aprile 1919, il treno si fermò a Giulianova per lasciare sulla banchina il moribondo Jan Kelbl. Alle ore 6:00 Kelbl morì all’età di 39 anni. Il giorno seguente fu sepolto nel cimitero giuliese. Ad oggi, ufficialmente, è l’unico soldato cecoslovacco del fronte russo morto in Italia.
Fonte: Ricerche dello storico Walter De Berardinis - Giulianova

Contenuti

Iscrizioni:
In questo cimitero riposa la salma del legionario cecoslovacco JAN KELBL

Il 13 aprile 1919, a Giulianova, all’età di 40anni, cessava di vivere il soldato della Legione
Cecoslovacca in Russia, Jan Kelbl, proveniente dal porto di Napoli dopo l’imbarco nella città
portuale di Vladivostok (Russia) sulla nave italiana “Roma” con a bordo i primi soldati feriti e
ammalati. Lui e il suo contingente lasciarono la Siberia per approdare in Italia per tornare nel suo
paese d’origine, la neonata Cecoslovacchia. Per le ferite e la successiva malattia contratta durante
il trasporto ferroviario, fu lasciato alla stazione di Giulianova, per poi giungere cadavere nel vecchio
ospedale civile dove venne confermata la sua morte alle ore 6,00. Nato a Hrušovany il 7 maggio
1879, nella provincia di Hustopece, si trasferisce a Židlochovice, nella Moravia meridionale
dell’attuale Repubblica Ceca. Di professione postino, aderisce al gruppo sportivo Sokol (Falco),
movimento ceco per lo sport e centro didattico morale e intellettuale per l’indipendenza nazionale.
Nel 1914, allo scoppio della 1° Guerra Mondiale, forzatamente, viene arruolato nell’esercito
dell’Impero austro-ungarico nel 99° reggimento fanteria con il grado di Caporale. Il 12 ottobre
1915, durante i combattimenti contro l’esercito russo, presso Luc’k, città dell’Ucraina
nordoccidentale, viene catturato dalle truppe nemiche. Il 15 luglio 1917 a Lukaševka, provincia di
Kyev in Ucraina, entra a far parte della Legione Cecoslovacca in Russia con il grado di fuciliere
fino alla sua morte con lo stesso grado.

Nel pieno del centenario della 1° Guerra Mondiale, con questa targa, vogliamo ricordare il Patriota
cecoslovacco Jan Kelbl, per aver dato la propria vita per l’autodeterminazione dei Cechi e
Slovacchi attraverso la nascita della Cecoslovacchia come uno Stato democratico ed
indipendente. I cittadini dei due Stati successori – La Repubblica Ceca e la Repubblica Slovacca –
sono oggi perfettamente integrati nell’Unione Europea.

Giulianova, 30 settembre 2017

Con il supporto di GAMMA INVESTIGAZIONI – Il Direttore Gabriele Barcaroli

Walter De Berardinis - Commissario Provinciale I.N.G.O.R.T.P. - Ricercatore storico dei caduti della 1° G.M.
Simboli:
In alto sono presenti i loghi di
- Centenario della Grande Guerra del Governo Italiano e Comune di Giulianova, patrocinatori dell'evento;
- Istituto Nazionale per la Guardia d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon, Archivio Storico De Berardinis, Legione Cecoslovacca, promotori dell'evento;
- Ambasciata della Repubblica Ceca a Roma e Ambasciata della Repubblica Slovacca a Roma, collaboratrici dell'evento.
Al centro tra i loghi c'è la fotografia di Jan Kelbl in divisa da legionario.

Sul lato sinistro della lastra è posizionata una targa bronzea donata dai Legionari Cecoslovacchi alla Città di Giulianova, proveniente da Praga.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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