223614 - Lastra ai 600 martiri del Canal di Mozambico – Filogaso (VV)

la Lastra, a forma rettangolare con spessore a rilievo circa mt 0,70 x 0,30 x 0,15 , indica la specifica via “dei 600 martiri Canal di Mozambico 28 nov 1942” ed è posta su una transenna verticale in ferro all’angolo destro vista fronte della Chiesa di Sant’Agata quale Patrona del Comune di Filogaso (VV).

Visualizza la mappa

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via dei 600 martiri Canal di Mozambico 28 nov 1942
CAP:
89843
Latitudine:
38.681373290652
Longitudine:
16.228425651204

Informazioni

Luogo di collocazione:
angolo Chiesa di Sant'Agata sulla SP4
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Laterizio
Materiali (Dettaglio):
- lastra in pietra bocciardata grigio chiaro;
- incisioni in "cavo" inchiostro rosso scuro;
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Parrocchia Chiesa di Sant'Agata
Notizie e contestualizzazione storica:
Il 28 novembre 1942 nel Canale di Mozambico (Oceano Indiano) vi fu l’affondamento del piroscafo inglese Nova Scotia avvenuto a seguito del siluramento da parte del sommergibile tedesco U-177.
Era una nave passeggeri che il Ministero della Guerra Inglese aveva adibito al trasporto e all’avvicendamento delle truppe della zona di operazioni in Africa Settentrionale e nel Medio Oriente. Percorreva la rotta che, partendo da Durban (Sud Africa) attraversava il canale di Mozambico, l’Oceano Indiano occidentale e risalendo il Mar Rosso, arrivava fino a Port Tewfik (Suez) e viceversa.
L’Africa Orientale Italiana (Somalia, Etiopia ed Eritrea, ex A.O.I.) era ormai caduta sotto l’occupazione militare inglese dal 27 novembre 1941, data della resa di Gondar, e le operazioni militari erano cessate in questa parte del continente.
Nella ex-colonia Eritrea molti prigionieri di guerra ed internati civili erano ammassati nei pochi campi di prigionia ivi esistenti, creando enormi problemi logistici alle autorità militari inglesi, che decisero di trasferirne un certo numero in Kenia, in India e in Sud Africa.
Per quest’ultima destinazione venne scelto il piroscafo Nova Scotia.. Durante uno dei suoi viaggi, partito da Port Tewfik fece scalo a Massaua il 14 novembre 1942, dove imbarcò circa 760 prigionieri di guerra ed internati civili per trasportarli a Durban, da dove avrebbero raggiunto i campi di prigionia. Tra l’equipaggio inglese, alcuni militari sudafricani che tornavano a casa in licenza natalizia e gli italiani, a bordo c’erano circa mille persone.
La mattina del 28 novembre 1942, quando era quasi alla fine del viaggio (avrebbe raggiunto Durban nel pomeriggio inoltrato), la nave fu colpita da tre siluri lanciati dall’U-177 e affondò in circa sette minuti. Persero la vita circa 860 persone, di cui 651 italiani. Sopravvissero circa 190 persone tra italiani, inglesi e sudafricani. In Sud Africa questo evento è stato ritenuto il più grave disastro navale della loro storia.

Contenuti

Iscrizioni:
VIA
DEI 600 MARTIRI
CANAL DI MOZAMBICO
28 NOV 1942
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
pubblicazioni:
- Domenica del Corriere n. 47 del 25 novembre 1962;
- dossier "L'affondamento del Nova Scotia, nel ricordo di Caldiron Luigi Gino" a cura di Florenzo Zampieri;

Gallery