
Le scarne ma significative pagine di Giovanni Ferro, sulla emblematica figura di Cencio Baldazzi, sono un doveroso contributo ad una delle tante "storie" della redenzione italiana dalla vergogna fascista, affinchè errori ed aberrazioni passate non abbiano a ripetersi. Sono altresì la riprova di un innato e generoso senso di libertà e di dignità che si fa coscienza di un dovere da compiere e, suscita quel potere carismatico che fa convergere attorno ad un individuo, un consenso ed una cooperazione di reale valore.